Mozioni del Consiglio Generale AGESCI

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Mozione 1/1998 " Formazione quadri "

Formazione quadri; Quadri associativi; Relazione Comitato Centrale


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998,

ascoltata

la relazione del Comitato centrale

sottolinea

l’importanza dell’impegno associativo nel campo della formazione quadri, impegno già evidenziato come mandato che il Consiglio generale ha già affidato negli anni scorsi alla riflessione della Formazione capi,

considerato

che i tradizionali luoghi di partecipazione ed elaborazione associativa (Zone, Consigli, Pattuglie) non riescono ad essere sempre fedeli alle richieste ed ai bisogni metodologici e formativi delle Comunità capi,

invita

il Comitato centrale a non procrastinare ulteriormente la riflessione sulla formazione quadri, dando vita ad uno specifico momento seminariale, all’interno di un evento già previsto, a carattere nazionale, relazionando al Consiglio generale 1999 in merito ad un modulo di lavoro da porre in sperimentazione.

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Mozione 2/1998 " Legalità"

Educazione alla legalità; Relazione Comitato Centrale


 

Il Consiglio generale 1998,

letta la relazione del Comitato centrale; ritenuto fondamentale riprendere il nostro specifico educativo di fronte alla realtà giovanile; rilevato che appare urgente e prioritario che l’associazione sia invitata ed aiutata a riflettere sulla tematica dell’educazione alla legalità come base di partenza per rispondere alle emergenze educative che caratterizzano la realtà attuale;

dà mandato

al Comitato centrale di studiare le modalità ed avviare l’approfondimento della tematica dell’educazione alla legalità.

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Mozione 3/1998 "Marcia globale"

Diritti del fanciullo; Lavoro minorile; Relazione Comitato Centrale


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998, vista l’iniziativa internazionale della marcia globale contro lo sfruttamento del lavoro infantile che è sbarcata a Catania il 01/05/1998 e che percorrerà un itinerario da sud a nord con tappe a Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Bergamo e Milano per concludersi a Ginevra il 28/05/98; rilevato che appare coerente con le scelte associative aderire come Consiglio generale all’iniziativa invitando le Regioni e le Zone interessate ad attivare le iniziative di partecipazione che ritengono opportune;

aderisce

all’iniziativa della marcia globale contro lo sfruttamento del lavoro infantile;

invita

le Regioni e le Zone interessate a prevedere forme di partecipazione.

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Mozione 4/1998 " Route Nazionale Comunità Capi"

Comunità capi; Piani di Verteglia 1997; Relazione Comitato Centrale; Route Nazionale Comunità Capi


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998, richiamata la mozione 14/98, con la quale, tra l’altro, si raccomanda al Comitato centrale e al Consiglio nazionale di raccogliere e ragionare su quanto vissuto, detto, ascoltato e comunicato alla Route nazionale ‘97 anche come riferimento per la progettualità associativa e per leggere lo stato dell’associazione;

alla luce della mancata attuazione della mozione n. 3 del Consiglio generale 1997 circa gli strumenti di verifica dell’evento;

ritenuto, su questo, che la rilettura dell’esperienza della Route nazionale, oltre che sul piano dei contenuti, debba e possa riguardare l’analisi e la verifica della storia, delle scelte, dei fatti, dell’organizzazione complessiva dell’evento;

ricordato che la suddetta analisi e verifica è stata oggetto di una valutazione solo parziale del Consiglio nazionale

impegna

il Comitato centrale ad adottare, nell’arco ed entro il 1998, la modalità ritenuta migliore per la sintesi finale dell’esperienza della Route nazionale, comprensiva della storia, dei dati quantitativi relativi ai partecipanti all’evento opportunamente elaborati, delle scelte, dei fatti, dell’organizzazione complessiva dell’evento e a determinarne, in seguito, la diffusione attraverso la stampa associativa, affinché questa rilettura possa divenire patrimonio comune e condiviso.

