La preghiera guidata dal nostro A.E. Generale p. Roberto Del Riccio sj ad inizio della giornata ci ha invitato ad invocare il Santo Spirito perché soffi “dai quattro venti” (Ezechiele 37, 1-14), guidi i nostri passi, illumini le nostre menti.
L’ordine del giorno ha previsto un ricco confronto, sia nelle commissioni che in plenaria, su tanti temi tra i quali partecipazione, formazione capi, riforma Leonardo, pace.
L’Agesci è interprete dei segni dei tempi. E come parte viva della Chiesa, si sente pronta a tracciare sentieri suggestivi, visioni profetiche. Animata da tale speranza, è stata approvata da tutti i presenti e con un solo astenuto la Mozione 55 che desidera avviare una profonda ed urgente riflessione sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale, sintetizzata nelle parole commosse di p. Roberto Del Riccio: “questa esigenza ci interpella come educatori. Sarà per l’Agesci un lavoro provvidenziale secondo il senso forte del termine. Ci è stato dato di esprimerci oggi. Potevamo farlo lo scorso anno o l’anno prossimo ed invece accade oggi, nel primo anno del Sinodo, in perfetta sintonia con la Chiesa, all’inizio di un percorso di ascolto di tutte le istanze che vengono dalle diocesi e dalle varie realtà ecclesiali. Ci aspetta un tempo fecondo, senza strappi, utilizziamo questo tempo necessario che ci è donato”.
Un ringraziamento ai Rover e alle Scolte del Clan del Roma 65 per il servizio e il supporto nel conteggio dei voti in occasione delle deliberazioni.
Nel pomeriggio abbiamo condiviso il saluto degli uscenti.
Maria Paola Gatti, Incaricata alla Formazione capi, che così ha commentato questi anni intensi che vedono oggi generare qualcosa di nuovo: “L’ascolto e l’incontro con tantissimi capi è stata un’esperienza che mi ha cambiato la vita; da incaricata vivi costantemente la metafora della forcola, la reale concretezza della scelta, e spesso sei costretta a dare equilibrio a cuore e norma”
Tania Cantini, Incaricata al Coordinamento Metodologico: “Il mio servizio è stato all’insegna della semplicità e cura, per i capi e soprattutto per tutti i bambini e ragazzi dell’Agesci”.
Vincenzo Piccolo, Presidente del Comitato nazionale: “L’Associazione negli ultimi anni è cambiata. Solo chi ha la vista offuscata può negarlo, l’Agesci è sempre più spesso pronta a prendere posizione, correndo il rischio. Sono stati tracciati chiari obiettivi e tragitti per il futuro, che devono essere perseguiti. Spero che l’Associazione continui a contribuire al dibattito del nostro Paese: solo così possiamo dire di essere fedeli alla promessa ed al mandato associativo. La riforma Leonardo ha implementato percorsi generativi, ha incentivato il dialogo tra strutture associative e livelli territoriali”.
Il Consiglio generale ha deliberato infine la riflessione per verificare un percorso per la realizzazione di una Route nazionale delle Comunità Capi per il 2024 o 2025, in occasione del Cinquantesimo dell’Associazione.
Grazie alle ultime votazioni il Consiglio generale ha proclamato Fabrizio Marano nuovo Capo Scout d’Italia e Annalisa Demuro Incaricata nazionale alla Formazione capi.
La giornata si è conclusa con la Santa Messa/Veglia di Pentecoste, con l’invito a rendere sacro ciò che per ciascuno è ancora “profano”: vieni Santo Spirito!
di Ruggero Mariani e Vincenzo Pipitone
Redattori Proposta Educativa
Foto di: Giacomo Bindi, Matteo Bergamini, Andrea Pellegrini, Sara Coccetti
Video: Andrea Pellegrini
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