Mozioni del Consiglio Generale AGESCI

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Mozioni 2004 versione stampabile



Mozione 1/2004 "Formazioni capi - 1"

CFA; CFM; Formazione capi; Iter formativo


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sezione ordinaria 2004

visti

i mutamenti avvenuti  nel mondo del lavoro e il diffondersi di modalità di occupazione maggiormente precarie

dà mandato

al Comitato centrale di studiare modalità alternative per lo svolgimento dei Campi di Formazione Metodologica e Associativa che permettano la partecipazione a quegli adulti in servizio educativo che per esigenze di lavoro non riescono a partecipare ad eventi di formazione di durata settimanale.

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Mozione 2/2004 "Relazione del Comitato centrale"

Relazione Comitato Centrale


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sezione ordinaria 2004

vista

la relazione del Comitato centrale

udita

la presentazione dei Presidenti del Comitato centrale

esaminati e discussi

nei vari aspetti i suoi contenuti

approva

la relazione del Comitato centrale al Consiglio generale 2004.

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Mozione 3/2004 "Campo Nazionale E/G 2003 - 1"

Campo Nazionale E/G; Organizzazione; Verifica


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004,

visti

i contenuti

§   della raccomandazione 10 del Consiglio generale 2001

§   della mozione 25 del Consiglio generale 2002

preso atto

§   della documentazione agli atti inerente le verifiche del Campo Nazionale E/G 2003 quale sintesi di verifica sull’evento stesso

riscontra ed apprezza

§   la valenza educativa ed il valore dell’evento e l’entusiasmo che incontri di questa dimensione generano nei ragazzi e nei capi (negli adulti in servizio) attualizzando e valorizzando la dimensione di fratellanza ed avventura scout

§   la grande generosità delle persone che, ai diversi livelli, anche oltre il proprio ruolo di servizio e professionale, si sono impegnate per garantire la realizzazione dell’incontro tra i ragazzi anche in presenza di oggettive difficoltà

esprime tuttavia

le seguenti valutazioni, soprattutto al fine di costituire memoria per futuri eventi :

§   il percorso decisionale non è stato lineare impedendo una corretta progettazione e gestione delle risorse da parte dei Capi Campo che non hanno potuto esercitare il loro ruolo con la necessaria autonomia; in particolare l’adozione di un quarto luogo per l’evento, la non definizione di un numero prefissato di partecipanti, la Centralizzazione di alcuni servizi hanno creato alcune difficoltà;

§   conseguentemente è apparso carente il governo ed il monitoraggio dell’intero processo nell’arco dell’attuazione del progetto (rivisto più volte negli ambiti del Comitato centrale, Consiglio nazionale e Consiglio generale), sostituendosi ad un unico punto decisionale che facesse sintesi degli ambiti educativi, economico e delle risorse umane, verificando preventivamente e coerentemente ogni obiettivo in termini di concreta fattibilità;

§   riconosce che è comunque risultata opportuna la scelta di eventi decentrati ma allo stesso tempo è stata lamentata una non adeguata centralità delle Regioni ospitanti;

§   conseguentemente, pur riconoscendone l’alto profilo, non è stato possibile rendere operativo quanto previsto dal documento “Linee guida per un’economia al servizio dell’educazione” non coniugando il bilancio con la progettualità educativa e perdendo quindi un’occasione per dimostrare la capacità di tradurre in scelte operative i valori espressi dall’Associazione;

§   rileva una non sufficiente attenzione educativa ad una presenza consapevole e responsabile nella natura che ha determinato un impatto ambientale non pienamente gestito;

§   auspica che eventi a carattere nazionale e quindi “dell’Associazione” abbiano l’effettiva attenzione associativa esplicitata sia nelle modalità partecipative e gestionali che nella programmazione degli anni in cui si svolgono.

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Mozione 4/2004 "Campo nazionale E/G - 2"

Campo Nazionale E/G; Matodo scout; Obiettivi educativi; Verifica


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004,

visto

le valutazioni della Commissione di verifica del Campo Nazionale E/G,

ritenuto

che il Campo Nazionale E/G 2003 sia stato un importante laboratorio all’interno del quale si è resa possibile una completa e complessa fotografia sullo “stato dell’arte” della branca a livello metodologico e della presenza e competenza dei Capi

impegna

il Comitato centrale a fare in modo che:

le positività quali ad esempio:

§   l’interesse dei ragazzi ed adulti nel fare e realizzare quando coinvolti

§   la capacità della struttura associativa di dedicarsi nella progettazione e costruzione di eventi di questa portata

§   la passione con la quale discutiamo dei risultati come indice del valore che riponiamo in questi eventi dedicati ai ragazzi

le problematiche quali ad esempio:

§   l’aver attribuito all’evento del Campo Nazionale E/G un percorso rivolto principalmente ai ragazzi e non adeguatamente mirato all’esperienza attiva di crescita degli adulti in servizio come educatori

§   l’aver potuto realizzare solo in misura ridotta gli obiettivi delineati nelle parole “avventura - impresa - scouting” rispetto a quanto progettato

siano analiticamente valutate al fine di definire obiettivi di cambiamento attuando una conseguente progettualità a livello metodologico e della formazione degli adulti in servizio educativo, condivisa ad ogni livello ed in particolar modo nella base dei capi.

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Mozione 5/2004 "Campo nazionale E/G - 3"

Campo Nazionale E/G; Verifica


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004,

visto

le valutazioni della commissione di verifica del Campo nazionale E/G, come espresse nella mozione n. 19 e 20

impegna

il Comitato centrale a creare un’adeguata documentazione che costituisca memoria storica e coerenti percorsi di progettazione e gestione per ogni futuro evento a carattere nazionale ed internazionale, tenuto conto delle valutazioni espresse nelle mozioni succitate.

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Mozione 6/2004 "Formazioni capi - 2"

Formazione quadri; Relazione Comitato Centrale


 

Il Consiglio generale, riunito a Bracciano in sezione ordinaria 2004

approva

l’allegato 1 alla relazione del Comitato centrale “Profili dei quadri” nel testo riportato nei documenti preparatori pp. 38-40, con il seguente emendamento:

§   sostituire nei paragrafi 1, 2, 3, 4, 5 la frase iniziale “Il Capo che si candida a tale ruolo” con “Il Capo che è chiamato a ricoprire tale ruolo”.

 

Allegato 5/2004 “Profili dei quadri”

Quadri associativi; Valori di riferimento


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Mozione 7/2004 "Formazioni capi - 3"

Bisogni formativi; Formazione capi; Formazione quadri


 

Il Consiglio generale, riunito a Bracciano in sezione ordinaria 2004

visto

§   quanto riportato nella relazione del Comitato centrale nel paragrafo “La formazione dei Quadri” della parte dedicata alla Formazione capi (documenti preparatori p. 35)

§   il documento finale del seminario dedicato alla sperimentazione della formazione quadri a domicilio dell’ottobre 2003

preso atto

che la sperimentazione della “Formazione quadri a domicilio” ha dato risultati positivi nelle regioni sperimentatrici

dà mandato

al Comitato centrale:

§   di allargare la proposta formativa oggetto della sperimentazione a tutte le regioni che ne fanno richiesta estendendo il modello di base non solo ai Responsabili di Zona neoeletti ma anche ai membri del Consiglio regionale

§   di raccogliere e operare una sintesi di tutte le esperienze attuate nelle regioni nell’ambito della formazione quadri

§   di istruire un punto all’ordine del giorno al Consiglio generale 2006 dove produrre la sintesi di quanto emerso ed offrire una proposta compiuta che consenta di deliberare in merito al modello della formazione quadri a domicilio oggetto della sperimentazione, eventualmente anche attraverso modifiche regolamentari.