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Mozione 5/1998 "Relazione del Comitato centrale"

Relazione Comitato Centrale


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998,

approva la relazione del Comitato centrale così come pubblicata su scout-Proposta Educativa “Consiglio generale 1998” emendata e integrata dalle mozioni n. 1/98, 2/98, 3/98 e 4/98.

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Mozione 6/1998 "Modifiche al Regolamento organizzazione - 1"

Art. 56; Regolamento organizzazione


 

Art. 56 - Al termine di ciascun esercizio, che va dal 1 ottobre al 30 settembre dell’anno successivo, gli organi responsabili di ciascun livello associativo redigono i conti consuntivo dell’esercizio precedente, preconsuntivo dell’esercizio in corso e preventivo dell’esercizio successivo (vedi mozione 12/97) su schema uniforme a quello del Comitato centrale e l’inventario dei beni di proprietà dell’associazione sottoponendoli per l’approvazione agli organi rappresentativi rispettivamente competenti.

I conti consuntivo, preconsuntivo e preventivo dell’associazione a livello centrale devono essere approvati annualmente dal Consiglio generale nella sua sessione ordinaria.

Dopo la loro approvazione i conti consuntivo, preconsuntivo e preventivo dovranno essere portati a conoscenza della struttura immediatamente superiore (Comitato di Zona per i gruppi, Comitato Regionale per le Zone, Comitato centrale per le Regioni).

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Mozione 7/1998 "Laboriosi ed economi - 1"

Commissione Economica; Economia; Laboriosi ed economi; Modalità operative


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998,

letta la relazione del Comitato centrale riguardante i conti economici e la relazione della Commissione economica, nonché la relazione della Commissione incaricata dell’approfondimento sul tema dei ristorni ai Comitati periferici (moz. 11/97);

valutato che il lavoro svolto dalla Commissione ristorni vada ulteriormente approfondito nel quadro di un più generale progetto associativo “per l’economia al servizio dell’educazione”, che prenda corpo in un documento elaborato da tutte le componenti associative, e sia quindi approvato dal Consiglio generale, in cui emergano indirizzi, modalità di gestione, funzionalità delle strutture, esigenze di risorse, (e valorizzazione di quelle esistenti nell’associazione e nelle strutture ad essa collegate) per progetti pluriennali, salvaguardia delle caratteristiche di volontariato del servizio associativo, (a tutti i livelli), valutazione e compatibilità di una “politica delle entrate”;

dà mandato

al Comitato centrale, d’intesa con la Commissione economica:

a.    di procedere ad una ricognizione organica delle risorse economiche, centrali e locali, collegate alle attività associative: ricognizione finalizzata al progetto di cui sopra e, nel quadro di esso, alla ottimale allocazione delle risorse economiche ed organizzative e delle corrispondenti responsabilità di gestione tra i vari livelli associativi, nel costante richiamo alla “laboriosità ed economia” contenuto nella legge delle guide e degli scout e nello stile di lavoro proprio della Comunità capi;

b.    di attivare prontamente il lavoro di ricognizione e di dare informativa al Consiglio nazionale entro la riunione dell’autunno 1998 circa il programma di tale lavoro;

c.    di presentare al Consiglio generale 1999 le linee guida del progetto “per l’economia al servizio dell’educazione” con l’intento di giungere alla formale definizione di esso nel Consiglio generale 2000.

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Mozione 8/1998 "Laboriosi ed economi - 2"

