Mozioni del Consiglio Generale AGESCI

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Mozioni 2003 versione stampabile



Mozione 1/2003 "Bilancio Agesci - 1"

Agesci; Basi scout in Italia; Bilancio; Bracciano; Demanio


 

Il Consiglio generale riunito nella sessione ordinaria 2003

premesso:

§    che il Consiglio generale 2002 ha deliberato di destinare il fondo per il sostegno agli immobili degli anni 2001/2002 e 2002/2003 alla ristrutturazione della base di Bracciano;

§    che, anche a causa delle maggiori spese sostenute rispetto a quelle preventivate (vedi acquisto attrezzatura per la cucina), non sarà possibile procedere alla realizzazione di altre opere considerate prioritarie e necessarie con il medesimo stanziamento;

§    che il consuntivo 2002 si chiude con un risultato positivo di 103.473,27 euro;

approva

quanto segue:

a.  destinare il risultato finale del consuntivo 2002 al fondo per il sostegno degli immobili;

b.  finanziare la realizzazione del blocco servizi della base di Bracciano per l’importo previsto dal relativo preventivo, imputando la spesa al fondo per il sostegno degli immobili;

c.  impegnare il Consiglio Nazionale a predisporre una più puntuale e completa progettazione degli interventi di ristrutturazione della base di Bracciano, avendo cura di indicare priorità e costi.

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Mozione 2/2003 "Quadri associativi"

Commissione; Quadri associativi; Servizio; Strutture associative


 

Il Consiglio generale 2003 riunito nella sessione ordinaria:

premesso

che in questi anni riscontriamo una crescente difficoltà nel reperire disponibilità per ricoprire molti ruoli associativi, l’impegno richiesto risulta essere sempre più gravoso in termini di tempo e di “dover” presenziare ovunque e dovunque induce molti capi, competenti e dalla comprovata esperienza, a rinunciare a condividere il patrimonio delle proprie potenzialità ed a rispondere alla chiamata al servizio.

Il troppo tempo richiesto non può diventare pre-requisito essenziale per valutare le disponibilità.

Siamo del parere che debbano essere sempre sviluppati quegli stili che favoriscono le relazioni e la collegialità. Progetti e programmi devono ancor più considerare che gli obiettivi per essere raggiunti necessitano di mezzi e risorse, soprattutto umane, e gli sforzi richiesti devono rimanere compatibili con uomini e donne che vivono in famiglia, al lavoro e nel territorio evitando la deriva di un servizio totalmente avulso dal quotidiano.

Ci troviamo concordi con quanto enunciato negli scenari e nelle prospettive riportati nella Relazione del Comitato centrale: “…Vivere in cerchio è fare posto … È accettare di fermarsi per comprendere perché alla fine di un pensiero comunicato e condiviso è più ricco della nostra solitaria e perfetta opinione. Vivere in cerchio è conoscere i volti e i nomi, e sapere profondamente degli innumerevoli altri cerchi a cui si riunisce la famiglia umana… Non possono essere le strutture a determinare l’organizzazione della famiglia umana, non possiamo perciò lasciare che questa avvenga. In realtà sono gli uomini e le donne del mondo che hanno questa responsabilità e possono forzare e determinare le strutture nel senso della vita per ognuno e per tutti”.

In considerazione di quanto detto il Consiglio generale 2003

dà mandato

a Capo Scout e Capo Guida di nominare una commissione per individuare possibili modifiche alle dinamiche di lavoro e alle strutture per rendere meglio vivibile il ruolo di quadro al livello nazionale da proporre al prossimo Consiglio generale.

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Mozione 3/2003 "Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza - 1"

Adolescenza; Diritti del fanciullo; Infanzia; Passaggi


 

Il Consiglio generale riunito nella sessione ordinaria 2003

visti

§    la Convenzione sui diritti del Fanciullo delle Nazioni Unite che richiede agli stati di garantire che i bambini siano protetti da ogni forma di violenza, offese od abusi, abbandono o trattamento negligente, maltrattamenti o sfruttamento, inclusi gli abusi sessuali

§    la risoluzione 7/02 della Conferenza Mondiale dello Scautismo tenutasi a Salonicco nel luglio 2002 che si allega in originale ed in una traduzione non ufficiale

§    il progetto nazionale al punto “Il sostegno dei diritti dell’infanzia”

preso atto

di quanto riportato nella relazione del Comitato centrale relativamente all’impegno ed alle azioni dell’Associazione riguardo le problematiche legate ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

considerata

imprescindibile la necessità di offrire ai bambini ed ai ragazzi un “passaggio sicuro” attraverso la nostra Associazione

impegna

il Comitato centrale, con gli strumenti che ritiene più opportuni:

