Sempre Pronti a Servire

Tra gli “angeli del fango” che 50 anni fa, lavorarono a Firenze, c’erano anche gli Scouts (ASCI) e le Guide (AGI) della Protezione Civile.

Da poco costituiti nell’organizzazione dei Vigili del Fuoco le “tute arancioni” si sperimentarono nel dopo terremoto del Friuli (tra Forno di Sopra e Forno di Sotto in campi di animazione per i ragazzi del territorio) e in prima linea con quello del Belice in Sicilia.

Poi passai il testimone a Gianni Mundula (responsabile in due fasi dal 1968 al 1971 e dal 1982 al 1985) che coordinò – tra leemergenze – l’infaticabile presenza degli Scouts durante il terribile terremoto dell’Irpinia.

Fu il severo e autorevole Paolo Emilio Taviani, Ministro dell’Interno di quegli anni, a garantire al Governo che i ragazzi dell’ASCI e le ragazze dell’AGI avevano per la loro lunga storia di servizio, le carte in regola per orientare quella che poi è diventata la più straordinaria esperienza di volontariato della “meglio gioventù” di questo Paese.

C’è chi ha scritto (Michele Bocci, la Repubblica 2 novembre 2016) che “Il giorno in cui il fiume ha scavalcato le spallette dei Lungarni…la storia d’Italia è cambiata”.

Possiamo dire che anche noi abbiamo dato una mano.
Mario Maffucci

Un commento a "Sempre Pronti a Servire"

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    Andrea 05/11/2016 (7:53)

    Vorrei ricordare anche il ruolo svolto dell’allora ASCI in un altro dramma tutto friulano come il Vajont dove moltissimi scout hanno curato l’animazione presso le strutture dove vennero accolti sopratutto bambini come la colonia di Claut. Forse fu il primo vero esperimento di aiuto ai minori fatto da volontari uniti da un ideale è da una esperienza comune

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