Agesci; Bilancio; Modalità operative


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998,

esaminati i conti economici e le relative relazioni del Comitato centrale e della Commissione economica,

delibera

di adottare le seguenti linee guida per la formulazione e la gestione del bilancio associativo:

a.    il “risultato ordinario” della gestione associativa deve tendenzialmente essere mantenuto in pareggio;

b.    le “manifestazioni ed eventi” sociali devono - di norma - essere a costo zero per l’associazione e vanno perciò interamente finanziate dai partecipanti; eventuali deroghe vanno comunque specificamente motivate;

c.    tutte le entrate associative a qualsiasi titolo (ivi compresi i contributi, ancorché specificamente finalizzati, erogati all’Agesci) vanno riportate in bilancio, tutti gli “impegni” assunti - ancorché solo potenzialmente rilevanti sul piano economico - vanno registrati in bilancio, adottando la tecnica dei “conti d’ordine” e/o tramite l’aggiunta di opportuni allegati;

d.    gli eventuali “avanzi di bilancio” vanno destinati ad accelerare l’ammortamento - cioè il rimborso - dei rilevanti investimenti effettuati (Sant’Ippolito, Piazza Paoli) e possono essere destinati a coprire nuovi e particolari investimenti solo quando gli stessi siano manifestamente urgenti e di natura assolutamente non-ordinaria;

e.    il bilancio deve essere sempre contestualmente accompagnato da una “relazione” nella quale il Comitato centrale evidenzi:

§    le priorità adottate nella allocazione delle risorse -in particolare per l’anno scout successivo- e, se del caso, i risparmi futuri attesi a seguito delle eventuali “manovre” messe in atto;

§    i criteri di gestione della struttura centrale, evidenziando le strategie di contenimento dei costi e di miglioramento dei servizi offerti.

A tale relazione vanno allegati puntuali schemi di progetto per tutte le spese che presentano contenuti di in-vestimento pluriennale;

f.     ogni eventuale richiesta di aumento della quota associativa deve essere accompagnata dalla relativa bozza del bilancio di competenza, per consentire una corretta valutazione dei progetti/programmi sottostanti e dei conseguenti aumenti chiesti agli associati.

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Mozione 9/1998 "Bilancio Agesci"

Agesci; Bilancio; Quota associativa


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998,

1.       approva:

a.       il conto consuntivo 1997;

b.       il conto preventivo 1998 con le seguenti variazioni definitive:

§      istituzione della voce F. 3.26 “centro documentazione e web server” per un importo di 50 milioni;

§      voce L 1.1 da 605 a 619 milioni;

§      voce L 2 da 285 a 291 milioni;

§      istituzione della voce I. 3.1 “entrate straordinarie - Progetto MURST” per un importo di lire 106.5 milioni;

§      istituzione della voce I. 3.2 “entrate straordinarie - Progetto Skela” per un importo di lire 65.067.796;

§      istituzione della voce L. 9.1 “uscite straordinarie - Progetto MURST” per un importò di Lire 106.5 milioni;

§      istituzione della voce L. 9.2 “uscite straordinarie - Progetto SKELA” per Lire 65.067.796;

§      “risultato ordinario” da lire -236 milioni a lire -286 milioni;

§      “risultato finale” da lire 73.082.713 a lire 3.082.713

2.       delibera:

a.       di fissare la quota annuale dei censimenti per il 1999 in lire 50.000 di cui lire 2.000 da destinarsi ai livelli regionali, in aumento alla voce “servizi periferici” ristorni ai comitati locali da destinarsi a:

§   la realizzazione di un sistema informativo integrato tra livello centrale e livelli regionali, con l’obiettivo del massimo decentramento dell’informatizzazione dell’associazione;

§   interventi straordinari per le basi scout;

§   una più corretta definizione dei rapporti con le rivendite regionali, in modo da consentire la copertura delle attività ordinarie associative con le entrate ordinarie;

3.       considerato quanto precede,

approva

il conto preventivo 1999, con le seguenti ulteriori variazioni di dettaglio:

§   voce F.3.21 da 39 milioni a zero;

§   voce F.3.26 da zero a 70 milioni;

§   voce L. 1.1 da 605 a 619 milioni;

§   voce L. 2 da 285 a 291 milioni;

§   voce G “manifestazioni ed eventi” da mantenere pari a 115.5 milioni, e da dettagliare come nella seguente tabella:

 

Manifestazioni sociali 1999

 

 

Branca L/C

Convegni interregionali

 

6.000.000

 

