Il Comitato don Diana insieme a Libera Caserta e alla famiglia del sacerdote che fu ucciso a Casal di Principe, il 19 marzo del 1994, rendono noti i nomi di coloro ai quali è stato conferito il «Premio Nazionale don Diana- Per amore del mio popolo», arrivato alla quinta edizione.
Il riconoscimento è stato assegnato a:
Don Luigi Ciotti– presidente nazionale dell’associazione Libera nomi e numeri contro le mafie. Per la sua instancabile testimonianza contro ogni forma illegalità e violenza. Con la forza della parola e dell’esempio praticato, frutto di un Vangelo vissuto, ha sempre saputo rivolgersi alle numerose persone che dal suo insegnamento riescono a trovare ulteriore ragione per impegnarsi quotidianamente ed arrivare ad un riscatto vero e responsabile.
Raffaele Cantone– presidente dell’Anac magistrato italiano. Per la dirompente semplicità della sua onestà e per aver contribuito, fin dal suo ingresso in magistratura, a focalizzare l’attenzione non solo sullo strumento repressivo della legge ma, in particolare, sul bisogno di una cultura diversa realizzabile con una riforma virtuosa di tutto il sistema sociale. Ha intuito la metamorfosi della criminalità organizzata e la degenerazione di cui è capace la corruzione. Non ha mai rinunciato a vivere nella sua terra e a parlare ai giovani del suo territorio, rimarcando la necessità di un’identità fiera e giusta.
Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif– Regista ed attore del film «La mafia uccide solo d’estate». Per aver saputo con l’arma irriverente dell’ironia mettere a nudo la blasfemia della mafia e di contro l’importanza della conoscenza che deve necessariamente partire dalla memoria, per poter essere strumento di discernimento tra quel che vale e quello che è invece solo da combattere. E’ riuscito a parlare anche ai più giovani mostrando attraverso la cinematografia il percorso da seguire per poter davvero diventare «grandi».
Menzioni Speciali per :
Alessandra Pastore– Docente di filosofia al Liceo Classico “Forteguerri” di Pistoia, animatrice del circolo “Oscar Romero” di Pistoia, è attualmente referente provinciale di Libera Pistoia. Il suo impegno per il riconoscimento del valore e per la divulgazione della figura di don Peppe Diana è diventato una costante nelle numerose iniziative con le scuole e con i campi di volontariato Libera.
Lugi Ferrucci– Presidente dell’associazione antiracket ‘Domenico Noviello’ di Castelvolturno. Si è opposto alla camorra denunciando i suoi estorsori, proseguendo il cammino verso la legalità praticata fuori dai riflettori, tra la gente, al fianco degli operatori economici accompagnandoli alla denuncia. E’ un esempio di trasparenza umana, la sua moderazione riesce a parlare alle coscienze con la calma di chi vuole dare il massimo di se stesso nella grande opera del riscatto sociale.
Michele Martino– Incaricato Settore Pace Nonviolenza Solidarietà A.G.E.S.C.I. Regione Campania – scout di Benevento. Sempre disponibile a nuove battaglie culturali e sociali, animato dalla convinzione che la delega ad altri debba essere anticipata dall’impegno personale, dalla responsabilità vissuta e dalla semplicità di persona perbene. Vive su di sé l’insegnamento di Baden Powel e lavora dunque per lasciare il modo migliore di quanto non l’abbia trovato.
Il riconoscimento sarà consegnato il 4 luglio a Casal di Principe, nel giorno del compleanno di don Diana.
COSA E’ IL PREMIO
Il Premio nazionale istituito dal Comitato don Diana, Libera Caserta e dalla famiglia di don Diana è assegnato a personalità che hanno saputo meglio incarnare, nel campo artistico, sociale, religioso, politico, economico, delle professioni, il messaggio di Don Diana contribuendo alla denuncia e alla costruzione di comunità libere alternative alle mafie.
Il Premio, opera dell’artista Giusto Baldascino, consiste in una vela versione in miniatura del monumento presente nel Parco cittadino di Casal di Principe dedicato a don Giuseppe Diana.
Nel 2014 il Premio nazionale don Diana fu assegnato a S.E. Mons Angelo Spinillo – Vescovo di Aversa, a Franco Roberti – Procuratore Nazionale Antimafia, a Sergio Tanzarella – Prof. Pontificia Università Gregoriana.
Menzioni Speciali furono assegnate a Massimo Bray già ministro della cultura e al quotidiano Avvenire.
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