Mozioni del Consiglio Generale AGESCI

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Mozione 1/1977 "Relazione del Comitato centrale"

Bedonia 1979; Coeducazione; Comunità Capi; Diarchia; Educazione non emarginante; Relazione Comitato Centrale


 

Il Consiglio generale, sentita la relazione del Centrale e recepiti i contenuti del dibattito, approva la relazione stessa e chiede l’impegno del Comitato centrale sui seguenti punti:

1.       La condizione di disagio in cui si trova spesso la componente femminile:

a.      stimolando le Comunità capi a trovare nel proprio interno un giusto equilibrio tra uomini e donne attraverso un corretto uso degli strumenti a disposizione (campi scuola, stampa, ecc.);

b.      privilegiando la partecipazione femminile nei casi in cui si debba rinunciare alla diarchia e dando la possibilità alla componente femminile di momenti di incontro solo femminile sia in Regione che nelle Zone, dove prendere coscienza circa i problemi inerenti al loro status di donna.

Questo per non per compatirsi, né per assumere atteggiamenti tipici di altri movimenti, bensì per creare le condizioni per una reale parità, nella convinzione che questa sia una funzione educativa dell’associazione ed un suo ruolo fondamentale da giocare nella società.

2.       L’educazione non emarginante come asse portante della associazione.

A questo scopo impegna il Comitato centrale ad adottare lo strumento più opportuno (commissione, gruppo di capi che operano nel settore) per:

-    realizzare un collegamento tra le esperienze in atto e diffonderle in associazione;

-    realizzare l’approfondimento culturale del tema, recependo l’impostazione che sarà suggerita dalle esperienze vissute in associazione, in modo da stimolare le Comunità capi ad un ripensamento soprattutto sul significato dell’educazione non emarginante e sullo scautismo d’ambiente;

-    fare poi una rilettura critica dei mezzi del metodo alla luce della educazione non emarginante.

3.       Le Comunità capi come impegno forte di tutta l’associazione per essere un luogo concreto in cui lo stare insieme di adulti diventi proposta di vita per i ragazzi.

Secondo questa visione l’incontro capi proposto per il 1979 diventi un incontro di Comunità capi che si sono a questo preparate nell’approfondimento del loro compito e delle loro esigenze culturali.

Si chiedono per questo:

-   una verifica delle Comunità capi con le zone e regioni;

-   la pubblicazione, quanto prima possibile, dell’annunciato manifesto delle Comunità capi;

-   l’organizzazione di due campi di preparazione da tenersi nell’anno 1978, uno al centro-sud e uno al centro-nord.

Il Consiglio generale ritiene valida la realizzazione delle indicazioni concrete suddette nella misura in cui saranno tenuti presenti i seguenti punti:

a.      nell’ambito del mondo dei giovani: i problemi connessi con la promozione e continuazione di tutti i collegamenti possibili con le realtà ecclesiali e non, quelli connessi con la occupazione e la disoccupazione e la scuola;

b.      nell’ambito della validità del volontariato: l’attenzione alle condizioni e situazioni di servizio come sono risultate dall’impatto e conduzione delle molteplici esperienze in Friuli;

c.      nell’ambito della coeducazione: i problemi della conoscenza e razionalizzazione delle nostre esperienze.

Tutte le precisazioni e le indicazioni esposte sono da considerarsi uno sforzo di risposta da parte del Consiglio generale all’esigenza di approfondire la conoscenza della situazione associativa entrando nel contempo nel merito delle contraddizioni esistenti nel paese.

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Mozione 2/1977 "Coeducazione"

Coeducazione; Relazione Comitato Centrale; Sperimentazione; Unità miste


 

Il Consiglio generale 1977

-    è d’accordo sull’atteggiamento di prudenza riguardo ad un troppo rapido e incontrollato proliferare di Unità miste;

-    auspica però che nei confronti delle sperimentazioni in atto ci sia un atteggiamento “positivo”, cioè vengano considerate come un arricchimento del patrimonio associativo e non come una devianza da controllare in modo burocratico;

-    chiede che le Branche e la Formazione capi inizino e continuino la raccolta delle esperienze più valide (e che queste vengano portate a conoscenza dell’associazione) per arrivare nel giro di due anni (Consiglio generale del 1979) alla formulazione di una metodologia unificata tra le Branche parallele;

-    chiede che questo lavoro non sia fatto solo per settori ma sia portato avanti in modo coordinato, nello spirito dell’unitarietà del discorso educativo.

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Mozione 3/1977 "Branca Esploratori/Guide"

Branca E/G; Coeducazione; Obiettivi educativi; Regolamento metodologico; Relazione Comitato Centrale; Unità miste


 

Vista la relazione delle Branche E/G, ascoltata la replica dei Responsabili centrali, valutati i tempi e le modalità proposte per il proseguimento e la conclusione del lavoro in atto sulla “proposta unificata”, il Consiglio generale delibera che, nella linea indicata dalla relazione delle Branche, vengano modificati i tempi e i modi di attuazione del lavoro in corso tenendo conto delle seguenti necessità:

-    maggior coinvolgimento della base delle Branche;

-    chiarificazione a livello di contenuti;

-    inserire il lavoro sul metodo in una visione più globale del problema;

-    fornire ai Capi uno strumento di lavoro concreto a breve scadenza;

-    studiare la formulazione del libretto con i risultati del Convegno del 5-6 marzo 1977, in collaborazione con gli Incaricati regionali.