1.      a proseguire le azioni così come riportate nella relazione del Comitato centrale al punto 2 “In ascolto per operare il cambiamento” della parte relativa al Metodo ed Interventi con rinnovato impegno

2.      a recepire quanto raccomandato dalla risoluzione 7/02 della Conferenza Mondiale dello Scautismo già citata, in particolare là dove si invitano le Associazioni ad adottare ed implementare politiche e procedure intese a garantire il “passaggio sicuro” dei giovani per tutto il tempo che resteranno nel Movimento attraverso a) programmi educativi rivolti ai giovani che abbiano come obiettivo lo sviluppo della capacità di proteggere ed esprimere se stessi; b) attività rivolte a tutti gli adulti censiti affinché ricevano una formazione ed un appoggio per quanto riguarda la materia; c) politiche e procedure  di intervento dell’Associazione relativamente alla gestione del rischio, degli incidenti e le pubbliche relazioni

3.      a riferire al Consiglio generale sullo stato di attuazione di quanto previsto da codesta deliberazione.

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Mozione 4/2003 "Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza - 2"

Adolescenza; Diritti del fanciullo; Infanzia; Legge 285/97; Passaggi


 

Il Consiglio generale riunito nella sessione ordinaria 2003

§    ritenendo importante la presenza dell’Agesci nel dibattito che riguarda la promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza;

§    ritenendo fondamentale l’apporto dato dalla legge 285/97 “Legge di promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” alla educazione di bambini, ragazzi e giovani nel nostro Paese tramite finanziamento di iniziative innovative portate avanti da soggetti istituzionali e del Terzo Settore;

§    considerato che tale legge non è più finanziata

dà mandato

al Comitato centrale di farsi portavoce presso il governo italiano e l’opinione pubblica della necessità che il patrimonio della 285 non vada disperso e che si trovino spazi e risorse indirizzate nello specifico all’infanzia e all’adolescenza.

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Mozione 05/2003 "Agesci in rete"

Comunicazione; Obiettivi educativi


 

Il Consiglio generale riunito nella sessione ordinaria 2003

visto

il documento “Educare in rete – (4c. Piste di lavoro)” nel quale vengono elencati gli ambiti nei quali costruire reti educative territoriali,

impegna

1.  il Consiglio Nazionale a fornire, entro il Consiglio generale 2004, indicazioni a regioni e zone sugli orientamenti, priorità e modalità con le quali costruire reti educative sul territorio

2.  il Consiglio Nazionale a diffondere le esperienze delle singole realtà territoriali e fornire indicazioni su orientamenti e modalità per meglio costruire reti educative.

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Mozione 06/2003 "Stampa associativa - 1"

Comunicazione; Informazione; Stampa associativa


 

Il Consiglio generale riunito nella sessione ordinaria 2003

dà mandato

al Comitato centrale di predisporre il progetto editoriale della “Nuova rivista del Comitato centrale” ed il primo numero della stessa, in modo che il Consiglio generale 2004 possa deliberarne la successiva pubblicazione.

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Mozione 7/2003 "Stampa associativa - 2"

Agesci; Art. 10; Stampa associativa; Statuto


 

Il Consiglio generale riunito nella sessione ordinaria 2003 tenuto conto di quanto approvato con la mozione 3-2003

invita

il Comitato centrale ad elaborare nell’ambito dei propri poteri, e a pubblicare sulla stampa associativa le modalità con cui intende applicare la sanzione prevista dall’Art. 10.

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Mozione 8/2003 "Bilancio Agesci - 2"

Agesci; Bilancio; Capi


 

Il Consiglio generale riunito nella sessione ordinaria 2003

dà mandato

al Comitato centrale di vincolare i responsabili di ogni centro di costo a che la richiesta di rimborso della relativa nota spese sostenute dagli associati e dai loro collaboratori avvenga entro il termine massimo di sei mesi dall’effettivo sostenimento dell’attività e comunque entro tre mesi dalla chiusura dell’anno scout in cui la spesa è stata effettuata, salvo cause di forza maggiore.

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Mozione 9/2003 "Bilancio Agesci - 3"

Agesci; Bilancio; Quota associativa


 

Il Consiglio generale riunito nella sessione ordinaria 2003

delibera

per l’anno 2003-2004 la quota censimento a Euro 28,50, di cui Euro 2,68 a copertura del bilancio del Campo Nazionale E/G 2003, e di Euro 0,32 ad integrazione dei ristorni alle regioni in proporzione ai censiti.