6.000.000

Branca E/G

Università La Tenda

Laboratori itineranti

Incontro per ragazzi sulla competenza

 

3.000.000

4.000.000

6.000.000

 

 

 

13.000.000

Branca R/S

Convegno quadri

 

6.000.000

 

6.000.000

IMIE

Convegno nazionale “Patto tra generazioni e cicli vitali

MURST

 

 

6.000.000

30.000.000

 

 

 

36.000.000

Settore Nautico

Conferenza Scautismo Nautico

 

6.000.000

 

6.000.000

INO

Convention economica

 

6.000.000

 

6.000.000

Formazione capi

Seminario Formazione Permanente

Seminario Formazione Quadri

 

5.000.000

5.000.000

 

 

10.000.000

Internazionale

Mondo in Tenda

 

3.000.000

 

3.000.000

Specializzazioni

Incontro capi campo e Masters

 

7.000.000

 

7.000.000

Pace e nonviolenza

Manifestazioni varie

 

7.000.000

 

7.000.000

Emergenza e Protezione Civile

Incontro Quadri

Corso di logistica

 

4.000.000

4.000.000

 

 

8.000.000

Radio Scout

Incontro Radio Scout

Radio Scout

 

1.000.000

1.500.000

 

 

2.500.000

Stampa

Botteghe di Comunicazione

 

5.000.000

 

5.000.000

TOTALE

 

115.500.000

 

§     “risultato ordinario” da lire 56.350.000 a 25.350.000;

§     “riporto anno precedente” da lire 91.082.713 a 3.082.713;

§     “risultato finale” da lire 278.932.713 a 139.932.713.

 


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Mozione 10/1998 "Laboriosi ed economi - 3"

Comitato Centrale; Commissione Economica; Demanio; Roma


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998, letta la relazione sulla “Casa della Guida e dello Scout” in Roma, riaffermata l’opportunità e l’urgenza di proseguire nell’attuazione del piano di ristrutturazione già avviato, alla luce dei criteri fissati nella mozione del Consiglio nazionale del 13/14 dicembre ‘97, che il Consiglio generale fa propri,

dà mandato

al Comitato centrale, acquisito il parere della Commissione economica:

a.    di definire entro il 30 settembre 1998 la veste giuridica e l’autonomia formale e sostanziale rispetto all’Agesci del soggetto cui verrà affidata la gestione dell’iniziativa, così da potere, immediatamente dopo, stipulare i necessari accordi operativi, previo svolgimento delle eventuali procedure di appalto;

b.    di ispirare comunque la concreta gestione e la regolamentazione dell’uso della casa, alla massima disponibilità per gli associati, fornendo occasioni in cui la precedenza ed il trattamento di favore possano realmente far percepire Sant’Ippolito come la “Casa della Guida e dello Scout”;

c.    di definire modalità di eventuale partecipazione degli associati al finanziamento dell’iniziativa.

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Mozione 11/1998 "Laboriosi ed economi - 4"

Agesci; Bilancio; Comunicazione


Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998,

dà mandato


al Comitato centrale di rendere sistematica la pubblicazione tra gli atti del Consiglio generale dello schema di bilancio dell'associazione e della relativa nota di accompagnamento a partire dagli atti del Consiglio generale 1998 (*)

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Mozione 12/1998 "Modifiche allo Statuto - 1"

Agesci; Art. 17; Statuto


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998,

al fine di chiarire ulteriormente soprattutto nei confronti degli interlocutori esterni il carattere di assoluta gratuità del servizio dei capi e dei quadri dell'associazione

approva

le seguenti modifiche all’art. 17 dello Statuto:

Alla frase “durata degli incarichi” sostituire “durata e gratuità degli incarichi”.

In calce all’articolo aggiungere “gli incarichi sono gratuiti”.

Il nuovo testo dell’articolo 17 pertanto è:

Art. 17 - Durata e gratuità degli incarichi

Gli incarichi, sia elettivi che di nomina, hanno di regola durata triennale, salvo diverse espresse indicazioni o rinnovo dell’elezione o della nomina.