In conseguenza di ciò si ritiene necessario:

-    disporre di un quadro realistico e completo delle Branche in relazione al problema dei contenuti educativi di fondo per individuare le carenze e le contraddizioni più caratteristiche delle Branche;

-    elaborare modalità di lavoro a ciò rispondenti senza perdere in concretezza e senza uscire dal campo di intervento delle Branche;

-    elaborare una linea di collaborazione, all’interno del Comitato centrale, attraverso la quale coordinare il lavoro sul metodo con il lavoro sui contenuti di fondo realizzato ad altri livelli associativi.

Concretamente si propone:

-    rinunciare alla presentazione della “proposta unificata” al Consiglio generale 1978 in considerazione della scarsa rappresentatività che verrebbe ad avere e farla slittare al Consiglio generale 1979;

-    inviare le relazioni del convegno del 5-6 marzo 1977 agli Incaricati regionali entro giugno;

-    elaborare in Pattuglia nazionale i documenti del convegno allo scopo di pubblicare entro dicembre 1977 un sussidio da utilizzare da parte dei capi come strumento di lavoro;

-    effettuare entro l’estate un incontro con gli Incaricati regionali allo scopo di discutere il sussidio che la Pattuglia preparerà e organizzare il lavoro successivo;

-    avviare di fatto la preparazione di sussidi tecnici atti a fornire ai capi strumenti di analisi e lettura della realtà odierna dell’adolescente sotto il profilo bio-psicologico e sociologico;

-    realizzare nella primavera 1978 un incontro capi o quadri delle Branche come sintesi del lavoro di concretamento e rilettura del sussidio sulla “proposta unificata” distribuito a dicembre 1977.

In merito al problema coeducazione, si raccomanda alle Branche che l’attenzione dedicata Unità parallele non vada a discapito di una continuità di lavoro riguardante le Unità miste.

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Mozione 4/1977 "Branca Rovers/Scolte"

Analisi sociologica; Branca R/S; Comunicazione; Gioventù; Relazione Comitato Centrale


 

Il Consiglio generale per quanto concerne il lavoro delle Branche R/S fa le seguenti osservazioni:

1.       Allo scopo di calare il discorso della lettura del mondo dei giovani dallo stadio di proposta a livello operativo si chiede:

-   che le Regioni si impegnino a coinvolgere le Comunità capi in questa lettura inserendola come punto centrale nello sviluppo del loro progetto educativo;

-   che i Clan/Fuochi affrontino la lettura della loro situazione giovanile partendo dalle realtà in cui sono coinvolti;

-   che la stampa di Branca si incarichi della diffusione e scambio delle esperienze e delle riflessioni che man mano si vanno attuando nei Clan/Fuochi stessi.

2.       Allo scopo di dare continuità alle esperienze che si realizzano nei cantieri del nostro tempo, si chiede:

-   che venga fatta circolare con puntualità la documentazione del lavoro svolto.

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Mozione 5/1977 "Formazione capi"

Campi scuola; Formazione capi; Relazione Comitato Centrale; Valutazione


 

Il Consiglio generale per quanto concerne la Formazione capi fa la seguente osservazione:

 - sottolineare la necessità di una valutazione più accurata da parte delle Comunità capi sugli allievi che inviano ai campi nazionali di Branca, per evitare che essi arrivino ai campi stessi senza un livello giusto di crescita.

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Mozione 6/1977 "Animazione internazionale"

Educazione alla libertà; Iran; Jamboree; Relazione Comitato Centrale


 

Il Consiglio generale, conscio della grave situazione esistente in Iran dove il regime al potere calpesta giornalmente i più elementari principi di libertà e dignità umana; riaffermando che tali principi sono alla base della proposta educativa dello scautismo; preso atto del fatto che il Jamboree 1979 si svolgerà in Iran,

chiede al Comitato centrale di continuare a studiare, di concerto con il CNGEI e le altre Associazioni europee interessate, le due alternative dell’astensione dal partecipare e della partecipazione critica, e di presentare una relazione al Consiglio generale 1978 per una decisione definitiva.

Auspica che la stampa associativa venga largamente aperta al problema in esame.

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Mozione 7/1977 "Incontri associativi"

Capi; Famiglia; Genitori ; Relazione Comitato Centrale


 

Per garantire la partecipazione di tutti i Capi agli incontri associativi, pensiamo sia indispensabile preoccuparsi dei Capi che hanno figli piccoli.

Questo Consiglio generale ritiene che l’associazione si debba far carico di garantire un servizio adeguato e continuo ai bambini.

In questa occasione si è constatata la mancanza di questo servizio con disagio per tutti.

