Mozioni del Consiglio Generale AGESCI

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Mozioni 1994versione stampabile



Mozione 1/1994 "Impegno e formazione politica"

Agesci; Educazione alla politica; Impegno politico; Istituzioni; Scelta politica


 

Il Consiglio generale 1994

approva

il testo allegato sui temi dell’impegno e della formazione politica e

impegna

il Comitato centrale a diffonderlo tempestivamente (in occasione del 49° anniversario del 25 aprile) a:

-  Presidente della Repubblica;

-  Presidenti di Camera e Senato,

-  organi di stampa ed in particolare telegiornali e quotidiani,

-  Conferenza Episcopale Italiana,

-  don Dossetti,

-  Gruppi Parlamentari di Camera e Senato,

-  Caritas Italiana,

-  Associazioni più significative nel panorama italiano e con cui abbiamo in corso rapporti di collaborazione (come ad esempio ARCI, ACLI, etc),

-  Segreterie di Partiti politici e Movimenti,

-  Capi dell’Agesci tramite la stampa associativa

In particolare

chiede

al Comitato centrale di inoltrare alla Conferenza Episcopale italiana questo pronunciamento dell’Associazione esprimendo, in un’opportuna Lettera di accompagnamento, la preoccupazione dell’Agesci per la situazione attuale e chiedendo che la Conferenza Episcopale Italiana non cessi di ribadire i valori della giustizia sociale, della pace e della promozione umana che devono essere la base della costruzione della città dell’uomo.

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Mozione 2/1994 "Riforma delle strutture associative "

Progetti; Riforma delle strutture; Strutture associative


 

Il Consiglio generale 1994,

ascoltata

la relazione del Comitato centrale in merito all’andamento delle nuove strutture,

considerato

che nella riforma delle strutture associative il tema dei progetti assume una posizione di rilievo, anche per meglio comprendere ruoli ed organismi delle strutture,

impegna

il Consiglio nazionale a portare a termine la riflessione già iniziata sull’integrazione tra progetti e il Comitato centrale a pubblicare negli atti preparatori del Consiglio generale 1995 i risultati di un dibattito ad ampio coinvolgimento.

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Mozione 3/1994 "Stampa associativa"

Bilancio; Informatica; Stampa associativa


 

Il Consiglio generale 1994,

al fine di

promuovere una sensibilità e una cultura di informazione e di condivisione... e arricchire la comune dimensione associativa e il patrimonio culturale che in essa vive,

rilevato

che le riviste associative vengono realizzate tramite redazione e composizione assistite da calcolatore,

valutata

l’utilità di poter utilizzare forme di archiviazione elettronica sia per la documentazione formativa sia per la stampa regionale,

delibera 

1.    la produzione su “floppy disk”, ad integrazione e senza modificare le attuali forme di diffusione delle riviste associative, di copia del testo delle riviste stesse;

2.    la distribuzione di tale copia alle regioni interessate durante le riunioni del Consiglio nazionale o in altre modalità individuate dal Comitato centrale;

vista

la stima dei costi ditale operazione in Lire duecentoquarantamila (240.000) annuali, calcolate in Lire mille (1.000) a dischetto, moltiplicato per dodici numeri e per venti regioni,

delibera

1.    di inserire la somma di Lire duecentoquarantamila (240.000) all’interno della variazione al conto preventivo 1994;

2.    di dare mandato al Responsabile Centrale all’Organizzazione di individuare la posta di bilancio dove inserire tale spesa.

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Mozione 4/1994 "Commissione Immobili"

Agesci; Commissione; Demanio; Obiettivi; Regioni


 

Il Consiglio generale 1994,

esaminato

il documento prodotto dalla commissione immobili,

valutando

positivamente le indicazioni ivi espresse.

Approva

lo schema denominato “ipotesi di intervento” contenuto nel detto documento;

dà mandato

1.    al Comitato centrale di sottoporre a tutte le regioni, entro il 25 maggio prossimo, la bozza di regolamento contenuto nello stesso documento;

2.    ai Comitati Regionali di inviare alla commissione preposta, entro i due mesi successivi, le proprie osservazioni in merito;

3.    al Comitato centrale di nominare la commissione di cui sopra, la quale avrà il Compito di recepire i pareri regionali e, dopo aver sintetizzato tali contributi, sottoporrà, entro due mesi, ad una équipe di esperti di sua scelta lo schema di regolamento stesso, ottenendone i necessari pareri tecnici. Tale schema regolamentare sarà quindi sottoposto, entro la fine del 1994, al Consiglio nazionale per la definitiva approvazione.