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Mozione 10/2003 "Bilancio Agesci - 4"

Agesci; Bilancio; Stampa associativa


 

Il Consiglio generale riunito nella sessione ordinaria 2003

approva

§    il Bilancio Consuntivo 2001-2002 con la seguente modifica:

§    destinare il Risultato Finale di Euro 103.473,27 alla voce Fondo Sostegno Immobili e Terreni da Campo che passa da Euro 135.479,86 a Euro 238.953,13.

§    La Variazione al Bilancio Preventivo 2002-2003 con la riclassificazione della voce Nuova Rivista del Comitato centrale sotto la voce Stampa Periodica Associativa.

§    Il Preventivo 2003-2004 con la riclassificazione della voce Nuova Rivista del Comitato centrale sotto la voce Stampa Periodica Associativa.

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Mozione 11/2003 "Modifiche allo Statuto"

Agesci; Art. 1; Art. 36; Art. 51; Art. 56; Art. 57; Art. 58; Statuto


 

Il Consiglio generale 2003 riunito in sessione ordinaria a Bracciano approva il documento così di seguito modificato

Artt. 1 – 36 – 51 – 56 – 57 – 58

(vedi le variazioni riportate in corsivo colorato su testo aggiornato dello Statuto 2003).

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Mozione 12/2003 "Modifiche al Regolamento Organizzazione -1"

Art. 18; Art.21; Regolamento organizzazione


 

Il Consiglio generale 2003 riunito in sessione ordinaria a Bracciano approva il documento così di seguito modificato

Artt. 18 – 21

(vedi le variazioni riportate in corsivo colorato su testo aggiornato del Regolamento Organizzazione 2003).

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Mozione 13/2003 "Modifiche al Regolamento Organizzazione -2"

Art. 49 bis; Art. 54; Art. 55; Art. 57; Regolamento organizzazione


 

Il Consiglio generale 2003 riunito in sessione ordinaria a Bracciano approva il documento così di seguito modificato

Artt. 49 bis nuovo (ora 49) – 54 (ora 55) – 55 (ora 56) – 57 (ora 58)

(vedi le variazioni riportate in corsivo colorato su testo aggiornato del Regolamento Organizzazione 2003).

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Mozione 14/2003 "Modifiche al Regolamento Organizzazione - 3"

Art. 60; Marchio scout; Regolamento organizzazione; Uniforme scout


 

Il Consiglio generale 2003 riunito in sessione ordinaria a Bracciano approva il documento così di seguito modificato

Art. 60 (ora 61) – Allegato B (Regolamento del Marchio scout art. 7) – Allegato D (Criteri generali e orientamenti da seguire nella realizzazione di capi dell’uniforme)

(vedi le variazioni riportate in corsivo colorato su testo aggiornato del Regolamento Organizzazione 2003).

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Mozione 15/2003 "Linee guida per un'economia al servizio dell'educazione"

Agesci; Bilancio; Proposta di modifica; Regolamento Organizzazione; Statuto


 

Il Consiglio generale nella sessione ordinaria 2003

§    preso atto delle modifiche statutarie e regolamentari approvate

§    valutato che tali modifiche rappresentano un primo passo nella attuazione del documento “Linee Guida per un’economia al servizio dell’educazione”

§    individuate quali prioritarie, fra le altre, le problematiche relative a bilancio sociale, decentramento, rapporti con le rivendite ufficiali scout oltre strutture equivalenti, finanziamento e sponsorizzazioni, economia quale argomento ai campi scuola, quote aggiuntive,

dà mandato

al Comitato centrale attraverso l’INO di elaborare durante gli incontri con gli IRO i necessari documenti attuativi e le eventuali modifiche statutarie e/o regolamentari nello spirito delle linee guida per un’economia al servizio dell’educazione, da sottoporre al CG 2004.

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Mozione 16/2003 "Bisogni educativi"

Adolescenti; Bisogni educativi; Branca R/S; Capi gruppo; Comunità capi; Giovani; Infanzia


 

Il Consiglio generale nella sessione ordinaria 2003

visto

§    il documento degli atti preparatori

§    gli articoli 26 e 37 dello Statuto

ritiene condivisibili le linee contenute nel documento.

Rilevato altresì per ciò che riguarda la pista uno: “Leggere i bisogni dei ragazzi”

§    il ruolo fondante delle Comunità capi e dei Capi Gruppo nel sollecitare l’attenzione da parte dei capi unità alla lettura bisogni dei ragazzi;

§    la diversità dei bisogni in relazione alle diverse fasce di età e il necessario radicamento nel territorio delle strategie educative;

§    il ruolo fondamentale della zona come momento di confronto e approfondimento;

dà mandato

al Comitato centrale attraverso l’area della Fo.Ca. di valorizzare all’interno della formazione istituzionale e non, questi elementi:

§    il metodo anche come strumento di valutazione dei bisogni

§    l’approfondimento dei bisogni di base dei ragazzi in senso psico-pedagogico

§    gli strumenti sulla gestione delle relazioni

§    la lettura di comportamenti dei ragazzi come indicatori di bisogni.

