Laura Bellomi, capo redattrice Proposta Educativa
Il terzo giorno di Consiglio Generale comincia con il sole e il vento che spazza le nuvole: un buon auspicio per una giornata che si rivelerà oltremodo ricca e significativa.
Dopo la preghiera si comincia subito con gli aggiornamenti dalla Route nazionale delle Comunità Capi. Nicolò Pranzini e Mariachiara Giussani, coordinatori della pattuglia RN2024, si soffermano innanzitutto sui contenuti: negli ultimi mesi le Comunità capi hanno ragionato sulla felicità del proprio servizio, ora si passa alla concretezza, con l’invito a realizzare per giugno un’azione di felicità, un capolavoro, ovvero il meglio che le nostre Comunità capi riescono a sognare e a vivere, con i ragazzi, sul territorio.
La pattuglia scout music, che accompagna con voce e note i lavori del Consiglio generale, presenta poi la app Il canzoniere scout, con il repertorio usato in AGESCI, CNGEI, MASCI, negli Scout d’Europa, quello storico di ASCI e AGI e quello per l’animazione liturgica.
La mattinata scorre quindi veloce fra i lavori delle commissioni, le deliberazioni e l’elezione di Loredana Sasso come Incaricata nazionale all’Organizzazione. Al rientro nel tendone, nel primo pomeriggio, una buona notizia: l’Attestato di onore di Alfiere della Repubblica conferito dal Presidente Sergio Mattarella ad Adele Ricci, oggi guida del gruppo Agesci Lunae 1 in Liguria, che lo scorso anno ha concretizzato la fedeltà alla Promessa con gesti di amore e cura verso il prossimo, in particolare con un lupetto del branco che ne aveva più bisogno.
Nel pomeriggio, l’atteso incontro con il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana: “Sono molto contento di essere qui, per quello che siete e per quello che stiamo vivendo. Aiutate migliaia di ragazzi a scegliere cosa vogliono essere. Credo molto nella semplicità e nella gentilezza: di fatto curate la fragilità dei ragazzi con la migliore medicina, quella della relazione, del camminare insieme”.
Nel dialogo con i Consiglieri generali si toccano diversi temi, a partire dalla cura del creato: “La casa comune urge una conversione ecologica e degli stili di vita. Io credo che in fondo sia la bellezza a farci convertire, anche la bellezza di far fatica insieme, di aiutare e di farsi aiutare. Quando si ama, si fa fatica, ma non pesa. Questo è il nodo”. E ancora: “Nella Laudato si’ Papa Francesco ci insegna che “di meno è di più”. Questo va contro la società dei consumi ed è una ricchezza che sperimentate e fate sperimentare”.
Poi la riflessione si sposta sul sentirsi parte della Chiesa: “La “C” (nell’acronimo AGESCI) non è moralistica, è umana, è affettiva, è vera. È una vita bella, è una vita spesa bene, è la “c” di camminare insieme, la “c” di una casa bella, accogliente”, dice Zuppi. “Non abbiate timidezza nell’educare alla vita cristiana. La vostra esperienza di confronto e sinodalità può e deve aiutare molto anche la Chiesa in questo cammino di conversione al servizio dell’umanità”.
Torna poi forte il tema della pace, con l’invito a “continuare con gli scambi, invitiamo gli scout ucraini e di zone in tragedia”: “Conoscersi, stare insieme, serve prima di tutto a noi. Stare accanto a chi perde tutto ci fa capire cos’è la vita, ma anche quanto è grande il dono della pace. Per combattere la violenza, l’odio, l’ignoranza, la prevaricazione”.
Con il cardinale celebriamo anche la Messa: “Dio è più grande del nostro cuore, lo conosce fino in fondo e per questo ci ama… oltre ogni nostra aspettativa. Ad amare si impara con i fratelli”, ricorda Zuppi. “Ognuno ha bisogno di un fratello da amare e da cui essere amato. In tutte le mense con i fratelli i nostri occhi si aprono e riconosciamo Gesù nello spezzare il pane”.
Sottolineando il valore del conferire la benemerenza a una Comunità capi nell’anno della Route nazionale, Capo Guida e Capo Scout assegnano poi il riconoscimento alla Comunità capi del Casal di Principe 1, che nel 2022 ha fondato il gruppo scout dove la camorra trent’anni prima aveva ucciso don Peppe Diana. Fra la commozione generale, la benemerenza è motivata per “l’aver piantato un seme, che ha messo radici e germinato in un territorio bisognoso di credere che un futuro diverso è possibile, per essere testimonianza operante dei valori ispirativi del Patto associativo, per aver scelto di percorrere con pazienza e tenacia la strada tracciata da don Peppe Diana. Per aver risposto alla domanda di rinascita e speranza, impegnandosi quotidianamente nell’educare giovani liberi, responsabili e consapevoli”.
“È sempre più tempo di far conoscere don Peppe Diana in tutti i nostri gruppi. E di spronarci e sostenerci, come Chiesa, nel cammino per riconoscere don Peppe martire della fede”, è l’invito lanciato invece dalla redazione di Proposta educativa nella puntata speciale del podcast SEMI dedicata a don Diana e ai frutti del suo martirio.
Motivato dalle testimonianze del pomeriggio, il Consiglio generale si appresta quindi a concludere la giornata con le votazioni sulle ultime delibere e il riconoscimento della personalità giuridica di AGESCI. Con la cena regionale si chiude in bellezza e allegria una giornata memorabile.
Foto di Andrea Pellegrini e Matteo Bergamini
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