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Mozione 5/1994 "Casa della Guida e dello Scout"

Demanio; Economia; Roma


 

Il Consiglio generale 1994,

valutate

la proposta relativa all’acquisto di una “Casa della Guida e dello Scout”, così come definita nel documento offerto all’attenzione del Consiglio generale, e le proposte di intervento economico nel settore più ampio delle acquisizioni e ristrutturazione di beni immobili da adibire ad attività istituzionali o di supporto,

delibera

1.    di approvare il progetto di contribuzione all’Ente Mario di Carpegna per l’acquisto dell’immobile sito in Roma, Piazza S. Ippolito con destinazione a “Casa della Guida e dello Scout”;

2.    di approvare lo stanziamento dei fondi necessari per i lavori di adeguamento e ristrutturazione di tale immobile, da rintracciarsi nella voce G 5,4 della variazione al conto preventivo 1995;

3.    che tale acquisto dovrà essere effettuato possibilmente senza vendere gli immobili attualmente esistenti nel patrimonio associativo;

4.    che per il finanziamento dell’acquisto della Casa della Guida e dello Scout venga istituita, nel conto preventivo 1995, una voce di spesa destinata al tal fine per un ammontare pari a Lire 3.500 per ogni associato;

5.    che quanto previsto al punto 4 si aggiunga automaticamente alla quota associativa di censimento;

6.    che i fondi suindicati abbiano una piena autonomia rispetto alla gestione ordinaria dei conti associativi e restino specificatamente destinati alle finalità per le quali sono stati costituiti e fino al loro raggiungimento; gli eventuali risparmi ottenuti rispetto ai piani di spesa preventivati e gli eventuali introiti derivanti dalla gestione della Casa della Guida e dello Scout saranno evidenziati in apposite voci di bilancio;

7.    che il quadro di riferimento giuridico e associativo nel quale si muove l’operazione “Casa della Guida e dello Scout” sia quello definito nell’ipotesi di intervento contenuta nel documento della Commissione immobili (pagg. 4-5 del documento distribuito in questo Consiglio generale 1994).

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Mozione 6/1994 "Educazione all'uso delle risorse economiche"

Agesci; Economia; Educazione; Essenzialità; Laboriosi ed economi


 

Il Consiglio generale 1994,

valutando

positivamente i contenuti e le indicazioni emergenti dal documento sull’educazione all’utilizzo delle risorse economiche;

ritenendo

opportuno un adeguato approfondimento della tematica ed una più ampia presa di coscienza da parte dell’Associazione,

chiede

al Comitato centrale di diffondere attraverso la stampa associativa il detto documento e di dar avvio alle iniziative proposte nella parte conclusiva dello stesso.

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Mozione 7/1994 "Bilancio Agesci - 1"

Bilancio; Commissione Economica; Economia


 

Il Consiglio generale 1994,

impegna

il Comitato centrale

1.     nella predisposizione delle variazioni al conto preventivo, a proporre lo schema delle variazioni agli Incaricati nazionali alle branche, ai settori e agli altri responsabili di centri di spesa nel corso della prima riunione del Consiglio nazionale dell’anno cui le variazioni si riferiscono;

2.     ad effettuare una riclassificazione delle voci del bilancio relative alle manifestazioni sociali; in particolare, ai fini del bilancio, per “manifestazione sociale” si intende l’evento associativo, organizzato dal settore/branca, che risponda ai seguenti tre requisiti:

§  sia di carattere non ricorrente;

§  interessi un’ampia fascia di persone;

§  i partecipanti contribuiscano dal punto di vista economico alla realizzazione dell’evento;

3.  a predisporre gli strumenti idonei per una corretta rendicontazione (a preventivo e consuntivo) delle manifestazioni sociali;

invita

la Commissione Economica ad intensificare l’attività di verifica delle manifestazioni sociali, concorrendo in tal modo, per le proprie competenze, alla necessaria attività di verifica di carattere generale che spetta agli organi associativi competenti.

A questo fine, anche attraverso la scelta a campione tra le manifestazioni sociali più rilevanti,

invita

la Commissione Economica ad esaminare in particolare i criteri adottati in materia di:

§ quote di partecipazione;

§ rimborso delle spese.