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Mozione 8/2004 "Formazioni capi - 4"

Capi gruppo; Formazione capi; Formazione quadri; Verifica


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

premesso

che con il Consiglio generale ‘89 è stata avviata un’ampia riflessione sulla figura del Capo gruppo che ne ha definito via via il ruolo e le caratteristiche rispetto ai diversi interlocutori con i quali si trova ad interagire, sintetizzata in numerosi documenti e contributi

visto

§   l’art.13 , III comma, dello Statuto

§   l’art.25 del Regolamento di Formazione capi

richiamato

§   il documento “Il ruolo della formazione nell’azione educativa dei capi” approvato dal Consiglio generale con mozione 14/2002 dove si riconosce come area critica quella dei Capi Gruppo (“...la crisi è soprattutto dei Capi Gruppo...”), si identifica nella formazione del Capo Gruppo un’area strategica di investimento (“... riteniamo che la formazione dei capi gruppo abbia importanza vitale e strategica per il futuro dell’Agesci...”) e si elencano alcune “attenzioni e proposte”

§   la mozione 7/2002 approvata dal Consiglio generale dove si sollecita “la necessità di avviare a cura della Formazione capi nazionale un confronto ed una riflessione sulle modalità di formazione dei capi gruppo realizzati da Zone e Regione ripensando in particolare la programmazione, la proposta e la gestione dei corsi per capi gruppo”

preso atto

§   di quanto riportato nella relazione del Comitato centrale al Consiglio generale 2003 nel paragrafo “Formazione quadri” alla pagina 29 dei documenti preparatori relativamente alle azioni intraprese nell’attuazione della mozione 7/2002 su citata

§   di quanto riportato nella relazione del Comitato centrale al Consiglio generale 2004 al paragrafo “La formazione dei quadri” alla pagina 35 dei documenti preparatori

§   di quanto riportato nell’allegato 1 alla relazione del Comitato centrale al Consiglio generale 2004 “I Profili dei quadri” alla pagina 38 dei documenti preparatori

visto

il dispositivo della mozione 18/2003 relativamente alle azioni da attuarsi da parte del Comitato centrale così come riportato a p.93 - “Proposte concrete” - dei documenti preparatori

dato atto

§   che nel giugno 2004 si terrà un incontro di verifica dei formatori Capi Gruppo

§   che nel settembre 2005 si terrà il Convegno nazionale delle Zone, livello al quale si riconosce un ruolo centrale nella formazione del Capo Gruppo (un ambito di lavoro è dedicato a “La formazione dei Capi Gruppo, il reclutamento dei nuovi quadri e la formazione dei quadri locali tra orientamento e sviluppo”)

considerato

§   che si condivide l’importanza strategica della formazione del Capo Gruppo per il futuro dell’Associazione

§   che nell’analisi della Formazione capi nazionale si sono sottolineate criticità sia nell’ambito della formazione al ruolo che in quella nel ruolo (vedi documento già citato “Il ruolo della formazione nell’azione educativa dei capi” - ambito 2 “La formazione dei quadri” - paragrafo “Il capo gruppo” - nodi critici)

§   che si ritiene utile anche al fine di realizzare pienamente quanto previsto dalla mozione 7/2002 acquisire dati oggettivi sulla reale situazione dei Capi Gruppo oggi in Associazione

§   che si ritiene necessario operare una sintesi sulla tematica “formazione del Capo Gruppo” al fine di verificare la reale rispondenza dell’offerta formativa ai bisogni ed eventualmente proporre modalità innovative di formazione

dà mandato

al Comitato centrale di:

§   proseguire e sostenere il lavoro avviato in merito alla formazione del Capo Gruppo così come riportato nelle relazioni al Consiglio generale 2003 e 2004

§   produrre uno studio analitico che permetta di conoscere le caratteristiche oggettive attuali del Capo Gruppo in Associazione in particolare relativamente a: a) anni di attività come adulto in servizio associativo e come Capo; b) grado di Formazione capi istituzionale; c) altri incarichi ricoperti in contemporaneità al ruolo di Capo Gruppo con particolare riguardo all’incarico di Capo Unità; d) presenza della diarchia nei Gruppi così come previsto dall’art.13 - II comma - lettera a dello Statuto; e) partecipazione ai campi di formazione per Capi Gruppo; f) altri dati ritenuti utili alla definizione della “fotografia” del Capo Gruppo oggi in Associazione

§   operare un confronto tra la fotografia del Capo Gruppo così come emerge all’analisi di cui al punto 2 ed il profilo definito nell’allegato 1 alla relazione del Comitato centrale al Consiglio generale 2004

§   operare una sintesi di tutte le esperienze attuate e del lavoro esperito nell’ambito “formazione del Capo Gruppo”, produrre "riflessioni sulle modalità di formazione dei capi gruppo realizzati da Zone e Regione, ripensando in particolare la programmazione, la proposta e la gestione dei corsi per capi gruppo” (mozione 7/2002) ed eventuali proposte di nuove modalità formative per la figura del Capo Gruppo

§   concludere i lavori entro il Consiglio generale 2006 istruendo un punto all’ordine del giorno dove presentare i dati, le analisi, le riflessioni e le proposte derivanti dai mandati di cui ai punti 2, 3 e 4 ed eventuali proposte di modifica statutaria e regolamentare in coerenza con quanto emerso

§   riferire nell'ambito della relazione del Comitato centrale al Consiglio generale 2005 lo stato di avanzamento dei mandati previsti dalla presente deliberazione.

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Mozione 9/2004 "Laboriosi ed economi - 1"

Agesci; Bilancio; Commissione economica; Modalità operative; Quota associativa; Regioni


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

preso atto

di quanto evidenziato dalle ultime relazioni della Commissione Economica in merito alle difficoltà incontrate nella verifica dei bilanci regionali

visto

l’importanza della condivisione di tali bilancio anche per meglio regolare i rapporti economici e finanziari fra il Centrale e le Regioni

tenuto conto

che il ristorno dei censimenti ai Comitati regionali avviene nei mesi di marzo e maggio di ogni anno

delibera

di vincolare l’erogazione del saldo di tali ristorni ai Comitati regionali, all’invio al Comitato centrale dei bilanci consuntivo dell’anno precedente e preventivo per l’anno in corso approvati dall’Assemblea regionale. Restano salvi i casi di mancata approvazione del bilancio per impossibilità di costituzione dell’Assemblea nei tempi sopra menzionati.

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Mozione 10/2004 "Laboriosi ed economi - 2"

Agesci; Bilancio; Modalità operative; Quota Associativa; Regioni


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

dà mandato

al Comitato centrale, attraverso l’Incaricato nazionale all’Organizzazione e di concerto con gli Incaricati regionali all’Organizzazione - coadiuvati dalla Commissione economica - di individuare modalità di ristorno alle Regioni alternative alle attuali nel rispetto dell’art. 56 del Regolamento Organizzazione, da sottoporre a votazione al Consiglio generale 2005.

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Mozione 11/2004 "Settore Organizzazione"

Informatica; Organizzazione [Settore]


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

considerato

i consistenti investimenti attuati e previsti per il prossimo biennio inerenti il progetto di informatizzazione

dà mandato

al Comitato centrale di individuare all’interno dell’area organizzazione un referente, con specifiche competenze tecniche che segua lo sviluppo del progetto in corso, ipotizzandone eventuali evoluzioni future.

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Mozione 12/2004 "Bracciano"

Agesci; Basi scout in Italia; Bilancio; Bracciano


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

premesso

che nel 2002 il Consiglio generale ha deciso di iniziare la ristrutturazione del Campo Scuola S. Celso di Bracciano

constatato

la necessità di urgenti interventi di ristrutturazione dello chalet Gino Armeni

dà mandato

al Comitato centrale di verificarne la fattibilità, destinando per l’eventuale realizzazione Euro 50.000,00 da prelevarsi dalla quota di accantonamento al Fondo Sostegno Immobili e Terreni da Campo dell’anno 2003-2004.

