80 anni dalla nascita dell’AGI

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Celebrare gli 80 anni del Guidismo offre l’opportunità preziosa di guardare a chi, prima di noi, ha contribuito a tracciare il nostro sentiero. Fare ricorso alla nostra storia, ricordando le guide e le capo che ci hanno proceduto nell’AGI (Associazione Guide Italiane), ma anche tutti quei maestri e testimoni che con loro, lungo il cammino, hanno lasciato un segno è oggi più che mai importante. Ci sta a cuore non perdere lungo la strada pezzi importanti della nostra storia, per non dimenticare la nostra identità.

Lo slancio iniziale che ha determinato in Italia la nascita dell’AGI, comune a tutte le Regioni dal Sud al Nord, è stato ovunque dettato dal desiderio di offrire una preparazione seria alla vita, dando inizio ad un’avventura piena di fascino e di incognite. È stato mettersi in cammino con lo spirito di chi si impegna in un grande gioco, nella speranza di ridare alla vita allegria, gioia, ottimismo, energia per lavorare alla ricostruzione morale di quei primi anni del dopoguerra, per superare tante difficoltà ancora presenti, per sentirsi legate da un’amicizia che è la volontà di crescere insieme.

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Vogliamo per questo ricordare la meravigliosa storia di riscatto e cambiamento che contrassegnò le prime ragazze della squadriglia Scoiattoli, che il 28 dicembre del 1943 pronunciarono la loro Promessa.

Otto ragazze coraggiose, con le idee chiare e proiettate nel futuro, che si univano nel segno di un trifoglio che le legava a migliaia di altre ragazze del mondo. Il loro distintivo era una spilletta di legno, forgiata da un artigiano in una vecchia bottega della città, che tutte loro appuntarono sul maglione con grande fierezza.

Nelle Catacombe di Priscilla, a Roma, Giuliana di Carpegna per prima pronunciò la sua Promessa davanti a p. Agostino Ruggi d’Aragona e poi lei stessa ricevette la Promessa delle altre. Si trovarono lì sia per evitare di mostrarsi riunite, dato che erano vietati gli assembramenti di più di tre persone, sia perché il luogo ricordava l’impegno forte dei primi cristiani.

Lella, Maria Pia, Beatrice, Prisca, Monique, Orietta, Josette e Mita: in queste giovani donne c’era una determinazione cosciente ad intervenire, uno spirito di scoperta del proprio diritto ad essere attive nella società civile e nella Chiesa e, insieme, un’assunzione di responsabilità per portare cambiamento nel mondo dei giovani, a beneficio di un mondo migliore. Non dimentichiamo che siamo in uno dei periodi più bui della storia dell’umanità e della società italiana.

Oggi siamo tornati di nuovo nelle Catacombe di Priscilla. Con noi per il momento commemorativo, durante il quale è stata rinnovata la Promessa, non solo alcune giovani guide di Roma in rappresentanza di tutta Italia, ma anche coloro che la nascita dell’AGI la vissero in prima persona. Insieme hanno detto nuovamente il loro "eccomi" per rinnovare ancora una volta l’impegno e i valori che hanno contraddistinto la loro crescita come donne.
Dopo appena un anno, l’8 dicembre 1944, in una data certamente significativa, giunge da parte di Papa Pio XII l’approvazione della costituzione dell’Associazione delle Guide Italiane.

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