Del lavoro svolto la Commissione Economica darà comunicazione al Responsabile Centrale all’Organizzazione e sintetico conto nella propria relazione annuale al Consiglio generale.

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Mozione 8/1994 "Bilancio Agesci - 2"

Agesci; Bilancio; Demanio; Quota associativa


 

Il Consiglio generale 1994,

letta

la relazione economica del Comitato centrale e la relazione della Commissione Economica,

approva

a.    il conto consuntivo 1993 così come presentato dal Comitato centrale;

b.    il conto preventivo 1994 con le variazioni di seguito riportate (espresse in migliaia di Lire):

 

voce

da:

a:

D 1,1

Branca L/C Manif. Sociali

20.500

24.000

D 1,6

Rimborsi Viaggi staff CSN

190.000

150.000

D 2,1

Internazionale Manif. Sociali

60.500

66.500

E 1

Scout Giochiamo

214.000

224.000

E 2

Scout Avventura

316.000

331.000

E 3

Camminiamo Insieme

178.000

193.000

F 2,2

Spese legali

38.000

50.000

G 4,6

Nuovo Centro di Spiritualità

5.000

15.000

 [ciò porta l’avanzo di esercizio previsto da lire 31.907 a lire 407 (in migliaia)];

c.    il conto di previsione 1995,

stabilendo

di portare la quota annuale di censimento a lire 40.000 (quarantamila) ed apportando allo stesso le variazioni di seguito riportate: 

(espresse in migliaia di lire)

voce

 

da:

a:

A

Quote associative

6.144.000

7.680.000

C

Riporto anno precedente

31.907

407

D 2,1

Internazionale Manif. Sociali

50.000

60.000

E 1

Scout Giochiamo

214.000

230.000

E 2

Scout Avventura

316.000

331.000

E 3

Camminiamo Insieme

178.000

193.000

E 4

Proposta Educativa

217.000

227.000

F 1,1

Aliquote a Regioni e Zone

(rist. a Comitati locali)

 

820.500

 

1.012.500

F 2,1

Polizza Infortuni, R/C e Ass.

Sanitaria (Assicurazioni)

 

1.184.000

 

1.472.000

G 5,4

Casa dello Scout

0

672.000

G 5,5

Manutenzioni Patrimoniali

(nuova voce)

 

0

 

288.000

 [ciò porta l’avanzo di esercizio previsto da lire 2.307 a lire 807 (in migliaia)]

 precisando

che, fermi restando le modalità ed i tempi già decisi nel Consiglio generale 1992 (mozione 6, progetto economico triennale, punto 3, ristorni alle Regioni), il ristorno alle regioni passa da lire 4.000 a censito a lire 5.000.

Si evidenzia in particolare che l’aumento della quota rispetto all’anno in corso, pari a lire ottomila, è destinata a coprire le spese aggiuntive nel modo così suddiviso:

 

lire

Destinazione

3.500

Casa dello Scout

1.500

Manutenzioni Patrimoniali (c.d Fondo Immobili)

1.500

Aumento massimali assicurativi

1.000

Ristorni alle Regioni

500

Adeguamento quota, destinato prevalentemente alla stampa


 

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Mozione 9/1994 "Commissione Nazionale Uniformi e Distintivi"

CNUD; Regolamento organizzazione


 

Il Consiglio generale 1994,

impegna

il Comitato Permanente Forniture a presentare al Consiglio generale 1995 una proposta globale che formalmente armonizzi il testo degli articoli del punto “C” del Regolamento Agesci “uniformi e distintivi” con quello della normativa in vigore prevista dai regolamenti delle branche e della Progressione Personale Unitaria.

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Mozione 10/1994 "Modifiche allo Statuto - 1"

Agesci; Art. 32; Regioni; Statuto


Modifica allo Statuto - Art. 32.

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Mozione 11/1994 "Modifiche allo Statuto - 2"

Agesci; Art. 42; Consiglio Nazionale; Statuto


Modifica allo Statuto - Art. 42.