Gli incarichi di Capo guida e Capo scout, di Capo gruppo, di membro eletto di comitati e commissioni, di incaricato nominato e di consigliere generale non possono essere ricoperti per un periodo superiore ai sei anni consecutivi; la durata è riferita alla permanenza nel medesimo organismo. Gli incarichi sono gratuiti.

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Mozione 13/1998 "Modifiche allo Statuto - 2"

Agesci; Art. 1; Art. 57; Art. 58; Art. 59; Art. 61; Status fiscale; Status giuridico; Statuto


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998,

in seguito all’emanazione del Decreto Legislativo n. 460 del 4 dicembre 1997, concernente il riordino della disciplina degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale,

approva

le seguenti modifiche Statutarie, al fine di poter godere, all’occorrenza, del favorevole trattamento tributario ivi disciplinato.

 

Art. 1 - L’Associazione

L’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (Agesci), costituitasi in Roma nel 1974 dall’unificazione dell’Agi e dell’Asci, è una associazione giovanile educativa che si propone di contribuire alla formazione della persona, secondo i principi ed il metodo dello scautismo ideato da Baden-Powell adattato ai ragazzi e alle ragazze nella realtà sociale italiana di oggi, nel tempo libero e nelle attività extra-scolastiche.

L’Agesci non ha alcun fine di lucro.

Art. 57 - Autonomia e responsabilità di ogni livello

Ciascun livello dell’associazione (gruppo, Zona, Regione, livello nazionale) è responsabile della propria amministrazione e finanziariamente autonomo.

Ogni livello amministra le quote associative ed ogni altro introito, redigendo annualmente i conti consuntivo e preventivo. Gli utili e gli avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’associazione non possono essere distribuiti, anche in modo indiretto, salvo che la destinazione e la distribuzione non siano imposte dalla legge.

Art. 58 - Quota associativa

I membri dell’associazione contribuiscono alle necessità della propria unità e del proprio gruppo; inoltre versano annualmente per l’andamento dell’associazione una quota che è fissata e ripartita dal Consiglio generale. Tale quota ed ogni contributo associativo non è trasmissibile, né rivalutabile.

Art. 59 - Destinazione dei beni in caso di scioglimento dell’associazione e di un gruppo

In caso di scioglimento dell’associazione, per qualunque causa, il patrimonio è devoluto ad altra associazione con finalità analoghe, e in via secondaria, ad associazioni con fini di pubblica utilità, sentito l’organo di controllo previsto dalla normativa vigente.

In caso di scioglimento di un gruppo i beni esistenti, al netto delle passività, verranno depositati presso il Comitato di Zona competente che li terrà a disposizione per l’eventuale ricostituzione del gruppo stesso.

Qualora al termine dei tre anni non avvenisse tale ricostituzione, i beni verranno devoluti ai Gruppi locali Agesci.

Art. 61 - Emblema, bandiera e uniforme dell’associazione

Emblema dell’associazione è l’insieme dei due simboli internazionali scout (trifoglio e giglio) come indicato dal regolamento. L’associazione adotta come bandiera quella nazionale unitamente ad una bandiera riproducente l’emblema dell’associazione.

L’uniforme scout costituisce un legame di fraternità fra gli associati ed è indossata dai membri dell’associazione come indicato nel regolamento.

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Mozione 14/1998 "Patto Associativo - 1"

Agesci; Agi; Asci; Commissione; Comunità Capi; Patto Associativo; Piani di Verteglia 1997; Route Nazionale Comunità Capi; Storia dello scautismo


Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998, approva, il seguente documento:

Facciamo un patto?

Documento della commissione "Dalla Route al Patto Associativo" per il Consiglio generale Agesci 1998.

Allegato 1/1998 [6] "Facciamo un patto?"