Dà mandato

al Comitato centrale attraverso all’Area Metodo di assumere le opportune iniziative affinché venga valorizzato il ruolo degli incaricati di branca di zona per dare un adeguato contributo alla conoscenza della realtà giovanile e ai bisogni di formazione metodologica dei Capi.

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Mozione 17/2003 "Formazione capi"

Branca R/S; Formazione al ruolo; Formazione capi; Formazione metodologica; Tirocinio; Zona


 

Il Consiglio generale nella sessione ordinaria 2003

presa visione

della riflessione predisposto dal Comitato centrale intitolato: “la formazione dei capi in branca R/S” Rilevato che esso costituisce un’utile base di lavoro per un approfondimento futuro del grave problema della formazione al metodo in branca R/S

chiede

che tale riflessione sia resa nota a tutti i componenti del Consiglio generale

dà mandato

al Comitato centrale, anche con un coinvolgimento della branca R/S, di approfondire i seguenti punti:

1.    staff di branca R/S e ruolo dei maestri dei novizi

2.    ruolo dei CAM o di iniziative con analogo significato, nella acquisizione di competenze metodologiche

3.    ruolo degli incaricati di branca di Zona

4.    significato e valore del Tirocinio in Branca R/S e predisponga un documento finale, contenente anche eventuali ipotesi di modifiche regolamentari e statutarie, da sottoporre all’approvazione del Consiglio generale 2004.

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Mozione 18/2003 "Calo censiti"

Calo censiti; Comitato Centrale; Proposta metodologica


 

Il Consiglio generale nella sessione ordinaria 2003

§    preso atto di quanto riportato nei documenti preparatori del C.G. a pag. 93 dal titolo “strategie per affrontare il calo dei censiti”

§    condividendo nel paragrafo “indicazione emerse” (cfr penultimo paragrafo pag. 93 documenti preparatori)

dà mandato

al Comitato centrale di dare attuazione alle azioni previste nel paragrafo “proposte concrete” (cfr ultimo paragrafo p.93 documenti preparatori).

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Mozione 19/2003 "Progressione Personale Unitaria - 1"

Commissione; P.P.U.


 

Il Consiglio generale 2003 riunito nella sessione ordinaria

approva

il capitolo “Gradualità” del documento sulla P.P.U. recependo le modifiche come nella proposta della commissione.

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Mozione 20/2003 "Progressione Personale Unitaria - 2"

Commissione; P.P.U.


 

Il Consiglio generale 2003 riunito nella sessione ordinaria

approva

il capitolo “La fase della scoperta” del documento sulla P.P.U. recependo le modifiche come nella proposta della commissione.

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Mozione 21/2003 "Progressione Personale Unitaria - 3"

Commissione; P.P.U.


 

Il Consiglio generale 2003 riunito nella sessione ordinaria

approva

il documento sulla P.P.U. recependo le modifiche formali e sostanziali operate della commissione.

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Mozione 22/2003 "Progressione Personale Unitaria - 4"

Commissione; P.P.U.; Sperimentazione


 

Il Consiglio generale 2003 riunito nella sessione ordinaria

apprezzando il documento sulla P.P.U., integrato dal lavoro e dalla riflessione della commissione apposita,

impegna

il Comitato centrale attraverso l’area metodo a:

§    promuovere il dibattito ai vari livelli associativi per l’approfondimento dei contenuti del documento affinché diventi patrimonio associativo;

§    presentare al Consiglio generale del 2004 una proposta organica sugli aspetti di approfondimento, indicati dal documento introduttivo della PPU, anche attraverso eventuali proposte di sperimentazione.

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Mozione 23/2003 "Scautismo nautico"

Dipartimenti nautici; Scautismo nautico; Valutazione; Verifica


 

Il Consiglio generale 2003 riunito in sessione ordinaria

preso atto positivamente del lavoro svolto negli ultimi anni dal Settore Nautico, dall’Area Metodo e dalla Commissione di lavoro che ha lavorato dal 2001 a partire dal documento “Acqua: un ambiente educativo per tutti”;

ritenuta importante la condivisione all’interno del Settore dell’ipotesi minima così come presentata nel numero di PE dei documenti preparatori, che risulta, rispetto alla situazione attuale, un importante miglioramento in quanto garantisce un migliore collegamento col livello regionale;

considerato anche però che il lavoro fin qui svolto non debba essere ricominciato ma che per dare un ulteriore sviluppo al settore l’ipotesi massima presentata sui documenti preparatori, condivisa da diverse regioni, costituisca l’evoluzione del riordino del settore;

preso atto del lavoro svolto dalla Commissione di lavoro istituita al Consiglio generale su tale argomento ed in particolare dello sforzo, di seguito riportato, di individuare una linea di mediazione che aiuti il Settore Nautico a proiettarsi verso un impegno ulteriore che si identifica nell’ipotesi massima

approva

1.        l’ipotesi minima di riordino del Settore Nautico così come presentata nel numero di PE come base comune e punto di partenza del riordino del settore;