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Mozione 12/1994 "Modifiche al Regolamento Organizzazione - 1"

Art. 56; Commissione Economica; Economia; Modalità operative; Regolamento organizzazione


Modifica al Regolamento - Art. 56

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Mozione 13/1994 "Modifiche al Regolamento Organizzazione - 2"

Art. 58; CNUD; Cooperative scout; Marchio scout; Regolamento organizzazione


Modifica al Regolamento - Art. 58

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Mozione 14/1994 "Modifiche al Regolamento Organizzazione - 3"

Art. 59; CNUD; Cooperative scout; Regolamento organizzazione


Modifica al Regolamento - Art. 59

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Mozione 15/1994 "Modifiche al Regolamento Organizzazione - 4"

Art. 4; CNUD; Marchio scout; Regolamento organizzazione


Allegato B, Regolamento del Marchio Scout - Art.4

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Mozione 16/1994 "Modifiche al Regolamento Organizzazione - 5"

Art. 9; CNUD; Cooperative scout; Marchio scout; Regolamento organizzazione


Allegato B, Regolamento del Marchio Scout - Art.9

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Mozione 17/1994 "Modifiche al Regolamento Organizzazione - 6"

Art. 10; Marchio scout; Regolamento organizzazione


Allegato B, Regolamento del Marchio Scout

Il Consiglio generale 1994 dichiara soppresso l'articolo 10 del regolamento relativo al Marchio Scout.

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Mozione 18/1994 "Modifiche al Regolamento Organizzazione - 7"

Art. 1; CNUD; Distintivi scout; Regolamento organizzazione


Allegato C, Regolamento del Comitato Permanente Forniture - Art. 1

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Mozione 19/1994 "Progetto Nazionale - 1"

Modalità operative; Progetto nazionale; Verifica


 

Il Consiglio generale 1994, prendendo atto delle difficoltà insite in una verifica approfondita dell’attuale Progetto Nazionale, non ritiene possibile svolgere nello stesso Consiglio generale (1995) la verifica del Progetto in scadenza e la formulazione di un nuovo progetto. Pertanto

decide di

1.    concludere la verifica del Progetto Nazionale 1992-1995 nel Consiglio generale 1995;

2.    redigere il nuovo Progetto Nazionale nel Consiglio generale 1996 tenendo in debito conto i nodi e le indicazioni emersi nella verifica.

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Mozione 20/1994 "Progetto Nazionale - 2"

Modalità operative; Obiettivi; Progetto nazionale; Strutture associative; Verifica


 

I1 Consiglio generale 1994,

esaminata

la proposta di verifica del Progetto Nazionale,

esprime

parere favorevole al lavoro di riflessione svolto dalla Commissione apposita,

decide

di apportare alcune modifiche al testo elaborato dalla suddetta Commissione,

approva

il testo qui di seguito riportato: 

Allegato 5/1994 [12] “La verifica del Progetto Nazionale: modalità”

Modalità operative; Obiettivi; Progetto nazionale; Strutture associative; Verifica


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Mozione 21/1994 " Formazione capi - 1"

Aree territoriali; Formazione capi; Verifica


 

Consiglio generale 1994, nel fare una prima verifica sulle aree organizzative territoriali,

esprime

una valutazione sostanzialmente positiva sul lavoro svolto rispetto agli obiettivi della mozione 16 del Consiglio generale 1992,

rileva

l’esistenza di nodi problematici di tipo organizzativo e strutturale nelle aree Nord Est e Adriatica,

ritiene

che tali difficoltà possano essere risolte con una diversa strutturazione delle due aree suddette,

considera

Indispensabile che tale cambiamento sia definito in tempi stretti per permettere alle regioni interessate di lavorare assieme già dall’anno scout 1994-95

impegna

il Consiglio nazionale, nella riunione di giugno 1994 a porre in atto le necessarie modifiche su proposta dei Responsabili Centrali alla Formazione capi.

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Mozione 22/1994 " Formazione capi - 2"

Aree territoriali; Formazione capi; Formazione formatori; Sperimentazione


 

Il Consiglio generale 1994,

valutando

in modo sostanzialmente positivo il lavoro svolto in questi due anni di sperimentazione delle Aree Organizzative Territoriali,

impegna

la Formazione capi nazionale a proseguire nel lavoro svolto ponendo particolare attenzione all’attuazione di un sistema omogeneo di formazione formatori e di criteri di gestione tecnica ed organizzativa.

Tale lavoro dovrà essere verificato nel Consiglio generale 1996.

