Mercoledì 12 febbraio 2025 a Priolo (SR) e Augusta (SR), in Sicilia, la quarta tappa della campagna nazionale promossa da ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica, Legambiente e Libera per chiedere impegni concreti e tempi certi per la bonifica del SIN di Priolo.
- Ore 12.00 a Priolo (SR) | flash mob “Ecogiustizia subito!” presso Zona industriale – Contrada vecchie Saline (davanti il depuratore di IAS);
a seguire, visita guidata alla Riserva naturale orientata Saline di Priolo. - Ore 18.00 ad Augusta (SR) | “Assemblea pubblica”, per siglare un Patto di comunità per l’ecogiustizia, presso Oratorio Santa Maria Goretti
(via Sacro Cuore 114)
La campagna nazionale “Ecogiustizia Subito: in nome del popolo inquinato”, promossa da ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica, Legambiente e Libera, fa la sua quarta tappa a Priolo (SR) e ad Augusta (SR), in Sicilia, mercoledì 12 febbraio 2025. L’obiettivo è accendere i riflettori sul Sito di Interesse Nazionale di Priolo, che ricade nei comuni di Priolo, Augusta, Melilli e Siracusa, luoghi simbolo di inquinamento e ingiustizia ambientale e sociale; ancora in attesa di messa in sicurezza e bonifica delle aree, nonostante il rischio sanitario molto elevato.
La tappa inizierà alle ore 12.00 a Priolo (SR) con un flash mob davanti il depuratore di IAS, presso la zona industriale; seguirà una visita guidata alla Riserva naturale orientata Saline di Priolo (in collaborazione con LIPU). Infine, alle ore 18, ad Augusta (SR) si terrà un’Assemblea pubblica per siglare un patto di comunità per l’Ecogiustizia, presso l’Oratorio Santa Maria Goretti (via Sacro Cuore 114). Momento in cui si farà il punto sullo stato della bonifica, sui ritardi delle istituzioni, indirizzando a queste le proposte e le azioni prioritarie e offrendo riflessioni su progetti per una giusta transizione ecologica delle aree colpite.
Ecogiustizia subito, in nome del popolo inquinato è la campagna promossa da ACLI, Azione Cattolica Italiana, Agesci, Arci, Legambiente e Libera per chiedere giustizia ambientale e sociale nei Siti d’interesse nazionale (SIN) in attesa di bonifica. Articolata in sei tappe, la campagna chiede impegni concreti e tempi certi per le bonifiche, l’applicazione del principio “chi inquina paga”, il diritto alla salute e piani di riqualificazione e riconversione dei siti produttivi, coinvolgendo le comunità locali, nell’ottica della transizione ecologica.
Per accrediti scrivere a: stampa@legambiente.it
Ufficio stampa Legambiente Sicilia:
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