Au revoir France! Si è chiusa con la cerimonia finale all’arena del campo fisso di Jambville la quinta edizione del Roverway. Capi ed R/S si sono rimessi in cammino per tornare alle proprie comunità, con lo zaino carico di un’esperienza internazionale di incontro e scambio con migliaia di giovani provenienti da tutta Europa.
Sono stati giorni intensi vissuti in un clima di fratellanza scout e condivisione. Attraverso le routes abbiamo avuto l’occasione di conoscere il territorio francese, la cultura, le tradizioni, le associazioni e gli enti che operano per la promozione umana e sociale e per un modello di sviluppo ecosostenibile e solidale.
Anche il nostro contingente ha contribuito a diffondere un messaggio di accoglienza e integrazione, scegliendo come tema della route transnazionale, organizzata in collaborazione con lo staff francese, la realtà dei migranti. Abbiamo proposto alla tribe di rovers stranieri un’esperienza nello stile del roverismo che più ci appartiene, fatto di strada, comunità e servizio. Un percorso che dalla regione del Queyras, attraverso il Buco di Viso, li ha condotti nello splendido paesaggio montano delle Alpi Cozie meridionali per giungere a Saluzzo, in servizio presso il Campo Solidale di Saluzzo Migrante, e infine a Torino nella Casa del quartiere di San Salvario per conoscere l’Associazione Mosaico che da anni opera a sostegno dei rifugiati.
A “Casa Italia” abbiamo poi allestito una presentazione delle iniziative che stiamo portando avanti a livello nazionale su questo tema, come contributo concreto alla sensibilizzazione in quanto cittadini europei. In particolare abbiamo consegnato ai rappresentanti della Federazione Scout Francese una croce, realizzata con i legni dei barconi dei migranti approdati a Lampedusa e benedetta al Brennero con l’invito a sostenere e diffondere l’impegno e il dovere che abbiamo nei confronti delle persone emarginate, in difficoltà, in pericolo.
Il nostro appello e la nostra volontà di contribuire alla costruzione di un’Europa in cui poter davvero vivere la dimensione della fratellanza e della solidarietà, sono giunti, attraverso i nostri R/S rappresentanti, anche alla route europea di Strasburgo e all’incontro con l’UNESCO. Dal lavoro di approfondimento e confronto sono emerse importanti riflessioni che verranno trascritte in una Carta dell’impegno scritta a nome di tutti i partecipanti al Roverway.
L’appuntamento ora è in Italia, a settembre a Verona per Agorà, per raccogliere insieme il frutto di questa esperienza e poter trasmettere quanto abbiamo ascoltato e sperimentato nella scoperta della dimensione internazionale dello scautismo. Consapevoli di poter contare sul sostegno e la collaborazione di molti altri giovani Rover e Scolte in tutta Europa, nella costruzione di un mondo migliore.
Elena Marengo e Matteo Citterio
Capi Contingente AGESCI per il Roverway 2016
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