Mozioni 1997
- Mozione 1/1997 "L'adulto nel nostro tempo: un nuovo patto con le generazioni più giovani"
Adulti scout; Giovani; Missione educativa; Obiettivi educativi; Rapporto capo-ragazzo; Valori di riferimento - Mozione 2/1997 "Route Nazionale Comunità Capi - 1"
Commissione; Comunità capi; Patto Associativo; Piani di Verteglia 1997; Route Nazionale Comunità Capi - Mozione 3/1997 "Route Nazionale Comunità Capi - 2"
Comunità capi; Piani di Verteglia 1997; Route Nazionale Comunità Capi - Mozione 4/1997 " Giubileo - 1 "
Comitato Centrale; Giubileo 2000 - Mozione 5/1997 " Giubileo - 2 "
Comitato Centrale; Giubileo 2000 - Mozione 6/1997 "Relazione del Comitato centrale - 1"
Progetto nazionale; Relazione Comitato Centrale - Mozione 7/1997 " Regolamento metodologico "
Bisogni educativi; Progressione personale; Regolamento metodologico - Mozione 8/1997 " Banca Etica "
Banca Etica; Progetto nazionale; Stampa associativa - Mozione 9/1997 "Impegno Agesci nell'emergenza Albania"
Balcani; Branca R/S; Emergenza e Protezione Civile scout; Istituzioni; Pace; Progetto nazionale; Scautismo internazionale; Solidarietà - Mozione 10/1997 "Relazione del Comitato centrale - 2"
Relazione Comitato Centrale - Mozione 11/1997 "Bilancio Agesci - 1"
Agesci; Bilancio - Mozione 12/1997 "Bilancio Agesci - 2"
Agesci; Bilancio - Mozione 13/1997 "Bilancio Agesci - 3"
Agesci; Bilancio; Quota associativa - Mozione 14/1997 "Legge sul Volontariato ed organizzazione associativa"
Aspetti legislativi; Emergenza e Protezione Civile; Terzo Settore; Volontariato -
Allegato 1/1997 [5] "Legge sul Volontariato ed organizzazione associativa"
Aspetti legislativi; Emergenza e Protezione Civile; Terzo Settore; Volontariato - Mozione 15/1997 "Casa della Guida e dello Scout"
Demanio; Economia; Roma - Mozione 16/1997 "Modifiche al Regolamento Organizzazione"
CNUD; Distintivi scout; Regolamento organizzazione; Uniforme scout
Mozione 1/1997 "L'adulto nel nostro tempo: un nuovo patto con le generazioni più giovani"
Adulti scout; Giovani; Missione educativa; Obiettivi educativi; Rapporto capo-ragazzo; Valori di riferimento
Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1997,
prende atto
dei risultati del lavoro della commissione 4 (*) e
rileva
la necessità di un ulteriore approfondimento dei problemi connessi.
impegna
perciò il Consiglio nazionale a proseguire la riflessione in particolare sui seguenti punti:
§ la figura dell’adulto nel nostro tempo. Fenomeni quali - tra gli altri - la cosiddetta “adolescenza prolungata”, l’esigenza di una capacità continua di adattarsi a nuove situazioni, la fatica di vivere relazioni familiari stabili, ci interrogano sia riguardo alla nostra presenza nella realtà italiana sia riguardo alle diverse modalità formative che attuiamo;
§ il patto con il mondo dell’infanzia e della gioventù, inteso come presa di coscienza del bisogno reciproco che abbiamo gli uni degli altri, come impegno da parte nostra a promuovere in ogni ambito - associativo, ecclesiale, civile - le forme atte a valorizzare la ricchezza di cui le generazioni più giovani sono portatrici. Il mondo adulto deve farsi portavoce di una cultura positiva che contrasti apertamente la tendenza all’abuso e all’uso consumistico dei bambini e dei giovani;
§ le modalità con cui promuovere, in associazione e fuori, l’attenzione alla globalità della vita dei ragazzi (famiglia, scuola, prospettive di lavoro, tempo libero, ecc.), attivando ogni possibile sinergia e coinvolgendo tutte le realtà che con competenza specifica si occupano dei diversi settori, in ambito civile ed ecclesiale. Capitoli di questa attenzione possono essere, a titolo esemplificativo, le politiche giovanili, la riforma della scuola, l’occupazione giovanile;
§ in ascolto delle parole del nostro fondatore, “credo che sarebbe un’ottima cosa se affogassimo tutti gli adulti e lasciassimo che fossero i ragazzi a guidare il mondo. Avremmo un mondo più allegro, pieno di gioiosa buona volontà e amicizia” (B.-P., Giocare il gioco), parole paradossali certo ma indubbiamente significative, considerare il ruolo delle generazioni più giovani nel pensare e costruire un mondo migliore.