Agesci; Agi; Asci; Associato(definizione); Commissione; Comunità capi; Patto Associativo; Piani di Verteglia 1997; Route Nazionale Comunità Capi; Storia dello scautismo


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Mozione 15/1998 "Patto Associativo - 2"

Commissione; Comunità capi; Linguaggio; Patto Associativo; Verifica


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998,

accoglie ed approva la relazione della Commissione preparatoria al Consiglio generale “Dalla Route al Patto associativo”, intitolata “Facciamo un patto?”, integrata con i contributi della Commissione che ha lavorato durante il Consiglio generale;

delibera di avviare una riscrittura per l’aggiornamento del Patto associativo secondo i seguenti criteri:

1. “restauro conservativo” del linguaggio e dei messaggi là dove appaiono inattuali;

2. inserimento armonico per linguaggio (semplice e sintetico) e contenuto (pertinente alle tre scelte), delle tematiche che rappresentano, alla luce della verifica collettiva fatta in Route, il patrimonio associativo condiviso.

Delibera inoltre di affidare la riscrittura del Patto associativo ad una commissione nazionale, rappresentativa delle realtà regionali, nominata dalla Capo guida e dal Capo scout, il cui documento conclusivo dovrà essere pubblicato sulla stampa associativo entro il dicembre 1998 e sottoposto all’approvazione del Consiglio generale 1999.

Chiede di avviare un parallelo lavoro di approfondimento e di confronto di tutti i livelli associativi, in particolare delle Comunità capi.

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Mozione 16/1998 "Patto Associativo - 3"

Comitato Centrale; Comunità capi; Consiglio Nazionale; Programma annuale


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998,

presa visione delle istanze emerse dalla Route nazionale delle Comunità capi

invita

il Comitato centrale ed il Consiglio nazionale a rivedere i propri programmi annuali secondo quanto pubblicato negli atti preparatori al punto 4 (Dalla Route nazionale al Patto associativo), così da considerare e valorizzare al massimo i contributi e le emergenze individuate dalle Comunità capi.

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Mozione 17/1998 "Modifiche allo Statuto - 3"

Agesci; Art. 56; CNUD; Statuto


 

Art. 56 - Commissione nazionale uniformi e distintivi

La Commissione nazionale uniformi e distintivi ha la funzione di assicurare la coerenza dell’attività delle Rivendite ufficiali scout con i principi dello scautismo e di verificare l’economicità e la validità tecnologica delle forniture.

Ne fanno parte cinque membri eletti dal Consiglio generale i quali eleggono al loro interno il Presidente della Commissione.

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Mozione 18/1998 "Modifiche al Regolamento Organizzazione - 2"

Art. 16; Art. 17; Art. 18; Art. 19; Art. 20; Art. 21; Art. 22; Art. 23; Art. 24; Art. 25; Art. 26; Art. 27; Art. 28; Art. 29; Art. 30; Art. 31; Art. 32; Art. 33; Art. 34; Art. 35; Art. 35bis; CNUD; Distintivi scout; Regolamento organizzazione; Uniforme scout


Parte C - Uniformi e distintivi

Artt. 16-35 bis

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Mozione 19/1998 "Modifiche al Regolamento Organizzazione - 3"

Art. 18; CNUD; Proposta di modifica; Regolamento organizzazione; Uniforme scout


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinario del 1998, viste le modifiche approvate al regolamento organizzazione parte C - uniformi e distintivi, visto il regolamento del Marchio Scout,

impegna

la Commissione nazionale uniforme e distintivi ad elaborare e presentare al prossimo Consiglio generale 1999 una proposta circa i criteri generali è gli orientamenti da seguire nella realizzazione dei capi dell’uniforme così come descritti dall’art. 18 del Regolamento Organizzazione.

