Mozioni del Consiglio Generale AGESCI

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Mozione 1/1987 "Formazione capi - 1"

Formazione al ruolo; Formazione capi; Formazione formatori; Formazione permanente; Iter formativo; Zona


 

Il Consiglio generale dell’Agesci, riunito a Bracciano nei giorni 1-2-3 maggio 1987,

-     esaminata la relazione della Formazione capi e i documenti allegati

-     preso atto della ricchezza del dibattito assembleare e del lavoro di commissione

Individua

però come nodo fondamentale da sciogliere la definizione del ruolo della Formazione capi all’interno dell’Associazione e i rapporti con le branche.

Indica

la necessità che la Formazione capi si riappropri con chiarezza delle aree di intervento che le sono proprie:

1.       la riformulazione ed il lancio in termini di formazione culturale e pedagogica di tutti i temi emergenti dai luoghi istituzionali del dibattito associativo;

2.       la funzione di garanzia, all’interno degli eventi dell’iter, della priorità di formazione globale del Capo sulla quale si inserisca la traduzione metodologica delle Branche;

3.       la formazione dei formatori nell’ambito dell’iter e della formazione permanente;

4.       il sostegno alle Comunità capi e ai loro Animatori come luogo principe della formazione permanente nonché alle Zone come primo luogo di stimolo e di confronto nel territorio.

Impegna

il Comitato centrale attraverso la Formazione capi ad individuare e a promuovere gli strumenti per concretizzare entro il Consiglio generale 1989 le aree di intervento sopra indicate.

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Mozione 2/1987 "Formazione capi - 2"

Branca R/S; CFA; Commissione; Formazione capi; Formazione metodologica; Iter formativo; Progetto del capo; ROSS; Verifica; Zona


Il Consiglio generale 1987

delibera


che venga pubblicato negli atti il documento emerso dalla commissione di lavoro sulla Formazione capi, contenente utili spunti di aiuto per la Formazione Capi sul mandato ricevuto.

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Mozione 3/1987 "Formazione capi - 3"

Bisogni formativi; CFA; Formazione capi; Iter formativo; Verifica


Il Consiglio generale 1987 dà mandato alla Formazione capi nazionale di effettuare una completa revisione dell'iter di Formazione capi onde evitare le difformità esistenti attualmente e per adeguarlo ai bisogni emergenti. Si ritiene opportuno, tra l'altro, verificare la funzione e i contenuti:

- della Route d'Orientamento

- dei Corsi Regionali di Branca

- dei Campi Scuola nazionali

- dell'iter per adulti di provenienza extrassociativa

- opportuni momenti di aggiornamento metodologico per Capi che si avvicendano in diverse Branche

- dell'anno di servizio intercorrente tra il Corso Regionale ed il Campo Scuola nazionale

- dei momenti formativi che oggi non appartengono all'iter (Campi Bibbia, Campi di Specializzazione per Capi, ...)

- del Campo per Animatori di Comunità capi

- del Progetto del Capo.

Il lavoro di verifica e di ridefinizione qui enunciato deve portare all'elaborazione di un documento globale comprendente le eventuali proposte di modifica dello Statuto e del Regolamento dell'Associazione entro il Consiglio generale 1989.

Tale lavoro deve essere predisposto dalla Formazione capi nazionale in sintonia con la Formazione capi ai vari livelli, in collaborazione con i Responsabili delle Branche relativamente ai Corsi regionali di Branca ed in particolare con i Responsabili delle Branche R/S relativamente ai Rovers e alle Scolte che partecipano agli eventi.

Il Consiglio generale impegna altresì la Formazione capi nazionale a relazionare sulla stampa associativa lo svolgimento del lavoro.

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Mozione 4/1987 "Formazione capi - 4"

CFA; CFM; Formazione capi; Iter formativo; Programma


 

Il Consiglio generale 1987, presa visione della relazione della Formazione capi e sentito il dibattito,

approva

-  il programma della Route d’Orientamento;

-  i programmi dei Corsi di Branca Lupetti/Coccinelle e Rovers/Scolte;

-  la sostituzione del testo del programma dei Corsi di Branca Esploratori/Guide con quello proposto e l’approvazione di esso;

-  i programmi dei Campi Scuola nazionali.

Questi programmi costituiscono un punto di riferimento per tutti coloro che a livello nazionale e regionale sono impegnati nella Formazione capi con l’obiettivo - richiesto dal Consiglio generale 1983 - di raggiungere uniformità di contenuti e quindi dare a tutti gli allievi le stesse opportunità di conoscenza pur nella pluralità delle esperienze.