Mozione 2/1997 "Route Nazionale Comunità Capi - 1"
Commissione; Comunità Capi; Patto Associativo; Piani di Verteglia 1997; Route Nazionale Comunità Capi
Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1997, delibera il seguente percorso che l’associazione si propone di seguire dopo l’evento Route delle Comunità capi:
§ la raccolta dei contributi relativi alle tesi sia delle Comunità capi partecipanti all’evento che di quelle che non saranno presenti alla Route, la raccolta del materiale derivante dai laboratori, dai "fuochi incrociati”, dalle mostre della piazza, ecc. sarà effettuata entro la chiusura della Route stessa e costituirà la base per la rielaborazione a cura di una apposita commissione;
§ creazione di una commissione (di cui al punto precedente) composta da un membro del Comitato centrale e quattro Consiglieri generali rappresentativi della realtà nazionale e portatori di diverse competenze e sensibilità, avente lo scopo di produrre un documento di sintesi del materiale raccolto. Il documento dovrà in particolare evidenziare punti di forza e di debolezza nei confronti delle diverse tematiche affrontate;
§ la commissione dovrà presentare il documento di sintesi entro dicembre 1997 e affidarlo ai diversi livelli associativi quali: Consiglio nazionale - Comitato centrale - Consiglio regionale - Consiglio di zona perché ne verifichino la coerenza con il materiale raccolto, il quale, in ogni caso, resterà a disposizione di chiunque voglia accedervi;
§ i diversi livelli associativi nelle forme che riterranno opportune, dovranno esprimere possibili linee di indirizzo da dibattere nel Consiglio generale 1998;
§ creazione di una commissione per il Consiglio generale 1998 incaricata di formulare, sulla base del documento di sintesi della Route, una eventuale proposta di rilettura del Patto associativo, così come da mandato della mozione n. 28 del Consiglio generale 1994 da sottoporre al Consiglio generale 1998;
§ il Consiglio generale 1998 si esprimerà su tale proposta di rilettura del Patto associativo che verrà messo in votazione nel Consiglio generale 1999.
Mozione 3/1997 "Route Nazionale Comunità Capi - 2"
Comunità capi; Piani di Verteglia 1997; Route Nazionale Comunità Capi
Il Consiglio generale 1997, nella sessione ordinaria del 1997,
ritenendo importante pensare ad un momento di verifica della Route nazionale delle Comunità capi rispetto ai compiti dei diversi livelli associativi coinvolti nella gestione dell’evento (zone, regioni, referenti regionali, Comitato centrale, commissione Route),
dà mandato
al Consiglio nazionale di predisporre, nella riunione del prossimo giugno, adeguati strumenti di valutazione dell’evento che facilitino tale verifica e la rendano omogenea rispetto ai criteri ed efficace in ordine ai risultati.
Mozione 4/1997 " Giubileo - 1 "
Comitato Centrale; Giubileo 2000
Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1997, sulla base del documento della commissione 6 “In cammino verso il Giubileo: un percorso da definire”,
dà mandato
al Comitato centrale di proporre un piano di interventi organici per contribuire concretamente all’accoglienza di pellegrini che verranno a Roma e in Italia per il Giubileo.