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Mozione 20/1998 "Modifiche al Regolamento Organizzazione - 4"

Comitato Centrale; Cooperative scout; Marchio scout


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998, viste le modifiche approvate al regolamento organizzazione parte C - uniformi e distintivi, visto il regolamento del Marchio Scout,

impegna

il Comitato centrale ad elaborare e presentare al prossimo Consiglio generale 1999 una proposta circa i criteri di istituzione e gestione di un elenco dei fornitori da utilizzarsi da parte della Nuova Fiordaliso S.c.a.r.l. per la fornitura di articoli cui è concesso l’uso e l’applicazione del Marchio Scout e comunque di ogni altro materiale acquistato e messo in vendita dalle Rivendite ufficiali scout tramite la Commissionaria unica di acquisto.

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Mozione 21/1998 "Modifiche al Regolamento Organizzazione - 5"

Art. 62; Art. 63; Compiti istituzionali; CNUD; Cooperative scout; Distintivi scout; Marchio scout; Regolamento organizzazione; Uniforme scout


Art. 62 - Funzioni della Commissione Nazionale Uniformi e Distintivi

Art. 63 - Composizione della Commissione Nazionale Uniformi e Distintivi.


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Mozione 22/1998 "Modifiche al Regolamento Organizzazione - 6"

Art. 1; Art. 2; Art. 3; Art. 4; Art. 5; Art. 6; Art. 7; Art. 8; Art. 9; Cooperative Scout; Marchio scout; Regolamento organizzazione


Modifica all'Allegato B

Regolamento del Marchio Scout - Artt. 1-9


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Mozione 23/1998 "Modifiche al Regolamento Organizzazione - 7"

Art. 1; Art. 2; Art. 3; Art. 4; Art. 5; Art. 6; Art. 7; CNUD; Marchio scout; Regolamento organizzazione


Modifica al Regolamento Agesci allegato C - Regolamento della CNUD - Artt. 1-7

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Mozione 24/1998 " Modifica allo Statuto - 4"

Agesci; Art. 35; Statuto


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998, al termine dei 7 anni di sperimentazione della figura dell’IMIE Regionale ed in ossequio al mandato del Consiglio generale 1995 - mozione n. 3

delibera

di apporre la seguente variazione all’art.35 del vigente statuto.

Art. 35- Il Comitato Regionale organo esecutivo collegiale è composto da:

§   un Responsabile ed una Responsabile Regionali;

§   un Assistente Ecclesiastico Regionale;

da tre a sei capi che assicurano gli incarichi:

§   della Formazione Capi;

§   dell’Organizzazione;

§   del Metodo e degli Interventi Educativi.

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Mozione 25/1998 "Modifiche al Regolamento Organizzazione - 8"

Art. 51; Regolamento organizzazione


Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998,

delibera


di variare l'articolo 51 del Regolamento Organizzazione comma b.

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Mozione 26/1998 "Modifiche al Regolamento metodologico"

Regolamento metodologico


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998,

approva

la proposta di rinviare al Consiglio generale 1999 la discussione e l’approvazione di tutte le modifiche al Regolamento Metodologico, già approvato nella sessione straordinaria del Consiglio generale 1996. (cfr. schema su modalità e tempi di lavoro riportati a pag. 78 dei documenti preparatori del Consiglio generale 1998).

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Mozione 27/1998 "Formazione capi -1"

Bisogni formativi; Branca E/G; Branca L/C; Branca R/S; CFM; Educazione alla fede; Figura del capo; Formazione capi; Formazione metodologica; Formazione permanente; Metodo scout; Obiettivi educativi


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998,

approva

il documento riportato al punto 8 dei documenti preparatori nella seguente forma modificata e integrata:

(vedi doc. allegato)

Allegato 2/1998 “Modello unitario dei Campi di Formazione Metodologica”

Allegato 2b/1998 “Modello unitario dei Campi di Formazione Metodologica” Schema integrativo

Bisogni formativi; Branca E/G; Branca L/C; Branca R/S; CFM; Educazione alla fede; Figura del capo; Formazione capi; Formazione metodologica; Formazione permanente; Metodo scout; Obiettivi educativi

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Mozione 28/1998 "Formazione capi -2"