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Mozione 13/2004 "Bilancio Agesci - 1"

Agesci; Bilancio; Quota Associativa; Regioni


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

delibera

di destinare Euro 0,32 della quota censimento ad integrazione dei ristorni ai Comitati regionali in proporzione ai censiti.

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Mozione 14/2004 "Bilancio Agesci - 2"

Agesci; Bilancio; Campo Nazionale E/G; Deficit; Quota Associativa


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

approva

la quota di censimento per l’anno scout 2004-2005, in Euro 26,50, destinando Euro 2,18 a copertura del disavanzo di bilancio a seguito del Campo Nazionale.

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Mozione 15/2004 "Bilancio Agesci - 3"

Agesci; Bilancio; Deficit


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

approva

§   il bilancio consuntivo 2002-2003, che presenta un disavanzo di Euro 504.930,00;

§   la variazione al bilancio preventivo 2003-2004 così come modificato dalla richiesta alla Capo Guida e Capo Scout e mozione d’ordine;

§   il bilancio preventivo 2004-2005.

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Mozione 16/2004 "Laboriosi ed economi - 3"

Cooperative scout; Economia; Laboriosi ed economi; Regioni


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

§   la mozione 15/2003

§   la raccomandazione 2/2003

preso atto

di quanto riportato nella relazione del Comitato centrale alla pagina 47 al punto 3 del paragrafo “I mandati dei Consigli Generali”

dà mandato

al Comitato centrale di avviare un percorso attuativo di quanto previsto dalle citate deliberazioni individuando quali prioritarie le seguenti tematiche:

1.      crescita dei capi nella cultura sulle tematiche relative all’economia al servizio dell’educazione

2.      rapporti tra Regioni e Cooperative.

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Mozione 17/2004 "Associazioni di Promozione Sociale"

Agesci; APS; Associato(definizione); Capi; Commissione; Status fiscale; Status giuridico; Statuto


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

premesso

§   che fin dall’inizio degli anni ’90 ampio è stato il dibattito associativo sui temi economico-organizzativi in cui trovano posto le riflessioni sulla natura dell’Associazione, sulla figura dell’associato, e sullo stato giuridico degli stessi

visto

§   la legge 7 dicembre 2000 n.383 “Disciplina delle associazioni di promozione sociale”

§   il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 14 novembre 2001, n.471 “Regolamento recante norme circa l’iscrizione e la cancellazione delle associazioni a carattere nazionale nel Registro nazionale delle associazioni di promozione sociale”

§   il documento “Linee guida per un’economia al servizio dell’educazione” approvato dal Consiglio generale 2001

preso atto

§   della volontà associativa di riconoscersi nel modello delle associazioni di promozione sociale (vedi mozione13/2001 e relazione del Comitato centrale al Consiglio generale 2003)

§   dell’iscrizione dell’Agesci nel Registro nazionale delle associazioni di promozione sociale (APS) avvenuta nel settembre 2003

§   di quanto riportato nella relazione del Comitato centrale al Consiglio generale 2004

condiviso

§   quanto riportato nel paragrafo “Associazioni di promozione sociale” delle relazioni della Commissione economica al Consiglio generale 2003 e 2004

acquisita

§   la “Nota preliminare su associazioni di promozione sociale, stato giuridico dell’associazione e definizione di associato” presentata dal Friuli Venezia Giulia nel corso dei lavori della Commissione di Consiglio generale 2004 “Linee guida per un’economia al servizio dell’educazione” e qui allegata

considerato

§   che il riconoscersi come APS va oltre l’aspetto meramente legislativo ed all’iscrizione dell’Agesci al registro nazionale con tutto quanto in termini di obblighi e diritti questo comporta, poiché consente una definizione chiara e condivisa dello status dell’Associazione e dei suoi membri secondo uno schema accolto e fatto proprio ed il superamento di dubbi ed ambiguità

§   che l’Associazione conviene che, pur nel rispetto del decentramento e dell’autonomia dei singoli livelli, ci debba essere sul riconoscersi nel modello APS una unità ed una identità non derogabili

§   che, pur nel rispetto delle norme legislative e della scelta di adesione al modello delle APS, va ribadita la specificità e le caratteristiche peculiari che contraddistinguono l’Associazione le quali devono trovare comunque una salvaguardia

§   che si avverte il bisogno di una maggior chiarezza nei testi normativi dell’Agesci che superi le sempre più frequenti richieste di interpretazione soprattutto su alcuni elementi di fondo (es.: definizione di associato, di adulto, di adulto in servizio associativo, di Capo, ecc.) e che tali elementi, almeno in parte, possono essere desunti dal modello delle APS in cui l’Associazione si riconosce

§   che lo Statuto ed i Regolamenti hanno una rilevanza esterna non trascurabile e quindi debbono avere quelle caratteristiche di chiarezza, coerenza, comprensibilità che consentono anche ad un non socio di conoscere gli elementi fondamentali dell’Associazione da una lettura degli stessi

§   che sono in corso ampie riflessioni su temi importanti ed affini quali ad esempio quelli relativi alla democrazia associativa ed ai criteri di sospensione dal servizio degli adulti (ex art.10 dello Statuto) che potrebbero condurre a modifiche statutarie e regolamentari sostanziali

§   che tali riflessioni potrebbero risultare incomplete se non si definissero compiutamente lo status dell’Associazione e soprattutto quello di membro dell’Associazione nelle sue varie articolazioni

dà mandato

alla Capo Guida e al Capo Scout di istituire una Commissione composta tra gli altri almeno da un Responsabile regionale, un membro del Comitato centrale e un membro della Commissione economica che, anche eventualmente avvalendosi di persone esterne all’Associazione competenti nella materia, istruisca ed elabori una sintesi sui seguenti temi:

1.      definizione compiuta dello status giuridico e fiscale dell’Associazione

2.      definizione di membro dell’Associazione con particolare cura a separare il socio “educato” dal socio “che educa” o che comunque non rientri nella prima categoria

3.      revisione delle definizioni di: associato e membro dell’Associazione, adulto, adulto in servizio educativo, Capo (sia nella versione con l’iniziale maiuscola che minuscola), Capo a disposizione, aiuto, Assistente ecclesiastico, collaboratore e simili che attualmente si trovano nello Statuto e nei Regolamenti associativi spesso con significati non coerenti

4.      chiarire la relazione tra membro dell’Associazione, adulto e maggiorenne, nelle varie articolazioni

5.      identificare per ogni categoria di membri dell’Associazione diritti ed obblighi

Vista la complessità e la necessità di informare e condividere compiutamente con i vari livelli associativi quanto emerso, la Commissione articolerà la sua attività in modo tale da presentare al Consiglio generale 2005 lo stato dei lavori completando i mandati entro il Consiglio generale 2006 nel quale verrà presentata la sintesi finale e le eventuali proposte di modifica statutaria e regolamentare conseguenti.

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Mozione 18/2004 "Laboriosi ed economi - 4"

Cooperative scout; Fiordaliso; Statuto


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sezione ordinaria 2004

visto

gli articoli 36 e 51 dello Statuto

quanto riportato al capitolo 3 del documento “Linee guida per un’economia al servizio dell’educazione”

preso atto

della riforma del diritto societario in vigore dal primo gennaio 2004

tenuto conto

che in seguito ad essa la scadenza per la modifica per gli Statuti della Nuova Fiordaliso e delle Cooperative è fissata per il 31 dicembre 2004

ritenuto

necessario creare armonia tra gli Statuti delle Cooperative a cui è concesso il riconoscimento di rivendita ufficiale scout

dà mandato

al Comitato centrale di attivare un percorso valutativo che, tenendo conto dei bisogni e delle risorse presenti, porti ad un indirizzo comune nella stesura degli Statuti della Nuova Fiordaliso e delle Cooperative cui è concesso il riconoscimento di rivendita ufficiale scout che verranno approvati dalle rispettive assemblee.