2.        l’ipotesi massima di riordino del Settore Nautico così come presentata nel numero di PE come riordino del Settore Nautico da rendere operativa entro il 2008 secondo modalità di avvicinamento progressivo e verifica in corso d’opera che garantiscano:

§   che la ricchezza dei Dipartimenti Nautici non venga dispersa ma, coinvolgendo le persone che ne fanno parte, continuino a sostenere lo sviluppo dello scautismo in ambiente acqua nelle regioni

§   alla diversità delle situazioni di partenza delle singole regioni di adeguarsi gradualmente all’ipotesi massima 

3.        di dare mandato all’IMIE nazionale di verificare il percorso del passaggio tra l’ipotesi minima e l’ipotesi massima riferendo periodicamente alle riunioni degli II.RR. al metodo, degli II.RR. E/G ed al Consiglio nazionale.

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Mozione 24/2003 "Associazione Italiana Castorini - 1"

Agesci; Associazione Italiana Castorini; Comunicazione; Informazione; Protocollo d'Intesa; Valutazione


 

Il Consiglio generale nella sessione ordinaria 2003

visto

§    il Protocollo di collaborazione Agesci-Aic dell’aprile 2001

§    quanto deliberato dalla Conferenza Europea dello Scautismo nel 1992

fa proprio

quanto riportato nel documento “Verifica della collaborazione Agesci - Associazione Italiana Castorini” pubblicato nei documenti preparatori al Consiglio generale 2003 soprattutto relativamente:

§    alle azioni finora intraprese nell’esecuzione del Protocollo di collaborazione Agesci-Aic

§    al superamento delle riserve di carattere educativo e metodologico, psico-pedagogico e sociale riguardo alla proposta dello scautismo tra i 5 ed i 7 anni d’età;

§    alla valutazione positiva della proposta educativa del castorismo, degli elementi del metodo, degli strumenti e dell’intenzionalità secondo quanto è emerso finora;

§    alla persistenza di riserve legate a scelte “politiche” dell’Associazione;

considerato

§    che le indicazioni emerse fino ad ora hanno messo in forte risalto quanto lo scautismo sia oggi interpellato dai bisogni della fascia d’età tra i 5 ed i 7 anni che più del passato richiede attenzione e risposta;

§    che allo stato attuale vi sono 28 gruppi Agesci sparsi sul territorio nazionale che sperimentano il castorismo come espressione del Progetto Educativo di Gruppo;

§    che l’Aic si riconosce nei principi del Patto Associativo e dello Statuto Agesci, che la grande maggioranza dei capi dell’Aic sono censiti nell’Agesci e che molti di questi hanno la nomina a capo Agesci;

§    che le azioni previste dal Protocollo di collaborazione tra le due associazioni devono trovare completamento;

§    che si ritiene indispensabile al fine di formare una piena consapevolezza e prima di proporre soluzioni operative una migliore e più sistematica informazione sull’argomento volta a favorire ai vari livelli associativi la conoscenza e l’approfondimento delle questioni inerenti alla proposta educativa scout in età inferiore agli 8 anni

impegna

Il Comitato centrale a:

§    proseguire le azioni fin ora intraprese in applicazione di quanto previsto dal Protocollo di collaborazione Agesci-Aic;

§    proseguire la collaborazione con l’Aic sui temi educativi e metodologici anche in relazione alle esperienze in corso in altre associazioni europee;

§    completare le azioni previste dal detto Protocollo soprattutto relativamente l’individuazione di indicatori significativi per monitorare l’esperienza scout nella fascia d’età 5-7 anni nei Gruppi dove è in corso la sperimentazione entro l’anno scout 2002-3 sulla base dei quali avviare una osservazione controllata degli stessi a partire dall’anno scout 2003-4;

§    promuovere la reciproca conoscenza dei percorsi formativi dei capi delle due associazioni al fine di verificare la possibilità di collaborazioni e sinergie;

§    favorire e promuovere un pieno coinvolgimento del livello regionale;

§    promuovere l’informazione sistematica attraverso i canali di comunicazione associativi per rendere più ampia possibile la conoscenza e l’approfondimento delle questioni inerenti allo scautismo in età inferiore agli 8 anni.

