Ai Responsabili regionali
Ai Responsabili di Zona
Ai capi Gruppo
p.c. al Comitato nazionale, agli Incaricati di Branca e di Settore
Carissimi,
come avrete visto la situazione di emergenza legata all’epidemia di Coronavirus assume ogni momento scenari nuovi e sempre più complessi, che devono metterci nella condizione di reagire con una responsabilità davvero straordinaria.
Crediamo che mai come in questo momento sia indispensabile da un lato attenerci a quanto stabiliscono i decreti emanati, dall’altro comunicare all’unisono, evitando sovrapposizioni che possano generare confusione.
Le disposizioni arrivate ieri sera sono chiare nell’invito di limitare al minimo gli spostamenti, salvo necessità reali e ben specificate.
E su queste disposizioni noi dobbiamo mettere in campo tutta la nostra fedeltà nell’essere cittadini responsabili, sentendoci ancor di più fratelli l’uno dell’altro.
Vi chiediamo particolare attenzione in tutte quelle realtà dove sappiamo che singoli Gruppi, per mettersi al passo degli ultimi, attivano iniziative di servizio che, se estemporanee e senza nessun coordinamento, potrebbero mettere a repentaglio la salute di capi e ragazzi e di tutti coloro che sono beneficiari del prezioso servizio e di chi sta loro vicino. Questo non è possibile.
Non possiamo certo ignorare le richieste di servizio da parte degli enti territoriali, non fa parte del nostro essere guide e scout, ma serve un passaggio in più. La richiesta che ci sentiamo di fare ai Gruppi è di confrontarsi su queste iniziative con la propria Zona e la propria Regione, in modo che si possa ponderare bene la possibilità di intervento ed assicurarsi che venga attivata ogni tutela per la salute di tutti: questa è la sfida che come Associazione siamo chiamati a vivere.
Vi chiediamo quindi di non adottare nessuna iniziativa autonoma mossa dalla generosità del vostro servizio, che possa mettere in pericolo la salute vostra e di tutti.
Laddove ci siano invece attivazioni da parte degli enti in materia di Protezione civile, bisognerà avere l’opportuna formazione e coordinarsi con gli Incaricati di PC come nelle emergenze.
Da veri buoni cittadini, il servizio più grande che possiamo fare ora è di esserci, ma di NON contribuire in nessun modo alla diffusione del contagio. #IORESTOACASA
Donatella Mela e Fabrizio Coccetti
La Capo Guida e il Capo Scout
Barbara Battilana e Vincenzo Piccolo
Presidenti del Comitato nazionale
p. Roberto Del Riccio sj
Assistente ecclesiastico generale
4 Commenti a "Comunicazione a tutti i livelli associativi"
carlo vr20 13/03/2020 (10:50)
si potrebbe stanziare una somma per l’acquisto di un prodotto di teleconferenza o simili per la gestione della comunicazione interna… (Zoom)
Mara Festa 13/03/2020 (23:13)
Buongiorno,
ho un’amica disabile che abita Macerata, e vive da sola. I servizi sociali sul territorio non possono aiutarla ed è in difficoltà. Avete qualche gruppo attivo in quella zona che possa darle una mano? Io sono di Torino e non conosco nessuno da quelle parti.
Sandro Aita 14/03/2020 (18:09)
Credo sia saggio non creare situazioni di confusa reazione, pur se in buonafede, all’emergenza straordinaria che ci sta travolgendo, specie in alcune aree e città del Paese.
Fa bene quindi l’Associazione (dai vertici ai quadri locali dell’Agesci) a non incoraggiare azioni che siano appunto pericolose per se stessi e per gli altri.
Credo però anche, da educatori, che sia compito importante far cogliere ai ragazzi una straordinaria opportunità che sta davanti ai loro occhi:
quella di “FARE DEL PROPRIO MEGLIO” in ciascuna famiglia e realtà in cui vivono queste giornate di “Guerra Reclusa” al Covi-19.
Se si tratta di una battaglia, non si può non ricordare l’assedio di Mafeking, dove BP intuì la messa alla prova dei ragazzi a supporto della sua guarnigione (certo in un contesto assai diverso e non paragonabile… risalente a 120 anni fa!), cogliendo lo spirito di servizio dei giovani ragazzini dal cuore ardente…
Oggi il comando è “RESTATE A CASA”, e quindi ai ragazzi si può e si deve chiedere, nell’adempiere alla loro Promessa, di essere collaborativi e di aiutare in famiglia chiunque e in qualunque modo possano, alleggerendo così l’impegno degli adulti che si occupano di loro, dei famigliari e di altre incombenze, attività, servizi e lavori vari:
si tratta di una forma di “SERVIZIO SILENTE” che richiede impegno, volontà e dedizione, anche coraggio (per resistere alla tentazione del divano e altro), minimo ma importante segno, nel piccolo agire quotidiano, dove ognuno, per se e per gli altri, è chiamato a fare la sua parte!
Buona strada,
Sandro Aita – Rovereto (TN)
ALESSANDRO DE VERIS 18/03/2020 (19:54)
Carissimi Fratelli e Sorelle SCOUT, in questo tempo in cosi’ drammatico per la nostra amata ITALIA, in cui dobbiamo limitare gli spostamenti alle REALI NECESSITA’ certificabili, rinunciando ai nostri gioiosi incontri, e’ giusto come ha scritto DONATELLA utilizzare la Creativita’ per comunicare. Personalmente mi sento di suggerire, per una bella esperienza vissuta a Savona circa 40 anni fa, di utilizzare il Codice Morse. In pratica auspico che chi puo’, disponendo di visuale con altri Scout da casa a casa di comunicare con le pile di sera, dimenticandosi per un po’ computer, tablet, cellulare. La distanza e’ garantita ed il divertimento, credo, anche. Buona Caccia,Buon Sentiero, Buona Strada, Buon Volo. Wontolla.——18—03—2020
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