Considerata l’urgenza dell’adempimento previsto dalla legge, le attività previste dalla presente deliberazione dovranno trovare immediata attivazione coinvolgendo gli Incaricati regionali all’Organizzazione.

Nel corso dei lavori del Consiglio nazionale di ottobre 2004 il Comitato centrale riferirà circa i risultati ottenuti.

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Mozione 19/2004 "Laboriosi ed economi - 5"

Economia; Fiordaliso; Laboriosi ed economi


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

§   il punto 3.2.1. del documento “Linee guida per un’economia al servizio dell’educazione”, che assegna alle Cooperative il ruolo di offrire prodotti e servizi supportando la struttura associativa di riferimento nelle sue attività e progetti;

§   il documento di attuazione nel Consiglio generale 2002 che al capitolo 3 afferma che è necessario delineare un modello economico ed organizzativo dell’Associazione applicabile a tutti i livelli che indichi strumenti utili per le attività patrimoniali e gestionali in cui la Nuova Fiordaliso è uno dei tre centri (rel. Commissione economica Consiglio generale 2001);

valutato

ancora poco chiaro, nella pratica, il ruolo operativo della Nuova Fiordaliso, sia per quanto riguarda i servizi erogati all’Associazione e al sistema delle Cooperative regionali/Rivendite Ufficiali scout

dà mandato

al Comitato centrale, di concerto con il Consiglio nazionale, di verificare l’effettiva rispondenza della Nuova Fiordaliso alle indicazioni delle Linee Guida, di valutare i servizi ad essa richiesti e/o da essa offerti e ripensare eventualmente il ruolo della Nuova Fiordaliso nel sistema economico associativo.

Le conclusioni e le eventuali proposte saranno presentate alla discussione del Consiglio generale 2005.

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Mozione 20/2004 Progetto nazionale "Testimoni nel tempo che agiscono in rete - 1"

Progetto nazionale; Proposta di modifica


 

Il Consiglio generale, riunito a Bracciano in sezione ordinaria 2004,

visto

il lavoro delle Commissioni sul Progetto Nazionale

delibera

di integrare il documento “Testimoni nel tempo che agiscono in rete” al punto 2.2 al termine del paragrafo “Adulti nella fede per l’accoglienza” con la dicitura: «... in quest’ottica si ritiene importante tener conto della visione della Chiesa Italiana e dei documenti da Essa prodotti sull’argomento».

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Mozione 21/2004 Progetto nazionale "Testimoni nel tempo che agiscono in rete - 2"

Progetto nazionale; Proposta di modifica


 

Il Consiglio generale, riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004,

visto

il lavoro delle Commissioni sul Progetto Nazionale

delibera

di integrare il documento “Testimoni nel tempo che agiscono in rete” al punto 2.2 al termine del paragrafo “Marginalità, disagio, handicap” con la dicitura: «...Considerato il momento storico vivere queste tre sfide educative sia segno concreto dell’impegno ad operare per la pace».

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Mozione 22/2004 Progetto nazionale "Testimoni nel tempo che agiscono in rete - 3"

Progetto nazionale


 

Il Consiglio generale, riunito a Bracciano in sezione ordinaria 2004,

preso atto

dei documenti preparatori:

§   documento presentato dalla Commissione di Consiglio generale al Consiglio nazionale del 15/12/2003 così come richiesto dalla mozione 33/2003;

§   bozza di verifica del Progetto nazionale presentato dal Comitato centrale al Consiglio nazionale di febbraio 2004;

valutato

che le sfide educative del Progetto nazionale 2000-2004 sono ancora attuali e ricche di ulteriori stimoli per l’Associazione tutta

considerato

il lavoro della Commissione preparatoria per il Consiglio generale 2004 “Testimoni nel tempo che agiscono in rete” (così come integrata dalle mozione 48 e 49) che ne ha fatto sintesi ed ulteriore approfondimento, tenendo conto di quanto di più significativo è successo in questi anni

delibera

di assumere tale documento quale Progetto nazionale.

Allegato 2/2004 Progetto nazionale "Testimoni nel tempo che agiscono in rete"

Progetto nazionale


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Mozione 23/2004 "Modifiche al Regolamento Metodologico - 1"

Metodo; Passaggi; Proposta di modifica; Regolamento metodologico


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto riportato nei documenti preparatori a p. 79 “Punto di approfondimento n. 1 – I cicli vitali e l’età dei passaggi”

considerato

che quelle che vengono elencate nel quarto comma del testo proposto a p. 79 come aspetti fondamentali nel considerare le eccezioni ai momenti di passaggio di singoli ragazzi dovrebbero essere attenzioni ordinarie e generali per tutti i ragazzi

approva

il seguente emendamento al testo proposto:

Cancellare al quarto paragrafo le parole da “le eccezioni riguardo alla scelta...” fino alle parole “permanenza complessiva nelle varie branche” (secondo punto medesimo paragrafo) e sostituirle con le seguenti parole:

La responsabilità della Comunità capi in queste scelte fa riferimento ad alcuni forti orientamenti generali:

§   l’importanza prevalente della comunità di riferimento e dell’età dei ragazzi

§   il compimento delle esperienze e dei ruoli fondamentali proposti dalla branca

§   la sostenibilità della proposta scout rispetto all’intero cammino educativo

§   le caratteristiche dei ragazzi

§   le caratteristiche dell’unità del Gruppo

§   il contesto sociale.

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Mozione 24/2004 "Modifiche al Regolamento Metodologico - 2"

Art. 35; Passaggi; Proposta di modifica; Regolamento metodologico


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto riportato nei documenti preparatori a p. 79 “Punto di approfondimento n. 1 – I cicli vitali e l’età del passaggio”

approva

il testo proposto per il nuovo articolo del Regolamento metodologico interbranca così come emendato dalla mozione 22 e ne dispone l’inserimento come primo articolo successivo all’attuale art. 33.

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Mozione 25/2004 "Modifiche allo Statuto - 1"

Agesci; Art. 6; Passaggi; Proposta di modifica; Statuto


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto riportato nei documenti preparati a p. 79 “Modifica all’art. 6 dello Statuto”

approva

la modifica proposta all’art. 6 dello Statuto nel seguente testo:

Archi di età e branche

Tre sono i momenti educativi dell’Associazione – nell’arco di età dagli 8 anni, da compiersi entro l’anno scout in corso, ai 20-21 anni - ed ad essi corrispondono le branche: coccinelle e lupetti, guide ed esploratori, scolte e rover.

Dispone

inoltre l’entrata in vigore della stessa con il censimento relativo all’anno scout 2004-2005.

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Mozione 26/2004 Modifiche al Regolamento Metodologico - 3"

Art. 28; Partenza; Progressione Personale; Proposta di modifica; Regolamento metodologico


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto riportato nei documenti preparatori a p. 80 “Punto di approfondimento n. 2 – Orientamenti della partenza”

ritenuto

di alleggerire le ridondanze nel testo

evidenziato

comunque il significato di “Orientamento”

approva

il seguente emendamento al IV comma dell’art. 28: viene cancellata la parte da “Con l’espressione...” a “compiuta ed immobile”. Pertanto il testo del III e IV comma dell’art. 28 del Regolamento metodologico viene così modificato:

“L’uomo e la donna della partenza sono dunque coloro che scelgono di continuare a camminare per tutta la vita, con l’aiuto di Dio, seguendo orientamenti assunti in modo consapevole; essi indicano una direzione, definiscono uno stile di vita da realizzare attraverso scelte concrete, senza le quali gli orientamenti rimangono opzioni generiche”.