 

Il Comitato centrale riferirà al Consiglio nazionale nel corso del 2004 sullo stato di attuazione dei mandati concludendo i lavori entro il Consiglio generale 2005, presentando in quella sede la sintesi ed eventuali proposte sulle prospettive future e sugli ulteriori sviluppi in merito alla proposta scout in età inferiore a 8 anni.

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Mozione 25/2003 "Associazione Italiana Castorini - 2"

Agesci; Associazione Italiana Castorini; Comunicazione; Informazione; Protocollo d'Intesa


 

Il Consiglio generale nella sessione ordinaria 2003

visto

il protocollo di collaborazione Agesci-Aic dell’aprile 2001 nella sua parte conclusiva

impegna

i Presidenti del Comitato centrale a dare notizia all’Esecutivo nazionale dell’Aic della deliberazione del Consiglio generale 2003 su questo argomento e ad operare affinché i contenuti delle stesse vengano considerati come allegati al detto Protocollo di collaborazione.

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Mozione 26/2003 "Branca L/C - 1"

Ambiente fantastico; Branca L/C; Parlata nuova; Regolamento metodologico


 

Il Consiglio generale nella sessione ordinaria 2003

§    cogliendo la ricchezza dei documenti proposti riguardanti l’argomento Parlata Nuova

§    ritenuto necessario peraltro un più ampio approfondimento come testimoniato dalle piste di lavoro emerse dagli ultimi eventi (cfr. pag. 94 dei Documenti Preparatori al Consiglio generale 2003)

dà mandato

al Comitato centrale attraverso all’area Metodo di proporre per il Consiglio generale del 2004 un articolo da inserire nel regolamento metodologico interbranca dedicato alla Parlata Nuova intesa come modalità di relazione originale proposta dallo scautismo, e di curare l’eventuale ricaduta di ciò nei regolamenti di branca.

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Mozione 27/2003 "Branca L/C - 2"

Branca L/C; Piccole Orme; Regolamento metodologico


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria 2003,

approva

la modifica dell’articolo relativo dei campetti Piccole Orme (vedi le variazioni riportate in corsivo colorato su testo aggiornato dell’allegato 3 del regolamento Metodologico).

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Mozione 28/2003 Commissione "Partecipazione associativa e Consiglio generale - 1"

Commissione; Democrazia associativa; Regioni; Trapasso nozioni; Verifica; Zona


 

Il Consiglio generale nella sessione ordinaria 2003

esaminato e condiviso il percorso di analisi e verifica svolto dalle commissioni sulla “Partecipazione Associativa” sinora costituite e dai Consigli Generali 2001 e 2002;

fatto proprio il materiale prodotto dai gruppi di lavoro e di cui si richiede la messa agli atti;

ribadito il valore della partecipazione associativa nel suo significato “del sentirsi ed essere parte di” e confermata la necessità di rivalutarne e promuoverne l’attuazione ad ogni livello associativo nei tempi e con le modalità ritenute necessarie;

dato atto dell’opportunità di rivalutare il meccanismo della delega, qualora necessario a garantire lo snellimento di alcune modalità di lavoro, preservandone il contenuto di fiducia e lo spirito di responsabilità che ci caratterizza;

considerata la necessità di rivitalizzare le strutture associative esistenti (Zona, Regione), rivedendone alcune modalità di funzionamento e coordinamento, secondo i seguenti orientamenti:

§    la garanzia della vivibilità delle strutture associative, anche con la previsione di numeri minimi e massimi di composizione dei Comitati, dei Consigli, delle Zone;

§    la centralità della Zona come primo momento di esperienza della partecipazione associativa, di appartenenza e di scambio fra le Comunità capi;

§    la Regione ed il livello centrale siano momenti di supporto e coordinamento delle Zone, a servizio delle Comunità capi, nell’ambito delle rispettive attribuzioni;

§    i progetti dei vari livelli associativi siano integrati fra loro per garantire la centralità della Comunità capi nella progettazione educativa, ma anche che le strutture sovraordinate forniscano supporti e servizi ai capi per lo svolgimento del proprio servizio educativo secondo criteri di sussidiarietà;

§    la dimensione dei consigli sia intesa anche come momento di formazione dei quadri che vi partecipano e di trapasso delle nozioni;

§    la suddivisione dei compiti fra assemblee e consigli sia orientata alla riappropriazione da parte dei Capi dell’elaborazione dei problemi educativi;

§    le modalità di nomina dei Consiglieri Generali siano tali da favorire un’adeguata rappresentatività delle Zone e delle Regioni;

§    la comunicazione fra i diversi livelli e strutture garantisca la circolazione delle informazioni, delle esperienze e delle decisioni destinate ad integrarsi fra loro.

dà mandato

a Capo Guida e Capo Scout di istituire una commissione di Consiglieri Generali, che tenga conto delle precedenti composizioni a garanzia della continuità, per la formulazione, entro il Consiglio generale 2004 delle modifiche statutarie e regolamentari necessarie per l’attuazione di quanto specificato in premessa.

