Giancarlo Lombardi, fratello scout amato e stimato, è nella Casa del Padre.
L’AGESCI ricorda con gratitudine la sua testimonianza e i passi compiuti nella storia della nostra associazione.
Giancarlo è stato lupetto nel 1946 e da capo è stato un protagonista della vita associativa e del percorso che portò alla nascita dell’AGESCI. Lo ricordiamo particolarmente alla Mandria, come responsabile della Branca R/S, impegnato a “Costruire il nostro tempo ” con i rover e le scolte di quegli anni. Presidente del Comitato centrale dal 1976 al 1982 fu promotore insieme ad altri della nascita della Comunità capi, a Bedonia.
È rimasto un punto di riferimento per diverse generazioni di capi, come redattore di riviste associative e come formatore nei campi della Val Codera.
Ha servito il nostro Paese con lo spirito della Promessa e il senso evangelico della responsabilità.
Ed anche per questa testimonianza gli saremo sempre grati.
Custodiamo con infinita tenerezza la sua espressione nel giorno in cui Capo Guida e Capo Scout gli conferirono il Riconoscimento di Benemerenza “per il grande contributo dato alla crescita dello scautismo cattolico italiano e per la testimonianza di impegno cristiano e scout nella vita della Repubblica Italiana“.
7 Commenti a "Giancarlo Lombardi, testimone di scautismo"
Romolo Canciani 01/04/2017 (9:02)
E’ morto uno “scout”
Ciao Giancarlo
Diletta 02/04/2017 (21:02)
A un grande uomo…..a un vero scout
Buona Strada!
Lorenzo Bontempo 01/04/2017 (14:51)
Grazie, Giancarlo, per il tuo impegno e per la tua testimonianza. Come formatore, ci hai insegnato che la forza dello scautismo è aiutare a fare educazione in modo semplice, purchè abbiamo la certezza che i suoi valori sono già dentro il cuore dell’uomo, messici da Dio. Non ti dimenticheremo, nella preghiera e nel ricordo.
fabio 02/04/2017 (16:54)
La città di Rosarno(RC) insieme alla sua comunità Capi, lo ricordano quando da Ministro della Pubblica Istruzione finanziò la realizzazione di una nuova scuola media intitola al Giudice A. Scopelliti vittima di mafia. A Giancarlo, maestro di vita, la nostra stima ed infinita riconoscenza.
Fabio Caridi
Marco Benini 02/04/2017 (17:02)
Giancarlo è stato un grande scout, era saggezza e voglia di sorridere, era generosa disponibilità con la capacità di trovare sempre tempo per tutto, anche per un giovane Maestro dei Novizi come me… era un onore per me sentirlo come un amico.
Scrivo queste parole perchè è stato una persona importante nella mia vita e la sua scomparsa mi ha addolorato molto.
Nelle tracce scout un punto dentro ad un cerchio significa “sono tornato a casa” (ed è nella tomba di B.P. a Nyeri, Kenya), quella è la destinazione sicura per tutti noi, ma quando succede con persone come Giancarlo è particolarmente doloroso.
“ma noi ci rivedremo ancor, ci rivedremo un dì”
Marco 29/12/2017 (22:04)
Con ritardo ho appreso la notizia. Giancarlo è stato una “grande persona” che ha suscitato entusiasmo e la sua testimonianza di scout cattolico è sempre stata un riferimento nella mia vita. La mia conoscenza risale al periodo tra il 1973 – 1978 ed in particolare alla Mandria di Venaria Reale per la Route Nazionale del 1975 con Cristina, padre Giacomo Grasso, Ale Alacevic, Lullo Losanna, Romano Forleo ed altri fratelli scout ancora. Momenti di grande entusiasmo e di impegno per costruire il Regno di Dio e soprattutto di fare del “nostro meglio” sempre nella vita quotidiana.
Altre volte ci siamo incontrati a Firenze città dove vivo, ma il ricordo è nel suo sorriso anche quando si è impegnato in politica attiva quale Ministro della Repubblica. Mi colpì alla Mandria nel 1975 la sua grande unione a Cristo e le sue parole ” l’unica certezza che abbiamo è Cristo Risorto”.
Ringrazio il Signore di averlo incontrato sulla “Strada verso il successo” che è il percorso della nostra vita, obiettivo che lui ha raggiunto ed ora è nella gloria di Dio.
A voi della famiglia giunga il mio pensiero anche se in ritardo. Giancarlo è un esempio di vita per tanti di noi.
Marco Lucchesi
Giuseppe Ascione 01/11/2018 (16:32)
Solo oggi, a distanza di tanti mesi, ho saputo che Giancarlo ci ha lasciati. Mai, però, mi lascerà l’impronta che Giancarlo, da Vero Capo, ha lasciato nella mia vita, nella vita di noi rover e svolte di quel tempo. Alla Mandria mi fece scoprire il roverismo e , poi, un metodo ” diverso” per essere imprenditore. Buona strada Giancarlo. E grazie! PeppeAscione
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