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Mozione 27/2004 "Modifiche al Regolamento Metodologico - 4"

Art. 28; Progessione Personale; Regolamento metodologico; Valori di riferimento


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto riportato nei documenti preparatori a p. 80 “Punto di approfondimento n. 2 – Orientamenti della partenza”.

approva

le modifiche dell’art. 28 del Regolamento metodologico interbranca nel testo proposto ed emendato dalla mozione 25 (C.G. 25bis).

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Mozione 28/2004 "Modifiche al Regolamento Metodologico - 5"

Art. 33ter; Autoeducazione; Progressione Personale; Regolamento metodologico


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto riportato nei documenti preparatori a p. 80 “Punto di approfondimento n. 3 + 4 – Significato ed utilizzo dei distintivi della PP + cerimonie: significato e modalità”.

Ritenuto

utile sottolineare l’importanza del protagonismo e della consapevolezza dei ragazzi

approva

il seguente emendamento al testo proposto per il nuovo art. 33ter del Regolamento metodologico interbranca come di seguito riportato:

aggiungere dopo le parole “itinerario che va dalla Promessa alla Partenza” le seguenti parole: “vede protagonista il ragazzo/a”

(assunta dal Comitato centrale - non posta in votazione)

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Mozione 29/2004 "Modifiche al Regolamento Metodologico - 6"

Art. 33ter; Interbranca; Progressione Personale; Regolamento metodologico


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto riportato nei documenti preparatori a pp. 80-81 “Punto di approfondimento n. 3 + 4 – significato ed utilizzo dei distintivi della PP + cerimonie: significato e modalità”

considerato

che quanto riportato all’ultimo punto del VI comma del testo proposto: “la conferma di un’avvenuta trasformazione” fa apparire il percorso educativo chiuso e concluso mentre le persone sono sempre in crescita ed in cammino

approva

il seguente emendamento: sostituire l’ultimo punto del VI comma dell’art. 33ter del Regolamento metodologico interbranca con le parole: “la conferma di un traguardo raggiunto nel cammino della crescita”.

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Mozione 30/2004 "Modifiche al Regolamento Metodologico - 7"

Art. 36; Progressione Personale; Regolamento metodologico


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto riportato nei documenti preparatori a pp. 80-81 “Punto di approfondimento n. 3+4 – significato ed utilizzo dei distintivi della PP + cerimonie: significato e modalità”

approva

il testo proposto per il nuovo articolo del Regolamento metodologico interbranca come modificato dalle mozioni 28 e 30 fatte proprie dal Comitato centrale e ne dispone l’inserimento come secondo articolo successivo all’attuale art. 33.

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Mozione 31/2004 "Modifiche al Regolamento Metodologico - 8"

Art. 33quater; Legge scout; Promessa scout; Regolamento metodologico; Uniforme scout


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto riportato nei documenti preparatori a p. 81 “Punto di approfondimento n. 5 – Fazzolettone e Promessa: significato e valenza”.

Ritenuto

utile rafforzare e chiarire meglio il significato della Promessa nella Progressione personale

approva

il seguente emendamento al testo proposto del nuovo art. 33quater.

Aggiungere dopo la parola Promessa – le seguenti parole: “che assieme alla Legge esprime gli impegni proposti dallo Scautismo”

(assunta dal Comitato centrale - non posta in votazione)

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Mozione 32/2004 "Modifiche al Regolamento Metodologico - 9"

Art. 33quater; Distintivi scout; Interbranca; Progressione personale; Regolamento metodologico


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto riportato nei documenti preparatori a p. 81 “Punto di approfondimento n. 5 – Fazzolettone e Promessa: significato e valenza”.

Ritenuto

utile rafforzare e chiarire meglio il significato della Promessa nella Progressione personale

approva

il seguente emendamento al testo proposto del nuovo art. 33 quater.

Aggiungere dopo le parole “colori tipici” le seguenti parole: “ Il distintivo della”. 

(assunta dal Comitato centrale - non posta in votazione)

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Mozione 33/2004 "Modifiche al Regolamento Metodologico - 10"

Art. 37; Interbranca; Progressione personale; Promessa scout; Regolamento metodologico


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto riportato nei documenti preparatori a pp. 80-81 “Punto di approfondimento n. 5 – Fazzolettone e Promessa: significato e valenza”

approva

il testo proposto per il nuovo articolo del Regolamento metodologico interbranca come modificato dalle mozioni 32 e 33 assunte dai proponenti e ne dispone l’inserimento come terzo articolo successivo all’attuale art. 33.

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Mozione 34/2004 "Modifiche al Regolamento Metodologico - 11"

Art. 33; Rapporto capo-ragazzo; Regolamento metodologico


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto proposto nei documenti preparatori a p. 82

approva

il Nuovo articolo del Regolamento metodologico interbranca nel seguente testo modificato e ne dispone l’inserimento dopo l’attuale art. 32, parte Interbranca.

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Mozione 35/2004 "Modifiche al Regolamento Metodologico - 15"

Branca E/G; Branca R/S; Rapporto capo-ragazzo; Regolamento metodologico


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

considerato

che la mozione 26.2003 (C.G. 33) dava mandato al Comitato centrale attraverso l’area metodo di proporre per il Consiglio generale 2004 un articolo da inserire nel Regolamento metodologico dedicato alla parlata nuova come modalità originale proposta dallo scautismo, e di curare l’eventuale ricaduta di ciò nei Regolamenti di branca

visto

-    il nuovo articolo di Regolamento Metodologico – parte interbranca “La relazione educativa nel metodo scout” approvata con mozione 36/2004

-    il nuovo articolo del Regolamento Metodologico – parte L/C “La parlata nuova” approvata con mozione 37/2004

impegna

il Comitato centrale attraverso l’Area Metodo a sviluppare un percorso che definisca la relazione educativa nello scautismo nei Regolamenti di Branca E/G ed R/S, coniugandola con la proposta specifica di ciascuna branca.

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Mozione 36/2004 "Modifiche al Regolamento Metodologico - 13"

Art. 33; Branca L/C; Parlata nuova; Rapporto capo-ragazzo; Regolamento metodologico


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto riportato nei documenti preparatori a p. 83 “Nuovo art. Regolamento metodologico Parte L/C”.

approva

il nuovo articolo del Regolamento Metodologico – parte L/C nel seguente testo modificato e ne dispone l’inserimento dopo l’attuale art. 32 parte L/C.

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Mozione 37/2004 "Modifiche al Regolamento Metodologico - 14"

Art. 7; Ambiente fantastico; Branca L/C; Regolamento metodologico


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto riportato nei documenti preparatori a p. 84 “Modifica art. Regolamento Metodologico -. Parte L/C”

approva

la modifica dell’art. 7 del Regolamento metodologico - parte L/C.

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Mozione 38/2004 Commissione del Consiglio Generale "Sperimentazione sentiero E/G"

Branca E/G; Commissione; Metodo; PPU; Sentiero


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

preso atto

di quanto pubblicato sui documenti preparatori del Consiglio generale 2004 e di quanto inviato ai Consiglieri generali

approva

l’allegato documento di sintesi dei lavori della Commissione di Consiglio generale “Sperimentazione Sentiero E/G”

dà mandato

al Comitato centrale di attuare le azioni previste secondo le indicazioni del citato documento.


Allegato 4/2004 Sintesi dei lavori della Commissione "Sperimentazione Sentiero E/G"

Branca E/G; Commissione; Metodo scout; PPU; Sentiero


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Mozione 39/2004 "Formazione capi - 5"

Branca R/S; Formazione capi; Iter formativo


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

il documento “Formazione dei Capi in branca R/S” (allegato 2 della Relazione del Comitato centrale pp. 40-45)

ritenuto

§   di condividerne i contenuti

§   che tale documento rappresenta uno spunto di riflessione per la Formazione capi in tutte le Branche

impegna

1.      il Comitato centrale a proseguire il percorso di riflessione già avviato sulle tematiche espresse nel documento

2.      a proporre al Consiglio generale 2006 le soluzioni concrete legate alle problematiche espresse nel documento, valutando anche la possibilità di ripensare l’iter di Formazione capi in modo da rispondere alle esigenze attuali degli adulti in servizio educativo.