Si propone che la commissione sia la stessa della mozione numero 35.

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Mozione 29/2003 Commissione "Partecipazione associativa e Consiglio generale - 2"

Agesci; Commissione; Consiglio Generale; Democrazia associativa; Proposta di modifica; Regolamenti; Statuto; Trapasso nozioni


 

Il Consiglio generale riunito in sessione ordinaria nell’aprile 2003

visto

il lavoro della commissione “Partecipazione Associativa e Consiglio generale”

assume

§    i documenti preparatori al Consiglio generale (allegati)

§    il documento di sintesi della commissione del Consiglio generale 2003 (allegato)

incarica

Capo Guida e Capo Scout ad istituire, entro giugno 2003, una commissione di Consiglieri Generali, che tenga conto delle precedenti composizioni a garanzia della continuità, per preparare i lavori in vista del Consiglio generale del 2004.

Si richiede che la commissione sia la stessa della “Partecipazione Associativa” mozione numero 34.

Tale commissione dovrà preparare, partendo dai documenti sopra assunti e dalla mozione sulla Partecipazione Associativa, il lavoro istruttorio per permettere al Consiglio generale del 2004 di deliberare in merito ai miglioramenti che si riterranno necessari.

In particolare occorrerà prevedere un iter tale da far giungere alla base associativa gli argomenti in discussione entro ottobre 2003 ed elaborare le eventuali proposte di modifica di statuto e/o regolamento entro il 31 dicembre 2003.

Su quest’ultimo punto la commissione potrà proporre differenti ipotesi, anche in alternativa tra loro così da permettere un ampio dibattito al Consiglio generale 2004.

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Mozione 30/2003 "Autorizzazione apertura di Unità"

Capi gruppo; Commissione; Comunità capi; Democrazia associativa; Formazione capi; Formazione metodologica; Regioni; Zona


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 2003, visto:

§    la raccomandazione 1/2001 su “apertura delle unità”

§    il documento della commissione Istruttoria “Apertura Unità” istituita su nomina del Capo Scout e della Capo Guida

§    le riflessioni prodotte dalla Commissione “Apertura Unità” costituitasi al Consiglio generale 2003

dà mandato

al Capo Scout e alla Capo Guida di istituire una commissione rappresentativa dei diversi livelli associativi, composta, tra gli altri, da componenti la commissione che ha istruito i lavori per questo Consiglio generale, con il compito di:

§    raccogliere le esperienze maturate nelle varie regioni riguardo “percorsi di accompagnamento” e formazione metodologica degli adulti che, pur svolgendo il servizio di Capi Unità, si trovino nella situazione prevista dall’art. 10, comma 3, del Regolamento Agesci

§    fare sintesi di quanto emerso dai documenti e materiali precedentemente elencati

§    diffondere, previa approvazione e delibera di mandato in Consiglio Nazionale, ai Capi Gruppo attraverso i Responsabili di Zona quanto elaborato, mettendo in evidenza anche gli strumenti di formazione capi e democrazia associativa, che già sono presenti negli attuali documenti, per affrontare, con taglio educativo, la problematica in questione, anche attraverso percorsi di formazione concordati con le Comunità capi interessate

§    proporre al Consiglio generale 2004 le eventuali modifiche al Regolamento (Organizzazione e Formazione Capi) in modo che siano chiari ed espliciti:

-   la corresponsabilità educativa delle Comunità capi

-   la condivisione dei consigli di Zona e di Regione

-   la cura delle relazioni tra i diversi livelli all’interno degli stessi

-   il rispetto del ruolo della Zona, centrale in queste situazioni, (Consiglio, Comitato, Responsabili)

-   il rispetto delle regole come garanzia del diritto dei ragazzi/e ad una proposta educativa qualificata.