Mozione 5/1997 " Giubileo - 2 "
Comitato Centrale; Giubileo 2000
Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1997, approva il documento della commissione 6 “In cammino verso il Giubileo: un percorso da definire”, e
impegna
il Comitato centrale a predisporre un adeguato piano di attuazione (con particolare riferimento all’anno sabbatico 1998), da presentare al Consiglio nazionale.
Mozione 6/1997 "Relazione del Comitato centrale - 1"
Progetto nazionale; Realzione Comitato Centrale
Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1997, ritenendo che la relazione annuale del Comitato centrale, preparatoria ai lavori dello stesso Consiglio generale, debba porre maggiore attenzione allo stato di avanzamento di attuazione del Progetto nazionale e a tutte le attività concernenti il livello nazionale,
chiede
che tale relazione per il futuro
contenga informazioni su come stanno procedendo i lavori di
realizzazione del Progetto nazionale e delle attività relative al
livello nazionale, quali sono le difficoltà incontrate, i motivi di
eventuali ritardi e/o spostamenti, i successi e le positività
incontrate, le nuove frontiere scoperte o raggiunte, anche per poter
accrescere il senso di appartenenza associativa in tutti i capi.
Mozione 7/1997 " Regolamento metodologico "
Bisogni educativi; Progressione personale; Regolamento metodologico
Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1997, al fine di intraprendere un chiaro e proficuo confronto sulle esperienze che hanno portato alla scrittura del regolamento per camminare verso nuove acquisizioni metodologiche più rispondenti ai bisogni e alle ricchezze dei ragazzi e dei capi
prendendo atto
che quanto richiesto dalla mozione 21/96 della sessione straordinaria del Consiglio generale 1996, relativamente alla pubblicazione sinottica del regolamento, non è ancora stato attuato
valuta
§ ancora attuali le indicazioni della mozione 30/94 in ordine al rispetto dello stile adottato per la parte unitaria, anche nelle parti relative alle branche e alla necessità di avere uniformità nella traduzione dei contenuti, anche in riferimento alla terminologia;
§ non ancora concluso il percorso indicato dalla mozione 8/95 e dai lavori della "commissione 8" che limitando alla sola risistemazione dell’articolato dei precedenti regolamenti di branca nella struttura unitaria rimandava l’eventuale rielaborazione dei contenuti ad una fase successiva
delibera
che venga sviluppata l’unitarietà e la coerenza delle diverse parti del regolamento, in particolare relativamente ai contenuti e alle modalità adottate per la Progressione personale, attraverso il coinvolgimento diretto delle aree metodologiche nazionali e regionali;
che i risultati e gli eventuali suggerimenti di tale valutazione vengano messi all’ordine del giorno del prossimo Consiglio generale.
Mozione 8/1997 " Banca Etica "
Banca Etica; Progetto nazionale; Stampa associativa
Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1997, nel ribadire il valore dell’impegno dell’Agesci nella Cooperativa Verso la Banca Etica e le potenzialità educative del progetto “Banca Etica”,
ritiene
necessario che tale impegno venga ulteriormente valorizzato e rafforzato come segno di una concreta testimonianza dei valori che l’Agesci propone ai giovani,
impegna
§ il Comitato centrale a promuovere, attraverso la stampa associativa ed opportune iniziative di collegamento fra capi e le strutture associative interessate, occasioni di riflessione ed una maggiore e costante informazione circa il progetto ed i suoi sviluppi;
§ il Consiglio nazionale a seguire l’andamento del progetto individuando le sue possibili connessioni con il Progetto nazionale e con i programmi nazionali delle branche e dei settori.