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Mozione 40/2004 "Emergenza e Protezione Civile"

Emergenza e Protezione Civile scout; Piano operativo


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto riportato a pp.90-97 dei documenti preparatori “Settore Emergenza e Protezione Civile”

approva

il testo del Piano Operativo per gli interventi in caso di emergenza nella “versione rivista” come modificata dalla Commissione di Consiglio generale 2003 nel testo inviato per posta ai Consiglieri generali in preparazione del Consiglio generale 2004 con l’integrazione al punto 2.1.1 a cura di Capo Guida e Capo Scout.

 

Allegato 3/2004 “Nuovo Piano Operativo Agesci per gli interventi in caso di emergenza”

Emergenza e Protezione Civile scout; Piano operativo


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Mozione 41/2004 "Modifiche allo Statuto - 2"

Agesci; Art. 51; Diarchia; Scautismo nautico; Statuto


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto riportato nei documenti preparatori a p.100 “Settore Nautico - Proposta di introduzione della diarchia per il settore”

approva

la modifica all’art.51 dello Statuto.

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Mozione 42/2004 "Modifiche al Regolamento Organizzazione - 1"

Radio scout; Regolamento organizzazione


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto riportato nei documenti preparatori a p.101 - 103 “Settore Radioscout - Proposta di ridefinizione del settore”

approva

le modifiche degli art.43 e 44 del Regolamento Organizzazione nel testo proposto

abroga

inoltre l’art. 47 del Regolamento Organizzazione.

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Mozione 43/2004 Commissione del Consiglio Generale "Vivibilità e partecipazione associativa - 1"

Democrazia associativa; Partecipazione associativa; Progetti; Quadri associativi; Statuto; Strutture associative; Zona


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in seduta ordinaria 2004

visto

i documenti “Partecipazione associativa e Consiglio generale” e “Vivibilità del ruolo di quadro a livello nazionale” pubblicati negli atti preparatori del Consiglio generale 2004, risultato del lavoro di analisi e confronto svolto negli anni dal 1999 ad oggi;

sottolineata

l’importanza della partecipazione e dell’appartenenza come valori di riferimento sia per i capi che per i ragazzi, e ribadita la necessità di curare gli aspetti della proposta educativa che li valorizzano, anche sottolineando gli strumenti di democrazia che sperimentiamo all’interno dell’Associazione,

tenuto conto

del quadro delineato nei documenti richiamati e ritenendo esaurita e soddisfacente la fase di analisi dello stato di fatto,

impegna

il Comitato centrale ed il Consiglio nazionale, a formulare al Consiglio generale 2005 proposte di modifica statutaria e regolamentare capaci di tradurre i seguenti orientamenti:

1.      è necessario ripensare al sistema dei Progetti introducendo migliori specificazioni sulla diversità delle competenze dei vari livelli, evitando duplicazioni, per garantire che ogni progetto sia impegnativo per il livello che lo elabora e lo approva e sia da intendere come supporto e sostegno per il solo livello inferiore.

Il Progetto nazionale indica, inoltre, le idee di riferimento per l’azione dei capi e per la politica associativa di tutti i livelli.

2.      La Zona è il luogo privilegiato della partecipazione associativa, ma anche momento importante di tutela, sostegno e valorizzazione della proposta educativa delle Comunità capi. In tal senso è necessario riconoscere e valorizzare il ruolo del Consiglio di Zona quale strumento per promuovere la crescita, il dibattito ed il confronto tra le Comunità capi, tra le Comunità capi e l’associazione, tra le Comunità capi ed il territorio.

La necessità del rafforzamento del ruolo del Consiglio di Zona in termini decisionali rende necessario prevedere un’idonea flessibilità di rapporti tra Consiglio e Comitato.

3.      Per garantire la centralità dell’educazione nei processi decisionali e progettuali è necessario:

§   istituzionalizzare la figura degli Incaricati di branca ad ogni livello, come membri di diritto dei Comitati;

§   prevederne il necessario collegamento con il livello superiore per favorire la lettura della realtà e la consequenziale attività elaborativa;

§   mantenere nei livelli regionale e centrale una figura a garanzia dell’unitarietà della proposta e del raccordo dell’attività elaborativa.

4.      I quadri associativi sono il punto nodale per la gestione del sistema democratico in quanto capaci di: 

§   valorizzare le relazioni fra le persone;

§   lavorare in maniera collegiale;

§   discernere le priorità;

§   coordinare i livelli. 

Per rendere più efficace e verificabile il loro lavoro è opportuno che il mandato – delega conferito sia chiaro nel definire compiti e ruoli. Il mandato può essere revocato dal solo livello che l’ha espresso.

Il ruolo di quadro deve poter essere svolto con continuità a garanzia del corretto e funzionale lavoro delle strutture; per questo è necessario pensare a soluzioni capaci di garantire l’accompagnamento nel ruolo dei nuovi eletti – nominati.

Per snellire i processi decisionali vanno attivati e garantiti tutti gli strumenti del cosiddetto “circuito informativo”.

Al fine di valorizzare il lavoro della commissione istituita dalle mozioni 28 e 29 del CG 2003,

impegna inoltre

il Comitato centrale ed il Consiglio nazionale ad esaminare e valutare le proposte relative a:

§   il numero di riferimento dei Gruppi che formano una Zona;

§   la modalità di svolgimento dell’Assemblea regionale;

§   la modalità di individuazione degli Incaricati alle branche (elezione o nomina) e degli Incaricati al Metodo ed agli Interventi Educativi;

§   chiarire ed ottimizzare le competenze e i compiti dei diversi organi collegiali

individuando le eventuali proposte di modifica statutaria e regolamentare da proporre al Consiglio generale 2005. 

Richiesta di messa ai voti per punti

I Coordinatori delle Commissioni “Vivibilità e partecipazione associativa”

visto

l’art. 6 III comma del Regolamento di Consiglio generale

chiedono

che la mozione 54 venga votata per punti nel testo attualmente presentato al Consiglio generale.

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Mozione 44/2004 Commissione del Consiglio Generale"Vivibilità e partecipazione associativa - 2"

Democrazia associativa; Partecipazione associativa; Progetti


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

il testo della mozione 54 presentata dalle Comm. “Vivibilità e partecipazione associativa” successivamente alla discussione degli emendamenti

approva

il punto 1 del dispositivo.

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Mozione 45/2004 Commissione del Consiglio Generale "Vivibilità e partecipazione associativa - 3"

Democrazia associativa; Partecipazione associativa; Strutture associative; Zona


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

il testo della mozione 54 presentata dalle Comm. “Vivibilità e partecipazione associativa” successivamente alla discussione degli emendamenti

approva

il punto 2 del dispositivo.

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Mozione 46/2004 Commissione del Consiglio Generale "Vivibilità e partecipazione associativa - 4"

Branca E/G; Branca L/C; Branca R/S; Democrazia asscosiativa; Metodo Interventi Educativi; Partecipazione associativa; Zona


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

il testo della mozione 54 presentata dalle Comm. “Vivibilità e partecipazione associativa” successivamente alla discussione degli emendamenti

approva

il punto 3 del dispositivo.

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Mozione 47/2004 Commissione del Consiglio Generale "Vivibilità e partecipazione associativa - 5"

Democrazia associativa; Formazione al ruolo; Partecipazione associativa; Quadri associativi


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

il testo della mozione 54 presentata dalle Comm. “Vivibilità e partecipazione associativa” successivamente alla discussione degli emendamenti

approva

il punto 4 del dispositivo. 

La mozione 54 è stata successivamente approvata nel suo complesso.