Impegna

il Comitato centrale dopo una applicazione di congrua durata ad informare il Consiglio generale sull’andamento per introdurre eventuali modifiche resesi necessarie.

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Mozione 5/1987 "Formazione capi - 5"

Educazione ambientale; Formazione capi; Interbranca; PUC; Scelta cristiana; Scelta politica


 

Il Consiglio generale 1987, individuando come area prioritaria della Formazione capi la riformulazione e il lancio, in termini di formazione culturale e pedagogica dei Capi, dei temi emergenti dal dibattito associativo,

Impegna

la Formazione capi a tradurre in questo senso nel prossimo biennio i seguenti contenuti:

-  mentalità interbranca: concorrere a formare un Capo dell’Associazione che educa con un progetto;

-  politicità dell’educazione: individuare la valenza politica comune a tutte le Branche e propria della Comunità capi del fare educazione su un territorio;

-  essere Chiesa: appartenenza e partecipazione ecclesiale (sulla base delle indicazioni del Progetto Unitario di Catechesi);

-  educazione ambientale.

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Mozione 6/1987 "Formazione capi - 6"

CFA; Formazione capi; Iter formativo; Modalità operative


 

La Formazione capi nazionale può autorizzare eccezionalmente la partecipazione a Campi Scuola nazionali anche ad adulti che non hanno frequentato il Corso regionale di Branca ma che siano autorizzati dai Responsabili di zona e dagli Incaricati regionali di Formazione capi, essendo Capi di provata esperienza metodologica.

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Mozione 7/1987 "Branca Lupetti/Coccinelle"

Ambiente fantastico Bosco; Branca L/C; Cantieri; Coeducazione; Linguaggio; Simbolismo; Unità miste


 

Il Consiglio generale 1987 impegna le Branche L/C a promuovere concretamente lo sviluppo dell’Ambiente Fantastico Bosco in Unità monosessuali e miste tramite:

1.   l’elaborazione di un documento ad uso delle Comunità capi dal quale si possano desumere le caratteristiche specifiche dei due Ambienti Fantastici adottati per permettere una scelta cosciente e informata;

2.   lo svolgimento di almeno un Cantiere Nazionale che curi particolarmente gli aspetti coeducativi del metodo L/C;

3.   la diffusione attraverso i canali associativi, le strutture e la stampa di contributi mirati a una corretta conoscenza dell’Ambiente Fantastico Bosco;

4.   lo studio pedagogico del linguaggio simbolico, caratteristica precipua del Lupettismo e del Coccinellismo.

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Mozione 8/1987 "Branca Rovers/Scolte"

Branca R/S; Comunicazione; Route Nazionale R/S

 

Lettere ai giovani

Il Consiglio generale 1987 chiede la pubblicazione su “Camminiamo Insieme” della sintesi delle “Lettere ai giovani”, espressione finale della parte mobile della Route Nazionale R/S 1986.

Chiede inoltre che alle Pattuglie Regionali R/S venga inviata copia integrale di tali lettere.

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Mozione 9/1987 "Relazione Stampa"

Stampa associativa; Volontariato


 

Il Consiglio generale 1987, vista la relazione del Settore Stampa, non approva quanto in essa contenuto a pag. 49, al punto c) del paragrafo “Strumenti ed interventi” da “Ammissibilità di collaborazione” a “...di pubblicista”, in quanto non ritiene opportuno in una associazione di volontari che vengano retribuiti articolisti e fotografi.

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Mozione 10/1987 "Stampa associativa"

Economia; Stampa associativa


 

Verificato troppo spesso un costo eccessivamente elevato delle pubblicazioni associative per Capi e ragazzi (libri, sussidi e riviste), strumenti di rilevante importanza per l’Associazione, il Consiglio generale 1987

chiede

al Comitato centrale, anche mediante la collaborazione degli Incaricati Regionali Stampa, un sondaggio ed una successiva scelta relativa a case editrici che presentino differenti e più vantaggiose condizioni economiche, tenendo conto di eventuali esperienze realizzate nelle Regioni.