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Mozione 23/1994 " Formazione capi - 3"

CFA; Figura del capo; Formazione capi; Iter formativo; Obiettivi


 

Il Consiglio generale 1994,

approva

il documento “Campi di formazione associativa” nella versione definitiva qui di seguito riportata: 

Allegato 6/1994 [13] “Campi di Formazione Associativa: schema unitario”

CFA; Figura del capo; Formazione capi; Iter formativo; Obiettivi; Tirocinio


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Mozione 24/1994 " Formazione capi - 4"

Formazione capi; Formazione formatori; Iter formativo; N.T.T.; R.T.T.; Verifica


 

Il Consiglio generale 1994,

approva

il documento “Processo di formazione formatori” nella versione definitiva qui di seguito riportata: 

Allegato 7/1994 [14] “Il processo di formazione formatori come sistema: nomina, formazione, valutazione”

Formazione capi; Formazione formatori; Iter formativo; N.T.T.; R.T.T.; Verifica

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Mozione 25/1994 " Formazione capi - 5"

Branca R/S; Formazione capi; Formazione formatori; Progressione personale; ROSS


 

Il Consiglio generale 1994,

rilevata

la necessità di non perdere il patrimonio associativo creato negli anni sulle Route d’orientamento, che ha portato ad esprimere un modello unitario e condiviso sui contenuti da trattare nelle Route d’Orientamento al Servizio Educativo in Associazione (Rosea), modello frutto del lavoro di confronto e di integrazione svolto dai referenti regionali Rosea, incaricati regionali R/S, incaricati regionali formazione capi,

ribadendo

che la Rosea, quale evento di progressione personale del rover e della scolta, è inserita in un ventaglio di proposte per R/S di eventi di progressione personale a partecipazione individuale (quali gli eventi Arcipelago),

ritenuto

indispensabile proseguire nel lavoro di collaborazione tra branca R/S e Formazione capi soprattutto per la formazione dei Capi Rosea nel loro doppio ruolo di educatori (in quanto l’evento si rivolge a R/S) e formatori (in quanto al loro mandato di presentazione dell’Associazione e del metodo educativo scout),

approva

il testo della relazione del Comitato centrale sulla Rosea integrato così come segue: 

Allegato 8/1994 [15] “ROSEA”

Branca R/S; Formazione capi; Formazione formatori; Progressione personale; ROSS


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Mozione 26/1994 " Formazione capi - 6"

Comunità Capi; Formazione capi; Tirocinio; Zona


 

Il Consiglio generale 1994,

visto

il documento del Comitato centrale in merito all’età minima dei capi che possono assumere la direzione di un’unità R/S,

ritiene

di non voler esprimere un limite di età, in quanto la valutazione sull’affidare la responsabilità di un’unità (non solo di branca R/S) sia legata alla maturazione individuale del capo e non al dato anagrafico e che pertanto solo la Comunità capi possa assumersi responsabilità di tale decisione; che la Comunità capi, in questo momento, abbia bisogno di crescere e maturare la propria sensibilità spostando la priorità delle scelte dalla soluzione di problemi contingenti (chiudere unità...) alla progettazione che tenga conto delle potenzialità dei singoli capi (non bruciarli);

consapevole

che questo nodo problematico non possa essere affrontato singolarmente perché rientra in un contesto più ampio di difficoltà concrete delle Comunità capi, stante anche il nuovo iter di Formazione capi da poco modificato,

dà mandato

al Comitato centrale di impostare un capillare lavoro di analisi attraverso le Comunità capi e le zone valutando sia il patrimonio di esperienze che è maturato, sia il documento sul ruolo del Capo Gruppo deliberato dal Consiglio generale 1993 riguardo i seguenti aspetti:

§ tirocinio e Capi giovani (con attenzione particolare alla branca R/S);

§ rapporto tra zona e Comunità capi;

e proporre, quindi, strumenti concreti di reale supporto ai Capi Gruppo e ai Responsabili di Zona da presentare al Consiglio generale 1996.

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Mozione 27/1994 "Patto Associativo - 1"

Commissione; Patto Associativo; Verifica


 

Il Consiglio generale 1994,

constatato

che è ancora forte e presente l’esigenza di procedere alla revisione del Patto Associativo e che le indicazioni emerse dalle regioni riguardo al dibattito sul medesimo convergono sul mantenimento dell’attuale struttura del Patto con la sua articolazione nelle tre scelte e sulla contemporanea necessità di una sua integrazione,

dà mandato

al Capo Scout e alla Capo Guida di istituire una commissione, costituita da cinque membri, scelti tra i Consiglieri generali referenti regionali per il Patto Associativo, che elabori una bozza preliminare di integrazione del Patto, sulla base dei suggerimenti e del materiale pervenuti dalle regioni.