Formazione capi; Interbranca; Metodo scout


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998,

preso atto

del documento di cui al punto 8 “Formazione capi” dei documenti preparatori nel suo testo modificato ed integrato

dà mandato

al Comitato centrale di riformulare, in occasione della stampa degli Atti del Consiglio generale, lo schema di cui al paragrafo 5 “Argomenti” del testo originario (pag. 81 Atti Preparatori) secondo quattro aree: IL CAPO, IL RAGAZZO, IL METODO, LA RELAZIONE, con riferimento ai regolamenti metodologici, al fine di individuare gli argomenti da trattare necessariamente al campo. evidenziando i temi comuni a tutte le branche allo scopo di mettere in evidenza l’interazione e l’unitarietà del Metodo (il cui schema è riportato nell’allegato 2).

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Mozione 29/1998 "Formazione capi - 3"

CFM; Formazione capi


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998,

dà mandato

al Comitato centrale di rivedere ed integrare il documento approvato sul Modello unitario del campo di formazione metodologica al fine di predisporre per il Consiglio generale 2000 un modello definitivo che tenga conto di quanto emerso da:

§   i Laboratori lanciati nel corso dell’incontro nazionale capi campo ‘98;

§   le elaborazioni dei livelli regionali (RTT, Formazione capi, Area metodo, etc.);

§   la riflessione sui temi metodologici e formativi emergenti dal dibattito associativo.

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Mozione 30/1998 "Formazione capi - 4"

Formazione capi; Iter formativo


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998, a fronte dell’inizio della fase di sperimentazione del MUCFM, per permettere un’oggettiva e globale valutazione dell’iter formativo dell’allievo, per garantire la continuità tra gli eventi di formazione e per migliorare l’interazione tra Comunità capi, allievo e staff di campo,

dà mandato

al Comitato centrale di avviare una riflessione sui criteri per la formulazione delle schede di presentazione degli allievi e su quelli di valutazione finale dei campi di formazione.

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Mozione 31/1998 "Associazione Italiana Guide e Scouts d'Europa Cattolici"

Associazione Italiana Guide e Scouts d'Europa Cattolici; Dialogo


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1998,

approva

Il documento dal titolo “Orientamenti per il dialogo con l’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici”

dà mandato

al Consiglio nazionale, nella prima riunione utile, di procedere alla nomina di una Commissione della quale facciano parte almeno un membro del Comitato centrale e uno del Consiglio nazionale, in prosecuzione del lavoro della Commissione preparatoria del Consiglio generale, incaricata di seguire il dialogo diretto con l’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici secondo le seguenti priorità:

§   Curare il livello dell’informazione sullo stato dei rapporti tra le due associazioni e stimolare la conoscenza reciproca nei diversi ambiti territoriali, dal livello locale a quello centrale; ricercare percorsi per realizzare momenti di scambio e di collaborazione.

§   Proseguire il dialogo diretto con l’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici attraverso le modalità che Consiglio nazionale riterrà più opportune, per precisare gli obiettivi verso cui camminare e determinare criteri comuni che ci guidino nella determinazione delle scelte concrete di volta in volta opportune, ribadendo comunque il necessario riferimento al Consiglio nazionale per quelle scelte che comportino iniziative a riguardo assunte dall’Agesci in ambito Fis e negli organismi internazionali nei quali l’Agesci è presente.

§   Rinnovare in associazione una ‘cultura dell’identità”, che partendo dalla propria possa meglio valorizzare quella degli altri, e che sappia allontanare la diffidenza o l’indifferenza verso una associazione cattolica a metodologia scout.

Raccomanda

al Comitato centrale di informare periodicamente e tempestivamente il Consiglio nazionale e, tramite la stampa associativa, tutta l’associazione sui passi che verranno effettuati.

Raccomanda altresì

al Comitato centrale di istruire almeno una volta all’anno momenti di verifica in Consiglio nazionale.


(*)
La nota di accompagnamento e lo schema di bilancio dell'associazione sono riportati alle pp. 19-21 degli Atti del Consiglio generale

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