Mozione 9/1997 "Impegno Agesci nell'emergenza Albania"
Balcani; Branca R/S; Emergenza e Protezione Civile scout; Istituzioni; Pace; Progetto nazionale; Scautismo internazionale; Solidarietà
Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1997,
visti
la relazione del Comitato centrale, il Progetto nazionale1997 e la mozione 3/96 con la quale si valutavano positivamente le esperienze di solidarietà internazionale maturate dall’associazione negli ultimi anni;
rilevata
la necessità di mantenere tali esperienze per l’alta valenza educativa che esprimono;
considerato
che in attuazione di tale mozione è stata costituita una Commissione nazionale per le attività di solidarietà internazionale;
considerato
l’aggravamento della situazione politica, sociale ed economica dell’Albania, Paese nel quale l’Agesci ha in questi ultimi anni dedicato impegno e risorse;
rilevato
che nuovamente tale situazione pone questo Paese in uno stato di emergenza, o meglio di incertezza;
visto
l’impegno di Comunità capi e gruppi di attività che li vedono coinvolti in progetti di accoglienza con istituzioni governative e di volontariato (fra le quali le Caritas diocesane);
rilevato
che il Comitato centrale ha ribadito in sede governativa la propria attenzione e disponibilità a partecipare a progetti;
vista
l’istituzione della “commissione solidarietà internazionale” di cui fanno parte in maniera sinergica il settore Pace/Nonviolenza/Solidarietà, Emergenza e Protezione Civile, Internazionale, la branca R/S, gli Incaricati nazionali al Metodo ed agli Interventi Educativi;
considerando
l’accordo fra Agesci e Ministero del Lavoro e della Assistenza Sociale albanese per il laboratorio Skela di Valona;
impegna
la commissione istituita a proseguire i propri interventi circa queste priorità:
§ Azioni di monitoraggio per l’inserimento di capi dell’associazione (non appena le condizioni di sicurezza lo permetteranno) nei luoghi che già ci hanno visto coinvolti, così da riprogettare quanto prima, con le regioni titolari, gli interventi futuri in collaborazione con partner locali.
§ Ricercare ipotesi di interventi che nel corso dei prossimi tre anni diano la possibilità di una presenza, con garanzia, delle comunità R/S in Albania.
§ Esplorare nuovo itinerari per una presenza in progetti di promozione sociale che mirano a ricucire i tessuti umani delle comunità locali albanesi.
§ Elaborare azioni e proposte per sostenere economicamente il fondo di solidarietà istituito in questi anni per la copertura dei progetti fin qui realizzati, promuovendo tra l’altro l’utilizzo di una quota da parte del “Thinking day” a tale scopo.
Mozione 10/1997 "Relazione del Comitato centrale - 2"
Relazione Comitato Centrale
Il Consiglio generale nella riunione ordinaria 1997,
valutandone positivamente l’ampia dimensione progettuale e di impegno per tutta l’Associazione in essa contenuta e le sollecitazioni offerte all’assemblea,
approva
la relazione del Comitato centrale.
Mozione 11/1997 "Bilancio Agesci - 1"
Agesci; Bilancio
Il Consiglio generale nella sessione ordinaria del 1997, premesso che lo spirito informatore della voce d’uscita “servizi periferici” (ristorni locali) nasce da un comune sentire associativo che ha privilegiato
1. l’unicità esaustiva della quota associativa;
2. il senso di appartenenza ad una associazione in cambio di servizi centrali e periferici;
3. l’unitarietà per tutti i soci;
4. il lavorare per progetti;
5. la necessità di colmare l’handicap economico che deriva dalle distanze territoriali;
considerando che nel tempo:
§ sia con deliberati del Consiglio generale
§ sia con quote aggiuntive richieste ai soci da regioni – zone - gruppi si è generata confusione con i suddetti principi,
chiede che
in vista del prossimo Consiglio generale sia creata una commissione mista fra Consiglieri generali e Comitato centrale che rivisiti (ferma restando l’invarianza di impatto sul bilancio nazionale) alla luce di quanto sopra esposto i criteri della voce “servizi periferici” (voce B13 del bilancio) e che presenti al Consiglio generale 1998 una nuova proposta di ripartizione ad esperimento, con valenza triennale.