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Mozione 11/1987 "Obiezione di Coscienza e Servizio Civile - 1"

Agesci; Ministero della Difesa; Obiezione di Coscienza; Servizio Civile


 

Il Consiglio generale 1987, vista l’attuale situazione, pesantemente negativa, in cui si trovano ad operare gli obiettori in servizio civile a causa di un comportamento fortemente burocratico da parte del Ministero della Difesa, in riferimento ai tempi di attesa, ai precetti d’autorità, con tutti i problemi personali e di progettualità di vita che tale situazione provoca in ogni obiettore, affermando che tale problema coinvolge l’Associazione sia su un piano formale (Convenzione Agesci) che di contenuto,

Impegna

il Comitato centrale a produrre un documento pubblico di intesa con altre associazioni e organismi coinvolti nel settore che stigmatizzi l’attuale comportamento del Ministero della Difesa, facendo presente al Ministero stesso, con la necessaria determinazione, le perplessità in merito a tale comportamento e la necessità di una maggiore snellezza nelle varie procedure messe in atto, che devono comunque sempre privilegiare il progetto del singolo obiettore.

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Mozione 12/1987 "Obiezione di Coscienza e Servizio Civile - 2"

Agesci; Anno di Volontariato Sociale; Ministero della Difesa; Obiezione di Coscienza; Servizio Civile


 

Il Consiglio generale dell’Agesci, riunitosi a Bracciano l’1-2-3 maggio 1987, venuto a conoscenza della situazione nella quale si trovano gli obiettori di coscienza al servizio militare che, a causa della propria scelta di rifiuto della arbitraria prassi ministeriale di precettazioni d’autorità hanno scelto coerentemente di autotrasferirsi presso gli enti originariamente scelti, si trovano assoggettati a procedimento penale ed amministrativo,

Esprime

la solidarietà dell’Agesci nei loro confronti (in quanto associazione giovanile che propone ai propri associati l’esperienza del Servizio Civile, l’Anno di Volontariato Sociale, il Servizio Civile Internazionale e che si adopera per una piena attuazione del diritto dell’obiezione di coscienza); affinché possa essere garantito il pieno rispetto dei valori che stanno alla base delle scelte non violente di servizio al Paese degli obiettori

Impegna

-  il Settore Pubbliche Relazioni a far pervenire al Ministero della Difesa, ai tribunali interessati, alle persone coinvolte, al Comitato Nazionale contro le precettazioni e ai mezzi di informazione, la solidarietà dell’Associazione a favore degli obiettori interessati; ciò entro la scadenza delle prime udienze dei processi;

-    il Settore Stampa, in collaborazione con la Segreteria nazionale Obiezione di Coscienza, Servizio Civile e Anno di Volontariato Sociale, a realizzare la più opportuna diffusione interna alla Associazione.

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Mozione 13/1987 "Educazione alla fede"

Agesci; Catechesi e metodo scout; Chiesa; Educazione alla fede; Itinerari di fede; Verifica


 

Il Consiglio generale 1987,

-  sulla base della diagnosi presentata nella relazione del Comitato centrale e dell’équipe Fede circa gli attuali problemi della educazione alla fede e della catechesi in Associazione, che individua nodi da sciogliere, equivoci da superare, competenze da raggiungere, senza formulare un conseguente progetto operativo;

-  vista l’assenza di un reale ampio dibattito in materia al presente Consiglio generale,

dà mandato

al Comitato centrale di promuovere a breve termine opportune occasioni di confronto, aggiornamento e verifica, all’interno dell’Associazione (almeno in un incontro Comitato centrale + Responsabili Regionali e negli incontri Pattuglia Nazionale + Incaricati Regionali) e in contatto con il cammino catechistico della Chiesa italiana (rapporti con gli Uffici Catechistici diocesani e nazionali, presenza al I Convegno Nazionale dei Catechisti nell’aprile 1988);

Chiede

che al Consiglio generale 1988 venga presentata, tra i temi qualificanti l’identità e gli indirizzi generali dell’Agesci, un’ampia relazione programmatica in materia, con taglio interbranca, riservando alla sua discussione tutto lo spazio necessario.

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Mozione 14/1987 "Bilancio Agesci"

Agesci; Bilancio; Comitato Centrale; Economia; Modalità operative; Quota associativa; Segreteria centrale; Strutture associative


 

Il Consiglio generale 1987, vista la Relazione economica del Comitato centrale, udita la Relazione della Commissione Economica, preso atto nel corso dei lavori della Commissione appositamente costituita del fatto che quanto da esso deliberato nel 1985 e 1986 non ha trovato compiuta attuazione, sia per quanto riguarda il contenimento della spesa per i Servizi Centrali, sia per quanto riguarda il completamento dell’analisi e del piano complessivo di riorganizzazione delle strutture associative, soprattutto a livello periferico:

1.   ribadisce la propria competenza ad assumere decisioni in merito anche alla quantificazione delle singole voci di bilancio, ferma restando l’autonomia operativa del Comitato centrale nell’ambito di tali indicazioni;

2.   si impegna e impegna il Comitato centrale a proseguire in una attenta politica della spesa tendente al contenimento dei costi ed alla contemporanea razionalizzazione delle risorse per migliorarne efficacia ed efficienza;

3.   invita il Comitato centrale a dare informazione in corso d’anno, tramite i Tesorieri e/o i Responsabili regionali, degli scostamenti più significativi rispetto ai preventivi;

4.   invita il Comitato centrale a migliorare ulteriormente la leggibilità dei bilanci associativi e degli enti paralleli, in particolare evidenziando chiaramente i risultati economici, nonché quale parte della spesa prevista corrisponda a servizi predeterminati o meno;

5.   chiede che la Relazione Economica sia preventivamente inviata a tutti i Capi a mezzo stampa associativa;

6.   in relazione al piano di ristrutturazione della Segreteria Associativa, chiede che venga fornita - prima dell’incontro con i Tesorieri - ai Consiglieri una relazione che illustri l’andamento dei costi relativi ai servizi centrali nell’ultimo quadriennio;

7.   approva il consuntivo 1986;

8.   riafferma l’esigenza di un piano unico, globale, di riorganizzazione delle strutture associative, sia a livello centrale che periferico, che parta da una analisi delle rispettive esigenze e competenze e sia realizzato tramite una ristretta commissione di lavoro nominata d’intesa tra il Comitato centrale e i Regionali, anche con l’ausilio di esperti, predisponendo altresì il conseguente piano finanziario entro il Consiglio generale 1988;

9.   approva le variazioni al bilancio preventivo per il 1987, con la riduzione dello stanziamento alla voce 11/A “Personale” da 750 milioni a 700 milioni e una ulteriore riduzione di 55 milioni sulle altre voci. La previsione così modificata comporta il pareggio;

10.  approva il preventivo di massima per il 1988 e fissa le quote associative per tale anno nella misura seguente:

      Unità:        lire 23.000

Soci:          lire 16.000

Soci SR:    lire 11.000

Capi:         lire 21.000

Capi SR:   lire 16.000

      fatta salva l’approvazione della mozione dei Consiglieri toscani;

11. presa nota delle proposte di modifica allo Statuto (art. 35 bis) e al Regolamento (art.50) contenute nell’ultima parte della Relazione Economica, invita il Comitato centrale, tenuto conto anche degli sviluppi della proposta di riorganizzazione della Segreteria Associativa di cui al precedente punto 8, a proporre all’ordine del giorno del Consiglio generale 1988 le relative delibere.

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Mozione 15/1987 "Cooperative"

Bilancio; CNUD; Cooperative scout; Regioni; Verifica


 

Il Consiglio generale 1987

Chiede

al Comitato centrale, in collaborazione con i Responsabili regionali ed attraverso una commissione allo scopo nominata, di relazionare il Consiglio generale 1988 sui seguenti punti:

1.   qual è il collegamento fra le Cooperative e le Regioni che le hanno promosse;

2.   come vengono destinati i margini di gestione;

3.   chi ed in che modo effettua una verifica “associativa” dei bilanci;

4.   quali sono le situazioni anomale di Cooperative non riconosciute e perché continuano ad operare;

5.   fare una comparazione fra i vari statuti delle Cooperative per capire se corrispondono agli scopi educativi dell’Associazione;

6.   quali sono le relazioni tra Comitato Permanente Forniture e Cooperative.

In base ai risultati di questo studio il Comitato centrale potrà proporre per il Consiglio generale 1989 una eventuale regolamentazione della materia a cui le Regioni dovranno attenersi.

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Mozione 16/1987 "Figura e posizione del Capo Gruppo"

Capi gruppo; Figura del capo; Formazione capi; Regioni; Verifica


 

Si chiede che il punto 4 dell’ordine del giorno del Consiglio generale 1987 (Figura e posizione del Capo Gruppo) venga automaticamente inserito nell’ordine del giorno del Consiglio generale 1988 e che la Formazione capi istruisca un momento di verifica con le Regioni sull’argomento prima che venga stampato il Sussidio sull’Animatore e le Comunità capi.