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Mozione 48/2004 "Modifiche al Regolamento Organizzazione - 2"

Art. 10; Censimenti; Gruppo scout; Regolamento organizzazione; Zona


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto riportato nei documenti preparatori a p. 124 “Autorizzazione all’apertura delle unità”. Proposta di modifica al regolamento organizzazione (art.10)

approva

le modifiche all’articolo 10 del Regolamento Organizzazione.

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Mozione 49/2004 "Modifiche al Regolamento Formazione capi"

Art. 14; Censimenti; Formazione capi; Gruppo scout; Regolamenti; Zona


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

visto

quanto riportato nei documenti preparatori a p. 125 “Autorizzazione all’apertura delle unità”. Proposta di modifica al regolamento di Formazione capi (art. 14)

approva

le modifiche all’articolo 14 del Regolamento di Formazione capi.

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Mozione 50/2004 "Autorizzazioni Capi Unità"

Art. 10; Art. 14; Formazione capi; Regolamenti; Regolamento organizzazione


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

valutato

che la modifica all’art. 10 del Regolamento organizzazione ed all’art. 14 del Regolamento Formazione capi non possono, da soli, essere chiari ed espliciti riguardo a:

§   corresponsabilità educativa della Comunità capi,

§   condivisione dei Consigli di Zona e Regione,

§   cura delle relazioni tra i diversi livelli degli stessi,

§   rispetto del ruolo della Zona, centrale in queste situazioni,

§   rispetto delle regole come garanzia del diritto dei ragazzi/e ad una proposta educativa qualificata.

Ribadito

fondamentali concetti come:

§   stile del progetto e della progettualità vissuta con responsabilità e corresponsabilità,

§   il rilascio dell’autorizzazione subordinato ad un progetto strumento dato ai Consigli di Zona per crescere insieme e non solo atto burocratico privo di qualsiasi spessore associativo,

§   la testimonianza educativa della Comunità capi, stimolate attraverso tale progettualità ad attuare in modo migliore la formazione di ogni singolo Capo,

§   la formazione dei Quadri in particolare i responsabili di Zona ed i Capi gruppo nel ruolo ed al ruolo,

§   il rispetto delle regole come elemento fondante del nostro essere Associazione

dà mandato

al Comitato centrale per quanto di rispettiva competenza

§   di raccogliere il materiale prodotto dando maggiore organicità al tutto, curando la diffusione dello stesso nei Consigli regionali e di Zona;

al Consiglio nazionale

§   di monitorare le modalità di attuazione e la rispondenza della stessa agli obiettivi riportati.

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Mozione 51/2004 "Ruoli di servizio e censimenti"

Capi; Censimenti; Regolamento organizzazione


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

preso atto

del dibattito in corso relativamente a quanto disposto dall’art. 10 del Regolamento Organizzazione, art. 14 del Regolamento di Formazione capi e art. 10 dello Statuto

considerata

la mancanza di congruità tra gli incarichi indicati nei censimenti elettronici, e quanto previsto dallo Statuto e dai Regolamenti (es. animatore di Comunità capi, Tesoriere, ecc..)

dà mandato

alla Capo Guida e al Capo Scout e al Comitato centrale, per le rispettive competenze, di chiarire quali siano le prerogative e le caratteristiche (responsabilità, diritto di voto, ecc...) delle figure richiamate in premessa.

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Mozione 52/2004 "Revisione formale delle norme approvate"

Capo Guida; Capo Scout; Modalità operative


 

Il Consiglio generale riunito a Bracciano in sessione ordinaria 2004

dà mandato

a Capo Guida e Capo Scout:

§   di effettuare sui testi le necessarie correzioni di carattere formale, sintattico, grammaticale e stilistico necessarie per la pubblicazione degli atti;

§   di aggiornare la numerazione degli articoli del Regolamento metodologico adeguandola alle modifiche introdotte dal Consiglio generale ed inserire i titoli dei nuovi articoli approvati qualora mancanti in coerenza con l’attuale struttura del Regolamento metodologico;

§   di provvedere all’indispensabile coordinazione tra gruppi di lavoro su argomenti affini soprattutto relativamente alle proposte di modifica statutaria e regolamentare, eventualmente anche coadiuvati da altri Capi da essi nominati.

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Mozione 53/2004 "Il ruolo del Consigliere generale"

Compiti istituzionali; Consigliri generali; Formazione al ruolo


 

Il Consiglio generale, riunito in sessione straordinaria 2004 a Rocca di Papa:

ribadisce

che:

1.       il ruolo del Consigliere generale è quello di contribuire a costruire il pensiero associativo;

2.       i Consiglieri generali sono interlocutori privilegiati della base associativa e ne garantiscono la rappresentatività territoriale;

3.       i Consiglieri generali devono essere capaci di raccogliere sensibilità, opinioni e difficoltà e sono responsabili del flusso di ritorno ai Capi ed ai ragazzi dei passi che l’Associazione compie

ritiene

che per attuare il loro mandato è opportuno che i Consiglieri generali:

1.       siano parte e vivano la vita di una Comunità capi;

2.       collaborino alla vita della Zona di appartenenza partecipando al Consiglio di Zona e/o agli altri momenti associativi;

3.       si facciano carico di garantire la rappresentatività e l’informazione anche in Zone diverse dalla propria (ovvero in cui non sia già presente un Consigliere di provenienza);

4.       collaborino alla vita della Regione di appartenenza partecipando al Consiglio regionale e/o agli altri momenti associativi.

È compito di Gruppi, Zone e Regioni valorizzare tale ruolo come risorsa locale a servizio dell’intera Associazione.

considera inoltre importante

la formazione al ruolo e nel ruolo del Consigliere generale.

Luogo privilegiato e facilitante della maturazione della consapevolezza del proprio ruolo è la Regione.

Alcuni strumenti utili in tal senso possono essere:

-         il confronto tra Consiglieri della stessa Regione anche per favorire il trapasso nozioni;

-         il confronto tra Consiglieri di Regioni limitrofe /aree;

-         l’istituzione di forum informatici.

definisce infine

che i Consiglieri generali debbano essere eletti a livello regionale anche eventualmente su indicazione delle Zone e inizino il loro mandato nei modi e nei tempi tali da garantire un’adeguata formazione nel ruolo e preparazione del Consiglio generale.

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Mozione 54/2004 "Il ruolo del Consigliere generale"

Agesci; Consiglieri generali; Statuto


 

Il Consiglio generale, riunito in sessione straordinaria 2004 a Rocca di Papa

visto

l’art.46 dello Statuto

confermato

il valore del Consigliere generale quale rappresentante “delle diversità geografiche, sociali e politiche delle quali l‘associazione è ricca e per le quali deve porsi come punto di coagulo”,

capace di “raccogliere sensibilità, opinioni, difficoltà” ed essere latore del “flusso di ritorno ai capi e ragazzi dei passi che l’associazione intende compiere per ampliare la portata e facilitarne la capillarità del ritorno”

preso atto e riconfermato

quanto disposto dalla mozione 43/04 e dalla raccomandazione 6/04

delibera

di mantenere invariata l’attuale composizione del Consiglio generale.