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Mozione 31/2003 "Commissione del Consiglio generale 2003 sull'art. 10 - 1"

Agesci; Art. 10; Associato(definizione); Commissione; Modalità operative; Proposta di modifica; Regolamenti; Statuto


 

La Commissione del Consiglio generale 2003 sull’art. 10

a.  apprezzando e condividendo la ricchezza dei documenti fin qui redatti (vedi raccomandazione del Consiglio generale 2001 e documenti presentati a questo Consiglio generale);

b.  ritenendo necessario richiamare l’attenzione di tutti i livelli associativi, sui poteri e gli strumenti già presenti negli attuali documenti associativi (Statuto, Regolamenti);

c.  rilevando la necessità di dare piena attuazione ai principi indicati nell’attuale art. 10 dello Statuto, la cui formulazione non permette una sua concreta traduzione operativa;

d.  ritenendo peraltro necessario, in relazione a tale tematica, un ulteriore approfondimento che focalizzi i seguenti aspetti:

-   l’identificazione degli strumenti, poteri, responsabilità e aree di competenza dei diversi livelli associativi

-   l’evidenziazione dei riferimenti della cultura associativa a cui i capi devono ispirare la propria condotta

-   la precisazione della natura degli interessi collettivi di cui l’Associazione è portatrice

dà mandato

alla Capo Guida ed al Capo Scout di costituire una commissione composta, tra gli altri, almeno da due membri della commissione che istruì i lavori per il Consiglio generale 2001 e due membri della commissione riunitasi al presente Consiglio generale 2003, che;

§    elabori una proposta di criteri operativi, facendo riferimento alle norme attualmente presenti nello Statuto e nei Regolamenti, da presentare al primo Consiglio Nazionale utile per la sua condivisione, che vengano resi immediatamente operativi, per tutti i livelli associativi (rif. Statuto art. 47/a 47/g)

§    sviluppi la tematica su indicata attraverso la redazione di un documento di lavoro che, nel rispetto delle indicazioni prima richiamate al punto c), individui:

-   i principi ispiratori della valutazione della condotta degli adulti in Associazione

-   i relativi strumenti attuativi

-   le variazioni statutarie eventualmente necessarie;

§    preveda modalità di lavoro, della medesima commissione, che consentano nel corso dell’anno 2004 il coinvolgimento della base associativa (facendo riferimento alle indicazioni contenute nella mozione 8/2000);

§    fatta sintesi del dibattito associativo, elabori una proposta organica sulla materia incluse le necessarie modifiche statutarie da sottoporre al Consiglio generale 2005.

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Mozione 32/2003 "Commissione del Consiglio generale 2003 sull'art. 10 - 2"

Associato(definizione); Capo Guida; Capo Scout; Commissione; Modalità operative


 

Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria 2003,

viste le mozioni presentate dalla commissione sull’art. 10 e della commissione sull’apertura delle unità,

dà mandato

alla Capo Guida e al Capo Scout di individuare le eventuali forme di coordinamento dei lavori delle commissioni individuate dalle precedenti mozioni.

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Mozione 33/2003 "Progetto nazionale"

Commissione; Obiettivi educativi; Progetto nazionale; Regioni; Verifica


 

Il Consiglio generale riunito nella sessione ordinaria

§    fa proprio il documento della Commissione “Progetto Nazionale” che riporta considerazioni sulle modalità e contenuti della verifica;

§    ritiene che le troppe piste di lavoro dell’attuale Progetto abbiano reso pesante e ridondante il lavoro a tutti i livelli associativi;

§    ritiene gli indicatori, che dovrebbero guidare la verifica, troppo generici e poco misurabili, perché essi stessi in alcuni casi veri e propri obiettivi;

§    esprime l’urgenza di una rilettura ed un ripensamento sulle modalità elaborative e gestionali dei progetti associativi.

Dà mandato 

a Capo Scout e Capo Guida

§    di istituire una Commissione di Consiglieri Generali, garantendo la massima rappresentatività delle realtà territoriali regionali che, a partire dagli indicatori di verifica del Progetto, possa valutare la ricaduta dei suoi contenuti, concretizzando una verifica che sia specchio della propria realtà di appartenenza.

La Commissione avrà il compito di valutare, alla luce degli indicatori, la ricaduta associativa del progetto attraverso il raccordo tra azioni intraprese e contenuti maturati.

Inoltre avrà il compito di raccogliere le priorità espresse nelle varie realtà associative.

La verifica e la raccolta delle priorità associative, da condurre entro dicembre 2003, saranno base di riflessione, in sede di Consiglio Nazionale, per una bozza di elaborazione del nuovo Progetto nazionale da proporre al Consiglio generale 2004.
 

al Consiglio Nazionale

§    di avviare immediatamente, sulla base del documento della Commissione “Progetto Nazionale”, una riflessione sui livelli associativi coinvolti dalla progettazione nazionale, sui contenuti scelti, sull’efficacia delle strategie, sugli ambiti di delega e di controllo che la progettazione stessa pone in essere;

§    di ipotizzare eventuali percorsi di rinnovamento dello stile progettuale in tempo utile per eventuali modifiche statutarie da proporre al Consiglio generale 2004;

§    di fare sintesi di tutti i contributi prodotti per istruire i lavori verso il nuovo Progetto da approvare nel Consiglio generale 2004.

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