Mozione 12/1997 "Bilancio Agesci - 2"
Agesci; Bilancio
Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1997, consapevole della sempre maggiore importanza dei risvolti economico, finanziari delle scelte associative, per quanto strumentali ai propri obiettivi educativi;
nella certezza che l’attuale data di chiusura dei bilanci associativi - fissata, come noto, al dicembre di ogni anno - consente al Consiglio generale stesso:
§ di disporre con poco preavviso del bilancio consuntivo dell’anno precedente
§ di poter perciò intervenire in maniera poco significativa sulla variazione del bilancio dell’anno in corso
§ di disporre di un bilancio preventivo dell’anno ancora successivo troppo remoto per potergli dedicare attente e rigorose valutazioni
considerata l’importanza di restituire quanto più possibile al bilancio associativo stesso il significato di strumento di indirizzo e programmazione della attività associativa.
Decide
di voler allineare la data di chiusura dei bilanci associativi ad una maggiore aderenza alla competenza dei censimenti e più in generale allo sviluppo dell’anno scout - che come noto generalmente inizia con il mese di ottobre e termina alla chiusura dei campi estivi e comunque entro il 30 settembre.
Decide
analogamente di volere, per il futuro, avere la possibilità di esprimersi sul bilancio associativo disponendo:
§ di un consuntivo dell’anno precedente chiuso con sufficiente preavviso, e perciò già conoscibile a partire dal mese di gennaio dell’anno in corso;
§ di un preconsuntivo dell’anno scout in corso aggiornato al 1° semestre di attività (cioè al 30 marzo) sul quale poter intervenire, come variazione, per eventuali fatti di rilievo;
§ di un preventivo dell’anno scout successivo (con inizio dal l° ottobre dell’anno in corso e termine al 30 settembre dell’anno successivo) sul quale concentrare i propri interventi e propri indirizzi di politica associativa.
E dà mandato al Comitato centrale
di istruire le variazioni statutarie e di regolamento, ove necessarie e/o opportune, da sottoporre al Consiglio generale 1998 per la definitiva approvazione formale, fissando l’entrata in vigore della nuova data di chiusura dei bilanci associativi non oltre l’anno scout 1998/99.
Mozione 13/1997 "Bilancio Agesci - 3"
Agesci; Bilancio; Quota associativa
Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1997,
letta
la relazione economica del Comitato centrale e la relazione della commissione economica
approva
a. il Conto consuntivo 1996;
b. il conto preventivo 1997 con le modifiche che seguono:
voce B1. 2 spese legali da 50.000.000 a 65.000.000;
voce B2 stampa periodica associativa da 1.1390.00.000 a 1.089.000.000;
voce B3 servizi periferici da 1.209.000.000 a 1.179.000,000;
voce B4 affiliazioni da 272.600.000 a 262.600.000;
voce D3. 4 ufficio stampa da 18.000.000 a 3.000.000;
voce F2. 1 internazionale organizzazione da 55.500.000 a 45.500.000;
voce F29 automezzo da 18.000.000 a zero;
voce F322 Bracciano gestione ordinaria da 47.000.000 a 37.000.000;
voce F4. 4 Marineo da 25.000.000 a 10.000.000;
voce L8 ripiano disavanzo Route nazionale delle Comunità capi da zero a 143.000.000 (di nuova istituzione);
c. il conto preventivo 1998.
Considerato quanto sopra si
delibera
di fissare la quota annuale dei censimenti per il 1998 in lire 46.000. Ciò comporta una variazione della voce Al quote associative da lire 7.760.000.000 a lire 7.954.000.000.
Impegna
inoltre il Comitato centrale a valutare la possibilità di non riscuotere la cifra di lire mille qualora nel bilancio associativo della Route nazionale non si verifichi il disavanzo che giustifichi l’incremento della suddetta quota.
Approva
inoltre i nuovi schemi di bilancio proposti dal Comitato centrale ed
impegna
i diversi livelli associativi ad adottare i nuovi schemi dal prossimo anno associativo.