Non basta chiamare una persona ma è necessario organizzare un servizio con più persone disponibili e materiale adatto.

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Mozione 8/1977 "Bilancio Agesci"

Agesci; Bilancio; Regioni


 

Il Consiglio generale 1977 approva:

1.  la Relazione economica;

2.  il Bilancio consuntivo 1976;

3.  la variazione al Bilancio di previsione 1977 con l’istituzione del “fondo iniziative regionali”;

4.  la conferma delle quote associative per il 1978;

5.  il Bilancio di previsione 1978;

6.  la variante, rispetto alla delibera del Consiglio generale 1976, circa l’invio dei bilanci di zona al Comitato centrale, come specificato nella Relazione economica.

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Mozione 9/1977 "Modifiche allo Statuto"

Agesci; Statuto


Il Consiglio generale 1977 approva lo Statuto dell'associazione.

(pubblicato da Nuova Fiordaliso)

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Mozione 10/1977 "Modifiche al Regolamento - 1"

Agesci; Formazione capi; Regolamenti


Il Consiglio generale 1977 approva il Regolamento dell'associazione.

(pubblicato da Nuova Fiordaliso)

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Mozione 11/1977 "Modifiche al Regolamento - 2"

Capo Guida; Capo Scout; Regolamenti


 

Il Consiglio generale 1977 invita la Capo Guida e il Capo Scout ad apportare al testo del presente Regolamento tutte le modifiche formali da essi ritenute necessarie ed in particolare:

-    ad armonizzare gli articoli con le disposizioni statutarie, avvalendosi eventualmente - a loro giudizio - di un rapido referendum a domicilio in caso di contraddizioni o di omissioni che fossero eventualmente sfuggite all’assemblea;

-    riformulando la numerazione degli articoli, il loro raggruppamento in titoli e paragrafi diversi se necessario per una migliore comprensione del testo;

-    curando la stesura del testo nella migliore e più chiara forma italiana possibile.

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Mozione 12/1977 "Obiezione di Coscienza"

Educazione alla pace; Obiezione di Coscienza; Rovers; Servizio Civile


 

Il Consiglio generale 1977 invita la Capo Guida e il Capo Scout ad apportare al testo del presente Regolamento tutte le modifiche formali da essi ritenute necessarie ed in particolare:

-    ad armonizzare gli articoli con le disposizioni statutarie, avvalendosi eventualmente - a loro giudizio - di un rapido referendum a domicilio in caso di contraddizioni o di omissioni che fossero eventualmente sfuggite all’assemblea;

-    riformulando la numerazione degli articoli, il loro raggruppamento in titoli e paragrafi diversi se necessario per una migliore comprensione del testo;

-    curando la stesura del testo nella migliore e più chiara forma italiana possibile.

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Mozione 13/1977 "Uniformi associative"

CNUD; Regioni; Uniforme scout


 

Il Consiglio generale 1977, visti i modelli preparati dal Comitato Permanente Forniture in ottemperanza al mandato ricevuto dal Comitato centrale in base alle decisioni del Consiglio generale 1976 e udita la relazione introduttiva preparata del Comitato centrale, ritiene che, data l’importanza dell’argomento “uniformi” e le sue implicanze pedagogiche ed economiche, sia necessario un approfondimento alla base delle motivazioni educative e un coinvolgimento delle Regioni nelle indicazioni di soluzioni tecniche da adottare.

Pertanto decide di attuare entro il Consiglio generale 1978 la scelta delle eventuali nuove uniformi secondo il seguente calendario:

-    invio immediato alle Regioni:

§   della relazione del Comitato Permanente Forniture con eventuali modelli sulla proposta di divisa presentati nell’attuale Consiglio generale;

§   della relazione del Comitato centrale perché serva come strumento per l’approfondimento tanto metodologico quanto tecnico dell’argomento, tenendo conto, però, anche delle implicanze nella scelta, del problema economico rappresentato sia dal costo dell’uniforme sia dal fatto che il gettito procurato dalle rivendite rappresenta la principale fonte di autofinanziamento per molte Regioni;

-    raccolta entro il 31 dicembre 1977 da parte del Comitato centrale del materiale prodotto dalle Regioni ed elaborazione di una sintesi che si concretizzi in una proposta (con eventuali alternative) da far circolare entro il 28 febbraio 1978;

-    dopo tale data impegno da parte delle Regioni a esaminare la proposta fatta, in modo che il Consiglio generale 1978 possa prendere una decisione definitiva.

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Mozione 14/1977 "Patto Associativo"

Patto Associativo; Scelta politica


 

Preso atto degli equivoci che spesso derivano dal diverso modo di interpretazione e di storicizzazione della scelta politica enunciata nel Patto Associativo, ritenendo necessario chiarire le linee di intervento associativo e di partecipazione per i capi, le Comunità capi, e i Comitati di zona e di regione, il Consiglio generale affida all’associazione tutta la riflessione e l’approfondimento di tale problema inscrivendolo all’ordine del giorno del Consiglio generale 1978 per una migliore formulazione di tale scelta.

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