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Mozione 17/1987 "Impegno politico e civile"

Educazione alla politica; Regioni; Scelta politica


Chiediamo che il Comitato centrale, d’intesa con i Responsabili regionali, trovi un modo per arrivare al Consiglio generale 1988 con un lavoro sull’impegno politico che recuperi quello spazio di confronto (che questo Consiglio generale non ha potuto dare per l’andamento dei lavori) fra i lavori in corso nelle diverse realtà locali, anche attraverso un utilizzo della stampa associativa

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Mozione 18/1987 "Progressione personale"

Partenza; Progetto educativo; Progressione personale; P.P.U.; PUC


 

Il Consiglio generale 1987

approva

la prima parte del documento sulla Progressione Personale Unitaria (fino al discorso sul nucleo escluso) (1)

Chiede

però, che vengano ulteriormente definite le finalità della Progressione Personale raccordate al Progetto di uomo e donna della Partenza e che si tenga presente il cammino di progressione unitaria del Progetto Unitario di Catechesi;

Chiede 

quindi, la rielaborazione della seconda parte del documento nel senso di:

a.       precisare, all’interno dei Regolamenti di Branca, le attenzioni di carattere generale proprie della proposta educativa scout:

gradualità

globalità

rapporto Capo-ragazzo

ambiente comunitario di appartenenza

b.       esplicitare secondo un’ottica unitaria le tre fasi della Progressione Personale in ciascuna Branca:

scoperta - competenza - responsabilità;

Indica

Le seguenti fasi di lavoro:

1.       elaborazione in sede di riunione Comitato centrale-Responsabili regionali di un nuovo documento sulla base delle indicazioni emerse;

2.       invio del documento alle Comunità capi attraverso le Regioni e le Zone per una raccolta di ulteriori contributi dalla base associativa, da inviare al Comitato centrale in tempo utile per un’ulteriore riflessione da parte del Consiglio generale 1989.

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Mozione 19/1987 "Convegno nazionale dei Capi gruppo 1988 sulla Progressione Personale Unitaria"

Capi gruppo; Convegno nazionale; P.P.U.


 

Il Consiglio generale 1987, ritenendo che:

1.       un Convegno nazionale per Capi Gruppo sia solo un fatto episodico ed occasionale

2.       che tutti i Capi hanno diritto di partecipare al dibattito associativo sulla Progressione Personale Unitaria,

Chiede

al Comitato centrale di studiare un meccanismo diverso di coinvolgimento dei Capi, delle Zone e delle Regioni.

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Mozione 20/1987 "Apertura studio sulla riforma dell'Assemblea Regionale"

Modalità operative; Quadri associativi; Regioni; Strutture associative; Verifica; Zona


 

Utilizzando:

-    i risultati esposti dalla Commissione preposta dal Consiglio generale 1983 per un’analisi sull’Associazione;

-    le ipotesi di organizzazione proposte tramite i Responsabili Regionali dalle Regioni;

-    le idee espresse dal Convegno Quadri sulle Zone (1985);

-    le eventuali esperienze in atto nelle Regioni;

il Consiglio generale 1987

dà mandato

ai Presidenti, unitamente ai Responsabili Regionali, affinché elaborino una proposta per l’anno 1990 in termini di strutturazione organica delle strutture associative a tutti i livelli, da verificare all’interno delle strutture esistenti e da sottoporre, con le eventuali modifiche e formule anche da sperimentare, alla valutazione del Consiglio generale 1988.

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Mozione 21/1987 "Modifiche al Regolamento"

Art. 19; Art. 2; Art. 20; Art. 21; Art. 22; Art. 23; Art. 24; Art. 25; Art. 26; Art. 27; Art. 28; Art. 29; Art. 45; Art. 48; Art. 5; Art. 77; Branca L/C; Distintivi scout; Formazione capi; Regolamenti; Regolamento metodologico; Regolamento organizzazione; Uniforme scout


Il Consiglio generale 1987 ha approvato le modifiche agli articoli 2, 5, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 45, 48, 77 del Regolamento.

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Mozione 22/1987 "Modifiche al Regolamento del Consiglio generale "

Art. 5; Consiglio Generale; Regolamenti


Il Consiglio generale 1987 ha approvato la modifica all'articolo 5 del Regolamento del Consiglio generale.

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Mozione 23/1987 "Jamboree in Italia"

Jamboree


Il Consiglio generale Agesci 1987 chiede di proporre alla Federazione Italiana dello Scautismo di invitare in Italia il Jamboree Mondiale 1995.

(1) Il documento citato è stato pubblicato su Agescout - supplemento al nr. 4/87

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