Mozione 14/1997 "Legge sul Volontariato ed organizzazione associativa"
Aspetti legislativi; Emergenza e Protezione Civile; Terzo Settore; Volontariato
Integrazioni ed approvazione del documento “Legge sul Volontariato ed organizzazione associativa”
Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1997,
visto
il documento, presentato dal Comitato centrale, “Legge sul Volontariato e organizzazione associativa”
approva
il documento con l’integrazione che segue:
“6) Legge sul volontariato e Protezione Civile.
L’iscrizione ai registri di cui alla L 266/91 “Legge quadro sul volontariato” è condizione necessaria per qualificarsi nel volontariato di protezione civile. Infatti la L 225/92 “Istituzione del servizio nazionale della protezione civile”definisce i gruppi associati di volontariato civile quale componente del Servizio nazionale della protezione civile. Il regolamento di attuazione contenuto nel DPR 613/94 riconosce le “organizzazioni” di protezione civile in base all’assolvimento di due formalità:
§ L’iscrizione ai registri regionali di cui alla L 266/91;
§ Il censimento dell’organizzazione in un apposito elenco del Dipartimento di protezione civile.
I conseguenti benefici che si ottengono, sono previsti nell’Art. 10 della L. 225/92:
§ La concessione di contributi finalizzati al potenziamento delle attrezzature e al miglioramento della preparazione tecnica;
§ Il mantenimento del posto di lavoro pubblico o privato e il relativo trattamento economico e previdenziale, qualora impiegati in attività di soccorso, simulazione di emergenza e formazione teorico pratica, in occasione dì pubbliche calamità, autorizzate dal Dipartimento di protezione civile o dalla competente Prefettura. Inoltre, è previsto il rimborso del carburante consumato dagli automezzi utilizzati, di eventuali danni o perdite subite da attrezzature e mezzi impiegati;
§ la possibilità di usufruire dei meccanismi assicurativi semplificati con polizze anche numeriche o collettive (previsti dalla L 266/91 Art. 4).
Infine, la prospettiva della modifica del regolamento di attuazione, con l’eliminazione dell’obbligo del censimento, non ci esime, per ora, dall’assolvere anche tale formalità.
Ragioni di rappresentatività e coordinamento verso le istituzioni preposte, individuano nel Livello regionale il soggetto qualificato per gli aspetti inerenti la protezione civile. Eventuali situazioni o specificità locali possono giustificare anche l’iscrizione delle zone. Sembra opportuno escludere, invece, l’iscrizione del singolo gruppo”.
Inoltre
vista
la crescente complessità e veloce evoluzione che connota il contesto legislativo nazionale e locale
ribadisce
per i livelli associativi la massima attenzione all’osservanza delle disposizioni di legge in materia di attività economiche e commerciali
impegna
I vari livelli associativi a:
a. dotarsi di un supporto consulenziale adeguato nel caso di avvio di iniziative di carattere economico;
b. fare sempre riferimento alle cooperative regionali per l’esercizio di attività commerciali locali.
Impegna inoltre
il Comitato centrale ad organizzare incontri periodici con i consulenti, per esaminare i problemi di carattere comune e per assumere posizioni coordinate.
Mozione 15/1997 "Casa della Guida e dello Scout"
Demanio; Economia; Roma
Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1997,
chiede
al Comitato centrale dì sottoporre
al Consiglio nazionale, entro ottobre 1997, le ipotesi di gestione della
Casa della Guida e dello Scout e di offrire l’occasione ad esso di
esprimersi in merito, in vista del Consiglio generale 1998.
Mozione 16/1997 " Modifiche al Regolamento Organizzazione"
CNUD; Distintivi scout; Regolamento organizzazione; Uniforme scout
Il Consiglio generale, nella sessione ordinaria del 1997,
preso atto
che la Commissione nazionale Uniformi e Distintivi ha espletato con impegno una parte del mandato ricevuto
chiede
tuttavia che la proposta venga riformulata e messa in votazione per punti al Consiglio generale 1998, dando mandato al Consiglio nazionale di verificare in itinere l’aderenza ai valori dell’essenzialità e della fratellanza.
(*) (vedi allegato n.3)