Tale bozza andrà sottoposta, per una prima valutazione di merito, al Consiglio nazionale, il quale si farà carico della successiva divulgazione, tramite i Consigli Regionali, a tutte le Comunità capi, entro il 30 novembre 1994;

dà mandato

al Responsabile Centrale all’Organizzazione di apportare le necessarie variazioni al conto preventivo 1994.

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Mozione 28/1994 "Patto Associativo - 2"

Comunità Capi; Eventi nazionali; Patto Associativo; Progetti


 

Il Consiglio generale 1994,

ritenendo

necessario, a vent’anni dalla costituzione dell’Agesci, un approfondimento del patrimonio accumulato in questi anni nel riflettere sul valore che assume per noi il Patto Associativo,

sottolinea

l’esigenza di dare una testimonianza visibile in questo momento sociale della coscienza associativa maturata in questi anni in ordine a:

§ le questioni relative alla partecipazione sociale e civile;

§ le acquisizioni relative all’appartenenza ecclesiale;

§ i temi della solidarietà e dell’apertura al diverso;

§ il valore dell’autoeducazione e della coeducazione;

§ l’importanza della dimensione internazionale;

§ le problematiche ambientali;

impegna

il Consiglio nazionale, nelle modalità che esso riterrà più opportune, a progettare un evento nazionale per le Comunità capi da realizzarsi entro il 1997, nel quale si valuti 1’autorevolezza del patrimonio acquisito dall’Associazione in ordine alla possibilità di rilanciare ed eventualmente integrare 1’attuale Patto Associativo;

impegna

altresì lo stesso Consiglio nazionale a relazionare sull’andamento dei lavori di preparazione al Consiglio generale 1995.

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Mozione 29/1994 "Progressione Personale Unitaria e Regolamenti - 1"

Interbranca; P.P.U.; Regolamento metodologico


 

Il Consiglio generale 1994,

premesso che

l’armonizzazione dei regolamenti di branca con il regolamento interbranca, oltre che perseguire l’obiettivo di riconoscere anche normativamente l’unicità e la continuità pedagogica ed educativa della proposta scout alle diverse età, rappresenta un’occasione unica per l’Associazione tutta di riflessione, approfondimento e sintesi delle esperienze educative dei capi;

rilevato che

§    la stesura proposta di regolamento interbranca fa sintesi di anni di dibattito associativo ed è quindi pronta per una ulteriore disamina in sede di commissione consiliare, per giungere infine alla sua approvazione nel corso della presente sessione del Consiglio;

§    l’attuale stesura dei regolamenti di branca ed il procedimento fin qui seguito, come i capi nel corso delle assemblee regionali hanno rilevato, non soddisfano ancora le esigenze in premessa descritte, ed in particolare, non sono ancora rispondenti a criteri di omogeneità, continuità, chiarezza di linguaggio, linearità e semplicità nello sviluppo dei contenuti;

dispone che

1.    venga rinviata ad una futura sessione di Consiglio generale l’approvazione dei regolamenti di branca;

2.    la commissione appositamente prevista per i lavori di questo Consiglio generale provveda a presentare all’assemblea, in questa sessione, per l’approvazione:

a.    il testo dell’articolato interbranca;

sulla scorta del testo di cui al punto a), uno schema unitario di struttura e contenuti per i regolamenti di branca che preveda anche tempi, modalità e metodologie di lavoro delle strutture associative, in vista della loro approvazione nel corso di un prossimo Consiglio generale.

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Mozione 30/1994 "Progressione Personale Unitaria e Regolamenti - 2"

Lessico scout; P.P.U.; Regolamento metodologico


 

Il Consiglio generale 1994,

approva

testo allegato quale prima parte unitaria del regolamento metodologico;

indica

quali criteri per la formulazione delle altre tre parti, una per branca

§ il rispetto dello schema adottato per la parte unitaria;

§ la coerenza nella traduzione e la linearità nello sviluppo dei contenuti nelle tre parti di branca;

§ l’uniformità della terminologia

§ l’assunzione, come materiale di partenza, dei testi già pubblicati su SCOUT n. 8/94 e delle mozioni in merito approvate dalle assemblee regionali della primavera 1994;

rinvia

al Consiglio generale 1996 l’approvazione dell’intero Regolamento metodologico.