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Mozione 55/2004 "Consiglio generale - 1"

Commissione; Consiglio Generale; Regolamenti


 

Il Consiglio generale, riunito in sessione straordinaria 2004 a Rocca di Papa

visto

i documenti “Partecipazione Associativa e CG” nonché gli altri contributi pervenuti in preparazione di codesto Consiglio straordinario

sottolineato

come il problema della vivibilità e del funzionamento del Consiglio generale sia da attribuirsi più ad elemento qualitativo (della preparazione dei Consiglieri generali e delle fasi istruttorie e deliberative) che quantitativo (numero dei componenti e degli incontri)

considerata

la necessità di alleggerire il carico dei compiti assegnati al Consiglio generale in seduta plenaria, nonché rendere più proficue le relazioni e lo scambio con i suoi interlocutori

impegna

la Capo Guida e il Capo Scout a presentare alla sessione ordinaria 2005 del Consiglio generale una proposta di modifica del Regolamento del Consiglio generale che preveda che il Consiglio generale si avvalga, quale strumento privilegiato ed ordinario di lavoro, di un sistema di Commissioni istruttorie extra-assembleari:

-   vincolate a precisi mandati operativi

-   coordinate da un Consigliere generale

-   la cui composizione ed il cui mandato sia pubblicizzato ai Consiglieri generali

-   senza caratteri deliberanti

Tali Commissioni dovranno:

-   Assicurare, attraverso la loro composizione a rotazione tra tutte le Regioni, un adeguato approfondimento dei temi

-   Prevedere obbligatoriamente nel corso di esercizio, informazioni intermedie di aggiornamento a tutti i Consiglieri generali nonché agli altri interlocutori del Consiglio generale

-   Essere aperte a contributi provenienti anche dai Consiglieri generali e altri interlocutori non membri di Commissione.

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Mozione 56/2004 "Consiglio generale - 2"

Agesci; Compiti istituzionali; Consiglio Generale; Statuto


 

Il Consiglio generale, riunito in sessione straordinaria 2004 a Rocca di Papa

preso atto

di quanto riportato nei documenti “Partecipazione Associativa e Consiglio generale” nonché negli altri contributi pervenuti in preparazione di codesto Consiglio straordinario

sottolineato

l’importanza delle funzioni deliberative e di elaborazione del Consiglio generale

considerato

la necessità di alleggerire il carico di lavoro previsto per la sessione ordinaria nonché di valorizzare la riflessione in ordine al Progetto nazionale

dà mandato

a Capo Guida e Capo Scout di presentare alla sessione ordinaria 2005 del Consiglio generale una proposta di modifica normativa che preveda, se necessario, in relazione ai tempi del Progetto nazionale, lo svolgimento della sessione ordinaria in due sedute di cui una interamente dedicata alla discussione del Progetto nazionale stesso.

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Mozione 57/2004 "Consiglio generale - 3"

Commissione; Missione educativa; Valori di riferimento


 

Il Consiglio generale, riunito in sessione straordinaria 2004 a Rocca di Papa

considerato

l’importanza del valore della partecipazione e della democrazia ed inoltre, al fine di evitare la creazione di figure di Consiglieri generali “professionisti” e difficilmente compatibili con la figura del Capo educatore

delibera

che non vengano introdotte nella struttura del Consiglio generale Commissioni permanenti, ma soltanto istruttorie, come già previsto dal Regolamento del Consiglio generale.

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Mozione 58/2004 "Consiglio generale - 4"

Consiglio Generale; Progetto nazionale; Valori di riferimento


 

Il Consiglio generale, riunito in sessione straordinaria 2004 a Rocca di Papa

considerato

necessario legare la relazione del Comitato centrale ai lavori relativi al Progetto nazionale

dà mandato

al Comitato centrale di redigere una ampia ed articolata relazione in coincidenza con i lavori previsti per il Progetto nazionale e relazioni più agili negli altri anni.

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Mozione 59/2004 "Consiglio generale - 5"

Agesci; Compiti istituzionali; Consiglio Generale; Modalità operative; Statuto


 

Il Consiglio generale, riunito in sessione straordinaria 2004

visto

l’art.44 – I comma dello Statuto

ribadito

la funzione legislativa e deliberativa del Consiglio generale

sottolinea

la funzione del Consiglio generale in ordine all’indirizzo, alla sintesi ed all’orientamento della vita associativa ed alla definizione dell’identità associativa a partire dalle istanze degli associati.

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Mozione 60/2004 "Consiglio generale - 6"

Compiti istituzionali; Consiglio Generale; Consiglio Nazionale; Modalità operative


 

Il Consiglio generale, riunito in sessione straordinaria 2004 a Rocca di Papa

visto

la mozione 43 del Consiglio generale nella seconda parte del dispositivo

impegna

il Comitato centrale ed il Consiglio nazionale nell’ambito dei mandati della mozione citata a chiarire ed ottimizzare in particolar modo le competenze e i compiti del Consiglio nazionale e del Consiglio generale.

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Mozione 61/2004 "Consiglio generale - 7"

Agesci; Art. 44; Consiglio Generale; Proposta di modifica; Regolamenti; Statuto


 

Il Consiglio generale, riunito in sessione straordinaria 2004 a Rocca di Papa

visto

l’art.44 - II comma dello Statuto

considerato

utile una sua più ampia applicazione al fine di migliorare le modalità di lavoro del Consiglio generale stesso

dà mandato

a Capo Guida e Capo Scout di formulare per la sessione ordinaria 2005 del Consiglio generale ipotesi di modifiche del Regolamento del Consiglio generale necessarie ad attuare le funzioni di delega quando esse siano decise.

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Mozione 62/2004 "Consiglio generale - 8"

Capo Guida; Capo Scout; Consiglio Generale; Modalità operative; Regolamenti


 

Il Consiglio generale, riunito in sessione straordinaria 2004 a Rocca di Papa

visto

l’art.3 del Regolamento del Consiglio generale

considerato

la difficoltà interpretativa della formazione dell’ordine del giorno

dà mandato

alla Capo Guida ed al Capo Scout di rivedere le procedure per la formazione dell’ordine del giorno presentando alla sessione ordinaria 2005 del Consiglio generale ipotesi di modifiche regolamentari conseguenti.

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Mozione 63/2004 "Consiglio generale - 9"

Agesci; Compiti istituzionali; Consiglio Generale; Regolamenti; Statuto


 

Il Consiglio generale, riunito in sessione straordinaria 2004 a Rocca di Papa

acquisito

i documenti riassuntivi dei gruppi di lavoro

preso atto

delle deliberazioni approvate

dà mandato

a Capo Guida e Capo Scout

1.         di tradurre quanto deliberato, recuperando anche eventuali elementi emersi dal dibattito, in modifiche statutarie e/o regolamentari da presentare alla sessione ordinaria 2005 del Consiglio generale;

2.         di procedere ad una revisione formale e linguistica complessiva del Regolamento del Consiglio generale.

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Mozione 64/2004 "Consiglio generale - 10"

Compiti istituzionali; Consiglio Generale; Modalità operative; Verifica


 

Il Consiglio generale riunito in sessione straordinaria 2004

rilevato

che:

a.       le problematiche e i nodi a suo tempo individuati non hanno trovato risposta nell’attuazione del progetto di sperimentazione del Consiglio generale;

b.       l’alternanza delle tematiche poste in essere non ha comunque consentito di formulare ordini del giorno sufficientemente centrati sul modello di organizzazione tematica annuale prevista;

c.       non è risultata evidente l’adozione di percorsi differenziati in ordine ai vari argomenti né l’armonizzazione dei tempi con quelli previsti dal Progetto nazionale;

d.       vi è stata poca consapevolezza da parte dei Consiglieri generali della sperimentazione in corso;

e.       gli ordini del giorno dei Consigli generali nei quattro anni di sperimentazione sono andati progressivamente arricchendosi di argomenti anche a causa di rinvii di decisioni da un Consiglio generale al successivo

preso atto

che l’adozione di un argomento prevalente per ciascuna sessione del Consiglio generale ha consentito una buona preparazione dei Consiglieri ed un adeguato lavoro istruttorio dell’argomento stesso

delibera

che i lavori del Consiglio generale continuino ad essere organizzati avendo all’ordine del giorno un argomento “prevalente” individuato entro una programmazione pluriennale coerente con il Progetto nazionale

riconosce

alla Capo Guida e al Capo Scout la discrezionalità nella formulazione dell’ordine del giorno a garanzia dell’argomento “prevalente”.

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