I quarant’anni dell’AGESCI hanno origini lontane

Bracciano, 3 maggio 2014

I quarant’anni dell’AGESCI hanno origini lontane.

Li festeggiamo anche grazie a chi ha saputo mantenere vivo il metodo scout durante il periodo della soppressione: le Aquile randagie. Ieri sera abbiamo ricordato Mario Isella – tornato alla casa del Padre il 1 gennaio scorso – e con lui tutte le Aquile Randagie.

La veglia ci ha guidato in un percorso di memoria e di impegno tracciato da date che hanno segnato il cammino dell’Associazione a partire dal 4 maggio 1974, giorno dell’unificazione AGI e ASCI. I quarant’anni dell’AGESCI sono intrisi dell’incontro con Falcone, Borsellino, Peppino Impastato, don Peppe Diana. Un cammino fatto di impegno, di azioni di coraggio, di scelte di giustizia.

E anche la vita scout di ciascuno di noi inizia con una data: quella della Promessa, che siamo chiamati a ricordare e vivere ogni giorno, sul nostro onore.

Oggi, ultime votazioni e sintesi e rilancio di quanto emerso al Convegno fede del novembre scorso.

Prima dell’ammainabandiera, la Santa messa celebrata da Mons. Romano Rossi, Vescovo di Civita Castellana e scout: un’altra iniezione di fiducia e coraggio.

Per una sintesi via twitter del Consiglio generale: #CG2014AGESCI

Per le foto, qui.

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