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Mozione 31/1994 "Progressione Personale Unitaria e Regolamenti - 3"

Commissione; P.P.U.; Regioni; Regolamento metodologico


 

Il Consiglio generale 1994, al fine di completare la formulazione del regolamento metodologico

chiede

alla Capo Guida ed al Capo Scout:

1.    di convocare la commissione n.8 del Consiglio generale 1994 entro luglio ‘94 per completare il mandato ricevuto dal Consiglio generale, definendo i contenuti delle parti di branca a completamento dello schema;

2.    di curare la tempestiva diffusione ai Consiglieri generali dei risultati della commissione;

impegna

il Consiglio nazionale:

1.    a curare il coinvolgimento di tutti i capi attraverso i comitati regionali, i quali stabiliranno proprie modalità di lavoro, privilegiando il confronto per temi trasversali;

2.    a curare il collegamento sull’elaborazione in atto tra i livelli regionale e centrale di branca;

dà mandato

al Comitato centrale: di convocare nel giugno 1995 gli Incaricati Regionali al Metodo ed agli Interventi Educativi e gli Incaricati Nazionali alle branche per definire la proposta di articolato delle tre parti di branca da inviare a tutti i capi dell’Associazione entro il dicembre 1995.

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Mozione 32/1994 "Riforma delle strutture associative - 2"

Commissione; Riforma delle strutture; Verifica


 

Il Consiglio generale 1994,

esprime

soddisfazione per il lavoro svolto fin qui dalla commissione che ha lavorato sulla verifica della riforma delle strutture associative,

impegna

a.    la commissione a predisporre per il Consiglio nazionale di giugno 1994 una griglia comune da proporre alle regioni e alle zone;

b.    il Consiglio nazionale a definire tempi e modalità di lavoro per tutti i livelli associativi nella riunione di giugno 1994;

c.    il Consiglio nazionale a predisporre delle tesi, per la verifica della riforma delle strutture associative, da sottoporre al Consiglio generale 1995;

decide

di porre all’ordine del giorno del Consiglio generale 1996 le conseguenti modifiche statutarie.

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Mozione 33/1994 "Legge sul Volontariato - 1"

Agesci; Commissione; Presenza nel territorio;Scelta politica; Volontariato


 

Il Consiglio generale 1994,

vista

l’importanza dei contenuti espressi nel documento “Impegno dell’Agesci nel volontariato, nell’associazionismo e nel territorio” (pubblicato su SCOUT n. 8/94 pp.78 e 79),

approva

il documento nelle sue linee generali;

dà mandato

al Consiglio nazionale di istituire una commissione che sviluppi tale documento in merito alla valenza politica del volontariato ed al modello di società che sottende la nostra proposta educativa.

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Mozione 34/1994 (già mozione 16) "Legge sul Volontariato - 2"

Agesci; Aspetti legislativi; Associazionismo; Istituzioni; Presenza nel territorio; Volontariato


 

Il Consiglio generale 1994,

approva

il codice di autoregolamentazione per i rapporti tra l’Associazione e le istituzioni, le realtà del volontariato, dell’associazionismo, soggetti privati nella versione qui di seguito riportata: 

Allegato 10/1994 [17] “Codice di autoregolamentazione”

Agesci; Aspetti legislativi; Associazionismo; Economia; Educazione; Istituzioni; Presenza nel territorio; Terzo Settore; Volontariato

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Mozione 35/1994 "Permanenti in Associazione"

Comitato Centrale; Commissione; Compiti istituzionali; Quadri associativi


 

Il Consiglio generale 1994,

risultando impossibile

l’esame del ruolo dei permanenti in Associazione

dà mandato

al Comitato centrale di concludere l’attuazione del mandato che gli deriva dalla mozione 9 del Consiglio generale 1991 diffondendo i suggerimenti della commissione relazionati nel febbraio 1992, ma non ancora ampliati in alcun dibattito associativo, come richiedeva principalmente la predetta mozione del 1991.

Ritiene

che il Comitato centrale possa tenere presente la riflessione sul ruolo dei permanenti sia nel dibattito sulla riforma delle strutture associative sia nelle riflessioni e realizzazioni in atto circa la riorganizzazione degli uffici centrali e delle attività economiche riferibili all’Associazione.

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